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Vertice FdI, nessun nome sui ministri, ma indicazioni: «solo le figure migliori per un Governo di alto profilo»

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La riunione dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia, che ha visto la presenza di 30 big di partito, si è conclusa dopo due ore e mezza, in via della Scrofa. Al termine nessun nome per quanto riguarda i componenti del prossimo esecutivo, ma dichiarazioni d’intenti. Rampelli: «nessun veto su Salvini al Viminale».

Si è conclusa dopo circa due ore e mezza la riunione dell’esecutivo nazionale di FdI, nella sede del partito in via della Scrofa a Roma. Al briefing tra dirigenti e big di partito erano presenti, tra gli altri, Andrea Delmastro, Ignazio La Russa, Fabio Rampelli, Raffaele Fitto, Marcello Gemmato, Tommaso Foti e i capigruppo parlamentari Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida. La seduta plenaria dei Fratelli d’Italia ha dato pieno mandato al presidente di partito, Giorgia Meloni, di intavolare i ragionamenti con gli alleati di coalizione per la formazione del prossimo esecutivo.

Non sarebbero stati fatti i nomi di potenziali componenti della prossima squadra di governo, ma solo alcune indicazioni su come avverranno le proposte. Tra le quali, quella di scegliere solo le figure migliori, per la creazione di un governo di alto profilo. Meloni avrebbe ribadito durante l’esecutivo nazionale di FdI che non vede problemi ad affidare i dicasteri a figure tecniche, qualora fossero le scelte più idonee. In questo caso secondo la leader di FdI non verrebbe comunque meno l’alta valenza politica del prossimo governo, perché sarebbe stato comunque «eletto dal popolo», in base a quanto trapelato.

Per quanto riguarda la scelta dei prossimi ministri, la situazione è ancora «molto fluida», ma si avverte la necessità di comporre in fretta la squadra di governo per far fronte quanto prima alle questioni più urgenti: legge finanziaria e crisi energetica.

Per quanto riguarda i rapporti con gli alleati, prima dell’inizio dell’esecutivo di Fratelli d’Italia si è espresso il deputato Fabio Rampelli: «non mi risulta che ci siano veti al Viminale per Matteo Salvini. Ci sono tre partiti che devono comporre un governo, è normale che discutano anzi mi pare che le cose stiano andando benissimo, perché non c’è proprio alcuna polemica. Tutti hanno una lista della spesa, non credo che questo possa essere rappresentato come un problema. Hanno dato delle indicazioni su cui si discuterà. Nervosismo non c’è, l’attenzione legittima del circuito mediatico crea molto più nervosismo di quanto ce ne sia nella realtà».

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