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A tre mesi dalle Elezioni, il Comune di Bari rischia di essere sciolto per infiltrazioni mafiose

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Il Ministro Piantedosi ha nominato un commissario per valutare possibili infiltrazioni mafiose . Il sindaco Decaro: «atto di guerra contro la città». Schlein: «una scelta politica».

«A questa aggressione io mi opporrò con tutto me stesso, come mi sono opposto ai mafiosi di questa città. Fosse l’ultimo atto della mia esperienza politica. Non starò zitto». Si conclude così il duro sfogo del sindaco di Bari Antonio Decaro in seguito alla notizia della nomina di un commissario, da parte del ministro Piantedosi, per valutare eventuali infiltrazioni mafiose in Giunta.

Qualora queste venissero riscontrate, il Comune di Bari rischierebbe lo scioglimento. A due mesi dal voto delle Amministrative. Una decisione che secondo il sindaco, e più in generale il Partito Democratico, ha radici più politiche che giuriste. «Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari – ha scritto sui social il primo cittadino barese – un atto gravissimo, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari, proprio (guarda caso) alla vigilia delle elezioni». Elezioni, ricorda il sindaco, «che il centrodestra a Bari perde da vent’anni consecutivamente».

Ad informare telefonicamente Decaro, il ministro Piantedosi. La commissione ministeriale nominata avrà il compito di valutare la presenza di infiltrazioni mafiose nel municipio e nelle aziende municipalizzate di Bari. Una decisione presa in seguito all’arresto di 130 persone nel contesto di un’indagine antimafia che ha come ipotesi di reato quella del voto di scambio alle comunali del 2019.

Decaro ha reso noto anche di aver consegnato, come da richiesta, il dossier «composto da 23 fascicoli e migliaia di pagine» contenente tutte le attività antimafia svolte dal comune durante il suo mandato. Dossier consegnato lo scorso lunedì 18 gennaio. «È evidente, vista la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della Commissione, che nessuno si è curato di leggere quelle carte. Ha avuto dunque più valore la pressione politica del centrodestra barese che fatti, denunce, documenti, testimonianze. Si tratta di una vicenda vergognosa e gravissima, che va contro la città, contro i cittadini perbene, contro il sindaco».

Anche la segretaria dem Elly Schlein ha valutato negativamente la decisione del ministro Piantedosi: «Rimaniamo basiti rispetto alle modalità con cui il ministro Piantedosi ha annunciato la nomina della Commissione per la verifica dello scioglimento del comune di Bari. Una scelta che arrivando a tre mesi dalle elezioni sembra molto politica, facendo seguito all’iniziativa di alcuni parlamentari della destra e di due membri del governo e non avendo nemmeno esaminato la documentazione presentata dall’amministrazione del sindaco Decaro. Non si era mai visto ed è molto grave».

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