Attualità
Fonti Rai: “Montesano ha fatto il saluto romano alle prove”

ROMA – In base a quanto apprende l’Ansa da fonti Rai, all’inizio delle prove dell’ultima puntata di Ballando con le stelle, Enrico Montesano, riferendosi esplicitamente al simbolo e al motto riportati sulla sua maglietta, avrebbe fatto il saluto romano. Il tutto sarebbe contenuto in registrazioni video in possesso della Rai.
Al momento è ancora in corso l’istruttoria sulla vicenda che è costata al comico l’espulsione dal programma da parte dell’azienda, che ha definito “inaccettabile” la scelta di Montesano di presentarsi alle prove con la maglietta della Decima Mas.
“Non era un saluto romano, ma un gesto della coreografia”. Lo dice all’Ansa Alessandra Tripoli, maestra di danza di Enrico Montesano a Ballando con le stelle, spiegando così il suo punto di vista su quanto accaduto alle prove dell’ultima puntata dello show.
“Il compito della settimana – sottolinea la ballerina – era proporre un numero di show dance. Ho scelto ‘This is me’, dal musical ‘The Greatest Showman’, e ho studiato nei dettagli il tutorial che ho trovato su YouTube in cui una coppia di coreografi illustra tutti i movimenti e finisce con il braccio alzato. A quel punto Enrico ha scherzato: ‘oh no, così no, può essere frainteso, magari mettiamo il pugno’. Tra l’altro lo prendo sempre in giro per come usa le braccia”.
La maglietta ‘incriminata’? “Sono nipote di un comunista, mio nonno mi ha raccontato tanto della Resistenza, ma devo ammettere che non avevo mai sentito parlare della Decima Mas su cui in questi giorni, invece, mi sono fatta una cultura”, risponde Alessandra Tripoli. “Alle prove sudiamo tanto, ci cambiamo spesso anche per evitare sbalzi di temperatura e malanni. Se anche mi fossi concentrata, non avrei riconosciuto quel simbolo”.
Attualità
La Lega riscopre la fede (calcistica): critiche a Schlein per le squadre tifate

Elly Schlein dichiara in un’intervista di aver cambiato squadra del cuore e la Lega la critica per le troppe squadre tifate.
«Poche idee e molto confuse. Che squadra tiferà dopo il Bologna?». Questo è il tweet pubblicato sull’account ufficiale della Lega a proposito delle dichiarazioni di Elly Schlein sulle squadre tifate dalla neo segretaria. Alcune anticipazioni dell’intervista concessa ad Alessandro Cattelan che andrà in onda questa sera, hanno creato il caso politico.
D’altronde non sembrano esserci sul tavolo altre questioni più spinose di politica interna ed estera, pertanto fa bene la Lega a tenere alta l’attenzione su questa importante questione.

Il motivo delle critiche è semplice: la Schlein ha cambiato casacca. Non nel senso che da dem, è diventata fuoriuscita dem e poi segretaria dem. Nel senso che da piccola tifava Milan, Crescendo è passata alla Juventus ed ora simpatizza per il Bologna. E questo ha suscitato la reazione della Lega.
Ci sentiamo però in dovere di prendere posizione: si può essere di destra o di sinistra, si può essere critici di fronte a qualsiasi argomento e il dibattito pubblico può anche farsi rovente, ma non deve mai venire meno il rispetto dei ruoli e delle persone. Pertanto, perché tirare in mezzo i rossoblù in una partita così sporca come quella del dibattito politico? Il Bologna è la vera vittima di questa polemica.
Attualità
Bando del Ministero dell’Università per 15 lavoratori gratis. Bernini: «errore di stesura»

