fbpx
Seguici su

Cronaca

L’avvistamento, i tentativi di suicidio dei genitori, la telonata dei rapitori: cosa c’è dietro la scomparsa della piccola Kata?

Pubblicato

il

carabinieri-polizia-forze-dellordine-gazzella-volante-caccia-all-uomo

Le ipotesi sono tante e vanno dal sequestro per estorsione, alla vendetta, sino alla faida per il racket delle occupazioni dell’hotel Astor, da cui la piccola Kata è scomparsa lo scorso sabato 10 giugno. Gli inquirenti investigano a 360 gradi, ma per ora della bambina di 5 anni nessuna traccia, sebbene sia giunta una segnalazione d’avvistamento da Bologna.

Anche a Bologna si cerca la piccola Kata, la bambina di 5 anni scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze lo scorso sabato 10 giugno. Dalla città felsinea infatti è giunta una segnalazione e la bambina sarebbe stata avvistata a bordo di un autobus. Notizia non confermata dagli inquirenti fiorentini, ma intanto il protocollo di ricerca per le persone scomparsa è stato avvistato anche a Bologna.

Della piccola Kataleya Mia Chicillo Alvarez però, nessuna traccia. La piccola Kata è scomparsa dallo stabile occupato di Firenze sabato scorso. La madre si è detta sicura che non si tratta di un allontanamento volontario, né che la bimba possa essersi in qualche modo perduta. Ma non ha voluto sporgere denuncia. Ed ha ingerito una modica quantità di candeggina, al pari di suo marito. Adesso stanno bene entrambi.

Gli inquirenti al momento non escludono nessuna pista. Si indaga per sequestro di persona e sono diverse le possibili motivazione al vaglio di Procura e Carabinieri. Ricatto? Estorsione? Vendetta? L’ipotesi è che la sparizione della bimba sia in qualche modo collegata al racket delle occupazioni, che sarebbe gestito da un’organizzazione rumena.

La spartizione delle stanze dell’hotel Astor in passato ha già generato scontri e faide tra gli occupanti della struttura. In passato la famiglia della piccola Kata ha avuto un pesante scontro con altri peruviani che abitano l’edificio. Lo scontro si tramutò in tragedia ed un ragazzo cade da una finestra durante i disordini. I suoi familiari incolpano dell’accaduto il fratello di Kata, mentre la madre sostiene che si sia trattato di un fatidico e tremendo incidente.

Due membri di questa famiglia al momento non compaiono all’appello e sui social di un altro esponente è apparsa una frase sinistra che sembra dedicata agli Alvarez: «ricordate che in Perù avete una famiglia».

Intanto ad un’amica della madre Katherine, Isabel, sarebbe giunta una telefonata da parte dei rapitori. Un uomo con accento latino avrebbe detto: «ho io la piccola». La telefonata sarebbe partita dall’Olanda.

Cronaca

Sciopero generale, Landini: «in Italia tentativo di svolta autoritaria», scontri a Torino

Pubblicato

il

sciopero generale scontri torino bruciate effigi meloni crosetto

Secondo il segretario della Cgil, che ha guidato il corteo di Bologna, sono almeno 500 mila gli italiani che sono scesi in piazza in occasione dello sciopero generale. Nel corteo di Torino le fragne pro Palestina si sono scontrate con le forze dell’ordine.

«È chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone», Maurizio Landini non usa mezze parole a margine del corteo di Bologna in occasione dello sciopero generale di oggi, venerdì 29 novembre. Il segretario della Cgil, rispondendo ai cronisti, ha affermato: «Mi sembra chiaro che c’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l’altro è in discussione in Parlamento un decreto, che viene chiamato decreto sicurezza, e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l’occupazione delle fabbriche quando chiudono».

Poco prima, dal palco, aveva tuonato: «Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l’idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione. È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese».

Secondo Landini l’adesione allo sciopero generale è stata molto alta, raggiungendo in alcuni casi la totalità della forza lavoro delle aziende. Sarebbero state almeno 500 mila le persone che hanno deciso di scendere in piazza e sfilare in corteo nelle città italiane.

La situazione più calda a Torino, dove si sono verificati scontri tra le frange pro Palestina e le forze dell’ordine. Studenti ed attivisti dei collettivi hanno anche brevemente occupato i binari della stazione, ma il contatto con Carabinieri e Poliziotti è avvenuto quando hanno provato a entrare nella stazione di Porta Nuova. Il cordone di forze dell’ordine li ha respinti utilizzando manganelli e scudi antisommossa, mentre i manifestanti hanno lanciato oggetti, pietre e fumogeni. Poco prima avevano anche bruciato le effigi di Meloni e Crosetto.

 

 

Continua a leggere

Cronaca

Bambina caduta dalla finestra della casa famiglia in Calabria, la madre si suicida in ospedale

Pubblicato

il

ospedale salerno insulti omofobi specializzandi

La piccola di soli sette anni si trova ricoverata in ospedale con diversi traumi. La madre si è a sua volta lanciata nel vuoto appena arrivata nel nosocomio.

Una madre di 30 anni si è suicidata in ospedale dopo che la figlia, una bambina di 7 anni, è caduta dalla finestra di una casa famiglia nella quale erano ospitate da un paio d’anni. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire la dinamica della vicenda e capire cosa sia accaduto nella stanza delle due. La piccola ha riportato diversi e seri traumi in seguito alla caduta ed è stata trasportata nell’ospedale Pugliese di Catanzaro, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Entrambe sono originarie dell’entroterra catanzarese e vivevano nella casa famiglia da circa due anni. Una volta arrivata in ospedale, la madre della bambina di 7 anni caduta dalla finestra si è suicidata lanciandosi a sua volta nel vuoto. In merito alla caduta della piccola indagano i Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, mentre in seguito all’estremo gesto della donna, sono intervenuti in ospedale gli agenti della Squadra Mobile catanzarese.

Continua a leggere

Cronaca

Ragazzino di 13 anni accoltellato per un pallone da un bambino di 10 anni

Pubblicato

il

L’episodio di violenza si è verificato a Giugliano in Campania, nella provincia di Napoli. La vittima è stata colpita ad una coscia ed è stato portato in pronto soccorso. L’aggressore non può essere imputabile data la giovane età.

Stava giocando a pallone nel campetto a due passi da casa in compagnia di alcuni amici, il ragazzino di 13 anni accoltellato a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, da un bambino di appena 10 anni. L’ennesimo episodio di cronaca nera che ha per protagonisti minorenni è avvenuto nella sera di domenica 17 novembre. I due giovanissimi non si conoscevano e non si erano mai incontrati prima.

Il più piccolo si è avvicinato al più grande e gli ha intimato di consegnarli il pallone. Di fronte al rifiuto dell’altro, che ha passato la palla ad un suo amico, il minore ha estratto un coltello ed ha colpito alla coscia sinistra il tredicenne, dopodiché è scappato. Il ragazzino accoltellato per un pallone è stato soccorso dai genitori degli altri giovani presenti ed accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Giuliano, dove sono intervenuti i Carabinieri.

I militari stanno lavorando per ricostruire nel dettaglio la dinamica degli eventi e identificare l’aggressore, che avendo meno di 10 anni non è imputabile. Tuttavia, potrebbe essere segnalato al Tribunale per i Minorenni.

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Osservatore Quotidiano è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore : Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.