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Il candidato del centrodestra nel Lazio :«ho spacciato, ma sono una persona cambiata»

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In un’intervista a La Stampa il candidato del centrodestra Francesco Rocca affronta la questione relativa alla condanna maturata in gioventù per spaccio di eroina: «è evidente che oggi sono un’altra persona». Ha militato tra e fila del Fronte della Gioventù, negli ultimi dieci anni è stato a capo della Croce Rossa.

Francesco Rocca, avvocato, 57 anni, negli ultimi dieci a capo della Croce Rossa, un passato nel Fronte della Gioventù, è stato preferito a Fabio Rampelli ed è stato scelto come candidato dal centrodestra per le prossime Elezioni Regionali nel Lazio. In un’intervista a La Stampa affronta di petto una questione che inevitabilmente sarebbe stata tirata fuori durante la campagna elettorale e che riguarda un episodio del suo passato: quando aveva 19 anni è stato condannato a tre anni, per spaccio di eroina. «Non posso e non voglio nascondere il mio passato. Ma sono trascorsi 38 anni […] ma è evidente che oggi sono un’altra persona».

Rocca quando aveva 19 anni rimase coinvolto in un traffico di eroina gestito da un clan nigeriano. «Sono finito in un giro di amicizie sbagliate […] ero pieno di problemi e fragilità. Ma ho pagato il conto con la giustizia». Condannato a tre anni, ne ha scontato uno ai domiciliari, per poi intraprendere un percorso di recupero. Laurea in legge, una carriera da avvocato penalista che gli è valsa la scorta per la difesa di importanti collaboratori di giustizia, poi l’inizio della collaborazione nella Croce Rossa e l’impegno nel settore sanitario.

Adesso Francesco Rocca è il candidato del centrodestra nel Lazio alle Regionali. In passato ha militato tra le fila del Fronte della Gioventù. E’ ottimista in vista delle elezioni, promette una strenua lotta alla corruzione e di tagliare le liste di attesa nella sanità pubblica.

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