Dopo le polemiche che ha suscitato, il Ministero dell’Università ha ritirato il bando col quale si cercavano 15 figure esperte da inserire nell’organico per 18 mesi, che avrebbero dovuto lavorare gratis. Il Ministro Bernini sostiene che si sia trattato di un errore di battitura.
«Gli incarichi oggetto della presente Procedura sono a titolo gratuito, prevedono un impegno a tempo pieno e avranno una durata pari a 18 mesi, prorogabili su richiesta». Recitava così il punto 3 del primo articolo del bando pubblicato dal Ministero dell’Università col quale si cercavano 15 figure esperte, che avrebbero dovuto lavorare gratis. Oggi il ministro Bernini ha reso noto che in realtà era solo «un errore di stesura».
Chiarito l’equivoco dunque, non ha senso proseguire con pensieri maligni, secondo i quali il bando sia stato ritirato solo in virtù delle critiche che ha attirato. Si è trattato solo di un errore di battitura. Anche perché sembrava impossibile che il Ministero dell’Università pretendesse davvero di ottenere 15 lavoratori a titolo gratuito per un anno e mezzo, con la possibilità di prorogare questa collaborazione.
Anzi, scegliere più che ottenere. Perché ovviamente le figure ricercate erano figure esperte e specializzate, che sarebbero state individuate dopo una severa opera di selezione e scrematura. Anche perché stiamo parlando del Ministero dell’Università: l’eccellenza deve essere la base di partenza [volevo scrivere minimo sindacale, ma non sembrava molo appropriato, ndr]. Figuriamoci se il Mur non è al corrente del fatto che i lavoratori, tutti non solo quelli esperti e specializzati, vanno retribuiti.
Ed infatti Anna Maria Bernini, dopo aver ritirato il bando nel quale si cercavano figure da inserire nel Ministero dell’Università che avrebbero dovuto lavorare gratis, ha spiegato: «Errore tecnico nella sua stesura. Il contenuto e i termini dell’avviso pubblico non rispecchiano la volontà e il modo di procedere del Ministero, che considera il lavoro comunque configurato un valore cui deve corrispondere sempre un’adeguata retribuzione».
Attualità
Polemiche dopo la parolaccia di Annunziata: «arrogante turpiloquio»

Il tema delle adozioni dei figli da parte di famiglie omogenitoriali è particolarmente caldo e a “Mezz’ora in +” alla conduttrice Lucia Annunziata, durante il confronto con la ministra Roccella, scappa una parolaccia: «prendetevi la responsabilità delle leggi c…». Oggi dal centrodestra si levano le critiche.
Le polemiche del giorno dopo sono più feroci delle reazioni a caldo. Dopo che a Lucia Annunziata è scappata una parolaccia in diretta durante la sua trasmissione “Mezz’ora in +”, alla ministra Eugenia Roccella, con la quale era impegnata a dibattere, è scappata una risata. In effetti la faccia di Luca Annunziata quando si rende conto che le è scappato un improperio è irresistibile. Tutto finito dunque? Macché, il tema è caldo e le polemiche sono nel vivo. Tanto a destra, quanto a sinistra si getta benzina sul fuoco e se le opposizioni criticano le posizioni di Rampelli, Roccella e Mollicone, le forze di maggioranza inorridiscono per cotanto turpiloquio.
Lo scivolone in diretta della conduttrice è nato mentre si dibatteva sull’eventuale riconoscimento di figli di coppie omogenitoriali. Annunziata, pur ribadendo che le posizione del governo e della coalizione sono legittime, ha invitato, con troppo trasporto, a riconoscere che si tratta di una scelta ideologica : «prendetevi la responsabilità di farle queste leggi, c…» dove c non sta per cribbio.
Oggi, dal centrodestra si solleva un coro unanime di condanna verso quella sboccata di Lucia Annunziata. Apre le danze il sempre pacato Maurizio Gasparri, che abborrisce un uso così volgare dell’italica favella: «Ha dimostrato, con protervia e arroganza, di fare un uso ideologico degli spazi che, purtroppo, il servizio pubblico le riserva». “Uso ideologico del mezzo televisivo” d’altronde è alle prime pagine del manuale del perfetto forzista. Il senatore azzurro ha anche aggiunto: «Ha usato il turpiloquio quasi volesse intimidire il ministro Roccella, è una vergogna che una persona del genere abbia in mano spazi del servizio pubblico. La stagione di ricambio dei vertici Rai diventa urgente perché c’è un abuso costante di cui l’Annunziata è soltanto l’emblema più grave, più vetusto, più fazioso. Ora basta».
I componenti della Lega in Vigilanza Rai hanno definito l’episodio «inaccettabile». I tempi delle dichiarazioni del senatur d’altronde ormai sono lontani e il verde padano è sbiadito I leghisti che, parafrasando, erano stati benedetti da spiccate doti virili, hanno lasciato il passo a nuovi, più puritani e formali, che non dicono parolacce.
Ora, per dare una chiusa al testo, due considerazioni (e mezzo) assolutamente non richieste. La prima: la faccia di Lucia Annunziata dopo che ha detto una parolaccia, non sembra proprio quella di una persona che vuole intimidire la sua “dirimpettaia”. La prima-bis: Roccella sembrava più divertita che intimidita. La seconda: saranno pure prive di parolacce, ma le dichiarazioni di Rampelli e Mollicone, non sembrano poi così moderate.
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