Attualità
Centrodestra in crisi, Meloni: “Subito un vertice per chiarirci”
ROMA – Centrodestra litigioso, penalizzato dall’astensionismo, sconfitto. A partire da Verona, che diventa la fotografia degli errori da non ripetere. Con i leader a scambiarsi accuse. Comescrive l’Ansa, avranno modo di parlarsi faccia a faccia, in un vertice che nelle intenzioni di Giorgia Meloni deve avvenire a stretto giro: “Chiederò a Berlusconi e Salvini di vederci il prima possibile per evitare ulteriori divisioni”. In quella sede, dovranno dimostrare che è possibile costruire una coalizione e riuscire lì dove a livello locale, divisi, hanno fallito. Il tempo a disposizione non è molto considerando che in autunno si vota per le regionali in Sicilia e la riconferma della corsa del governatore uscente Musumeci è tutt’altro che scontata.
La vittoria netta del centrosinistra scuote i poli, mette in crisi il centrodestra, ma impone anche alle forze di centro di immaginare lo schema di gioco migliore per le urne del prossimo anno. Come scrive l’Ansa, vince soprattutto il Partito democratico di Enrico Letta che oltre a Verona, città diventata il simbolo della debacle del centrodestra, strappa agli avversari sette capoluoghi su tredici.
Berlusconi, Salvini e Meloni per ora sono d’accordo solo su un punto e cioè che le urne, ed in particolare il dato dell’astensionismo certificano che “la sinistra non può cantare vittoria”. E’ evidente che un chiarimento dovrà esserci ma, nonostante Salvini si sia detto pronto ad incontrare “anche domani gli alleati” ed il Cavaliere si sia fatto promotore di un incontro al più presto, una data di convocazione ancora non c’è.
Da un’analisi dell’Istituto Cattaneo così come per il presidente dell’Istituto Ixè Roberto Weber “è innegabile che a pesare sull’esito siano state anche le lacerazioni” della coalizione. Non solo, oltre a dover sciogliere il nodo Sicilia, i tre dovranno affrontare anche la questione Lombardia. ll candidato ufficiale è l’attuale presidente Fontana, ma l’ipotesi che Letizia Moratti possa considerare l’idea di candidarsi agita le acque. Come riporta l’Ansa, la diretta interessata smentisce ma resta alla finestra. E il rischio, secondo alcuni, è che un eventuale no di Lega e Fi a Musumeci in Sicilia possa avere come effetto immediato la messa in discussione di Fontana al Pirellone.
Attualità
Da gennaio scatta l’aumento delle pensioni minime: 1,8 euro in più
Quando la manovra è stata chiusa ed inviata alla Camera, diverse critiche aveva attirato l’aumento delle pensioni minime annunciato dal governo. In molti infatti avevano sorriso, considerando irrisorio un aumento di soli 3 euro. Ora che l’aumento delle pensioni minime è entrato in Gazzetta però, i sorrisi si sono appiattiti, dal momento che la cifra è perfino inferiore: 1,8 euro.
Da gennaio ogni mese il governo offrirà un caffè ai pensionati che riscuotono la minima. Non molto forse, ma è pure sempre il gesto che conta. L’incremento dell’emolumento per chi si è ritirato dal lavoro arriverà a 616,57 euro dai 614,77 euro attuali. Dunque l’aumento delle pensioni minime garantirà ai beneficiari 1,8 euro in più al mese. Lo certifica la Gazzetta ufficiale numero 278 dello scorso venerdì, laddove pubblica il decreto del ministero dell’Economia di concerto con il ministero del Lavoro firmato il 15 novembre dai ministri Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone.
Il motivo di questa corsa al ribasso sta nella riformulazione dell’inflazione da recuperare nel 2025 sulle pensioni di Istat. 0,8% e non 1% come precedentemente ipotizzato. A questo 0,8% il governo ha applicato un’addizionale del 2,2%, per poter raggiungere il 3% totale. In questo modo è stato sventato il calo delle pensioni a 598 euro.
Per quanto riguarda le altre pensioni, la situazione non appare più rosea. Il governo ha deciso di tornare al criterio di indicizzazione del governo Prodi applicato anche dal governo Draghi, che funziona a scaglioni. Tutti gli assegni fino a quattro volte il minimo (circa 2.400 euro) avranno il 100% di rivalutazione, quindi tutta l’inflazione dello 0,8%. La parte di assegno tra 2.400 e circa 3 mila euro sarà rivalutata al 90%, pari allo 0,72% di inflazione. La porzione di pensione sopra 3 mila euro recupererà il 75% dell’inflazione, pari allo 0,6%.
Attualità
Bersani assolto dall’accusa di diffamazione a Vannacci
Il Tribunale di Ravenna ha assolto Pierluigi Bersani dall’accusa di diffamazione avanzata dal generale Roberto Vannacci. Il politico, rispondendo ai contenuti del libro “Il Mondo al Contrario” utilizzo l’epiteto «coglione», parlando del militare. Secondo i giudici si trattava di una allegoria.
Bersani non ha diffamato il generale Vannacci. Secondo il tribunale di Ravenna, che si è pronunciato sulla querela avanzata dal militare leghista, «il fatto non sussiste». La Procura, in seguito alla denuncia, aveva chiesto per Bersani una multa da 450 euro per diffamazione aggravata dal mezzo, «provata la penale responsabilità sulla base delle documentazioni audio-video». Bersani in un’intervista, riferendosi all’ipotetico bar Italia immaginato da Vannacci nel suo libro, chiese: «Ma se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del coglione a un generale?».
Secondo il giudice, le parole utilizzate dal politico «non possono essere qualificate come metaforiche», ma è successo che «l querelante abbia confuso la figura della metafora con quella della allegoria». Nel caso di Bersani confondere metafora con allegoria è ancor più facile.
Attualità
Marina Berlusconi nominata Cavaliere del lavoro: «lo dedico a mio padre»
Oggi a Palazzo del Quirinale si è tenuta la cerimonia di consegne delle onorificenze dell’Ordine al Merito del Lavoro ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno, tra cui Marina Berlusconi.
La famiglia Berlusconi può vantare un altro cavaliere del lavoro: Marina, figlia primogenita di Silvio, ha ricevuto la prestigiosa onorificenza oggi, a Palazzo del Quirinale. Tecnicamente però, si tratta della prima della famiglia, dal momento che il padre si autosospese dalla Federazione dei cavalieri del lavoro nel 2014, in seguito alla condanna per frode fiscale. Lei però dedica il premio proprio al genitore: «Dedico questo riconoscimento a mio padre, che nel 1977 ricevette lo stesso titolo. Sono passati più di quarant’anni, ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per questa onorificenza: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore».
«È un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro» ha affermato la presidente del Gruppo Mondadori, Mediaset e Fininvest e neo Cavaliere Marina Berlusconi.
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