Mondo
Confermata la morte del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh
Si inaspriscono ulteriormente i rapporti, di per sé già tesi, in Vicino Oriente e cresce anche la minaccia di un allargamento del conflitto dopo che un attacco missilistico di Israele in Iran, a Teheran, ha provocato la morte del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. Iran, Qatar e Libano promettono vendetta, ma sono rimaste colpite dalla prova di forza israeliana che ha dimostrato di poter colpire ovunque. E sul conflitto israelo-palestinese si staglia nuovamente il profilo del turco Erdogan: «barbarie sioniste».
Ismail Haniyeh, l’uomo che guidava politicamente Hamas e la striscia di Gaza da un esilio dorato a Doha, in Qatar, è stato ucciso da un missile israeliano a Teheran, in Siria, e dopo la sua morte cresce il timore di rappresaglie ed escalation. Ma la prova di forza di Israele, che per usare le parole del ministro della Difesa Yoav Gallant ha dimostrato che «non c’è posto fuori dalla portata delle sue forze», ha scosso fortemente la penisola araba. Secondo il New York Times i funzionari iraniani sarebbero «in stato di shock totale».
Le reazioni alla morte di Haniyeh tuttavia, sono tutte belligeranti. «Il regime sionista affronterà una dura punizione per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh» ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei. Gli fa eco il presidente Massoud Pezeshkian: «La Repubblica islamica dell’Iran difenderà la sua integrità territoriale, il suo onore, e farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda». Secondo il gruppo sciita libanese Hezbollah «l’uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh renderà la resistenza più determinata nell’affrontare Israele», mentre per il ministero degli Esteri qatariota rappresenta una «pericolosa escalation».
Parole di condanna arrivano anche dal turco Erdogan, secondo il quale il «perfido assassinio» del capo dell’ufficio politico di Hamas, è un «atto a distruggere la causa palestinese». In un messaggio su X,ha scritto che «con una posizione più forte del mondo islamico e dell’alleanza dell’umanità, il terrore inflitto da Israele alla nostra geografia, in particolare l’oppressione e il genocidio a Gaza, giungeranno sicuramente alla fine e la nostra regione e il nostro mondo troveranno pace. La barbarie sionista non sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi come ha fatto finora». Secondo il ministro degli esteri turco, Haniyeh «ha dedicato la sua vita alla causa della Palestina, portando pace e tranquillità». Condanne sono arrivate anche da Cina e Russia.
Ismail Haniyeh è nato in un campo profughi di Gaza, dopo che i suoi genitori avevano abbandonato Asqualan in seguito all’occupazione israeliana. Durante gli studi (si è laureato in letteratura araba all’Università islamica di Gaza), aderì al Blocco Studentesco Islamico, considerato un precursore di Hamas. Nel 1987 e nel 1988 venne arrestato e incarcerato per aver partecipato ad alcune manifestazioni di protesta. Venne arrestato nuovamente nel 1992, e in quell’occasione anche deportato assieme ad altri nel sud del Libano, tornando poi a Gaza. Lì è divenuto, un anno dopo, il preside dell’Università Islamica.
In seguito Haniyeh ha fatto carriera nella neonata organizzazione, anche per via del rapporto di fiducia e collaborazione intessuto con il co-fondatore del movimento, il defunto sceicco Ahmed Yassin. Tra il 2006 ed il 2007 è stato Primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese. Poi, a causa delle tensioni crescenti tra Abu Mazen e Hamas, venne incaricato di costituire un governo di unità nazionale. Esperimento che non durò a lungo, e si concluse con la presa della striscia di Gaza da parte di Hamas.
Prima del missile israeliano che ha posto fine alla sua vita, era sfuggito già ad altri tre attentati. Alcuni osservatori lo consideravano una pedina nelle mani di Iran e Qatar. Dopo che si è appreso che i funerali di Haniyeh, né sciita né iraniano, verranno celebrati a Teheran, che l’Iran celebrerà tre giorni di lutto nazionale e che le sue spoglie verranno accolte a Doha, questa convinzione si è rafforzata. Il capo politico di Hamas risiedeva in Qatar dal 2019.
Mondo
Spagna falcidiata dalle alluvioni, almeno 70 morti per la peggior “goccia fredda” del secolo
In 8 ore è caduta la pioggia di un anno. La Spagna ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale in seguito alle alluvioni che hanno causato almeno 70 morti.
La “goccia fredda” è un fenomeno meteorologico che si manifesta quando una massa d’aria fredda, originaria dalle zone polari, viene isolata e circondata da aria più calda e umida tipica delle regioni temperate. Questo processo porta alla formazione di una “goccia” di aria fredda immersa in un contesto di aria più calda. Conosciuto in spagnolo come Dana, (Depresion Aislada en Niveles Altos, depressione isolata ad alta quota), o gota frìa, è il fenomeno alla base delle alluvioni che hanno inondato la Spagna, provocando almeno 70 morti, ma il bilancio è soltanto provvisorio. Sono centinaia i dispersi.
Ad essere maggiormente colpite Valencia e l’Andalusia. I violenti nubifragi in alcune zone hanno provocato in otto ore la caduta della pioggia che cade in un anno, con picchi di oltre 450 millimetri. Il governo ha attivato l’unità di crisi, ha promesso aiuti straordinari ed ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Tutti gli eventi sportivi sono stati annullati ed è stata predisposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Oltre ai morti, ai danni ed ai dispersi, le alluvioni hanno paralizzato i trasporti della Spagna. In particolare, la rete ferroviaria è in tilt ed un treno ad alta velocità con 276 passeggeri è deragliato in Andalusia, senza causare fortunatamente feriti.
Mondo
I complimenti di Erdogan alla Meloni sul contrasto a Lgbt
Il presidente turco ha avuto un colloquio telefonico con la premier durante il quale le ha espresso ammirazione «per la sua posizione che sostiene la nozione di famiglia e difende i valori della famiglia di fronte ai sostenitori Lgbt».
La premier incassa il tanto agognato riconoscimento internazionale. E poca imporrata se non arriva in tema di migranti, o di crescita economica, o di politica estera. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto i suoi complimenti a Giorgia Meloni «per il suo approccio a sostegno del concetto di famiglia, che dà priorità ai valori della famiglia contro i sostenitori degli Lgbt. E’ quanto riporta in una nota la Direzione delle comunicazioni di Ankara.
Gli apprezzamenti del presidente turco arrivano una settimana dopo l’approvazione in Senato della proposta di legge targata FdI che rende la Gravidanza per altri, Gpa, un reato universale. Chi ricorre alla pratica rischia due anni di carcere e multe fino ad un milione anche se il reato viene commesso all’estero.
Mondo
Sindaco messicano decapitato una settimana dopo la sua elezione
Alejandro Arcos Catalan è stato eletto sindaco di Chilpancingo, in Messico, la settimana scorsa. Ieri la polizia ha ritrovato la sua testa mozzata sopra un pickup.
Una truce storia proveniente dal Messico riaccende i riflettori sullo strapotere dei cartelli della droga nel Paese del Centro America, dove Alejandro Arcos Catalan, sindaco della città di Chilpancingo, è stato ucciso e decapitato. Le immagini del brutale omicidio sono state diffuse sui social e sono agghiaccianti. Mostrano la testa mozzata della vittima appoggiata sopra un pickup.
Alejandro Arcos Catalan ha centrato l’elezione la settimana scorsa nella città dello Stato messicano meridionale di Guerrero, una delle aree più colpite dalla violenza dei cartelli della droga data la sua posizione lungo la costa del Pacifico.
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