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Politica

Ignazio La Russa eletto Presidente del Senato: 116 voti a favore, astensione di FI

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Ignazio La Russa, ex MSI ed ex AN, tra i fondatori di FdI, è stato eletto Presidente del Senato ed è ora la seconda carica dello Stato. Astenuti i senatori di Forza Italia, che non hanno risposto alla chiama, ad eccezione di Silvio Berlusconi e Maria Elisabetta Alberti Casellati. Le telecamere hanno immortalato l’ex Cavaliere furioso sbattere un pugno sul tavolo mentre parla con La Russa. E’ scappato anche un “vaffa”.

La maggioranza si spacca al primo giorno di lavori, ma la strategia di Forza Italia non basta a bloccare l’elezione di Ignazio La Russa a Presidente del Senato, anche grazie al voto dei franchi tiratori delle opposizioni. 116 i voti favorevoli a La Russa. L’unica certezza è l‘astensione dei senatori di Forza Italia, che non hanno risposto alla chiama, tranne Berlusconi e Casellati. Il segreto delle urne, permette solo di fare speculazioni.

Al Senato il centrodestra compatto potrebbe contare su 115 voti. Considerando che due provengono, probabilmente, da Berlusconi e Casellati, e che 16 senatori forzisti non hanno partecipato al voto, sono al massimo 99 i voti che La Russa ha ottenuto da Fratelli d’Italia e Lega, ammesso che il centrodestra abbia votato in maniera compatta. Quindi è possibile ipotizzare che siano almeno 17 i voti dei franchi tiratori.

L’astensione degli azzurri è motivata dall’irritazione di Silvio Berlusconi, che si sente ai margini dell’intesa di centrodestra e che non digerisce i veti alla Ronzulli e alle proposte forziste per il governo. Le telecamere lo hanno anche immortalato mentre discute in maniera animata con il neo Presidente del Senato La Russa. L’ex cavaliere è adirato, scaglia un pugno sul tavolo e gli scappa un evidente «vaffa». Se fosse diretto al suo ex ministro della Difesa o all’argomento della loro conversazione non è dato saperlo.

65 schede bianche, 2 voti a Calderoli e 2 voti a Liliana Segre. E’ stata proprio la senatrice a vita a presiedere la seduta di oggi. La bambina sopravvissuta ad Auschwitz, ha aperto i lavori dallo scranno più altro di Palazzo Madama, nell’anno in cui ricorre l’anniversario della marcia su Roma, che inaugurò il ventennio fascista. «Ai miei tempi la scuola iniziava a ottobre – ha ricordato Segre – Ed è impossibile per me non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina, in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita fu costretta dalle leggi razziste a lasciar vuoto il suo banco della scuola elementare. Quella stessa bambina ora si trova, per uno strano destino, sul banco più prestigioso del Senato».

Nel suo discorso la Segre ha toccato diversi punti, dalla difesa della Costituzione, alla politica «alta e nobile», fino all’unità delle forze politiche sulle festività nazionali. Poi, dopo un invito a non fare entrare in aula «la politica urlata che tanto ha contribuito a far crescere la disaffezione al voto» sono cominciate le votazioni. Al termine delle quali è stato eletto Presidente del Senato Ignazio La Russa, ex MSI ed ex AN, già deputato e senatore e vicepresidente sia alla Camera che al Senato, il quale non ha mai nascosto la sua ammirazione per Benito Mussolini e non ha mai abiurato le sue frasi più nostalgiche.

Attualità

Spunta un passaggio segreto a Palazzo Grazioli, ex casa di Silvio Berlusconi

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La residenza romana dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi è ora sede della stampa estera in Italia e durante il trasloco un giornalista del London Times ha scoperto un passaggio segreto che conduce all’esterno della casa.

Palazzo Grazioli a Roma dal 1995 al 2020 è stato il centro nevralgico capitolino del berlusconismo. Da ieri, lunedì 25 marzo, è la sede dell’Associazione della Stampa estera in Italia. I giornalisti non vedevano l’ora di scoprire quali meraviglie si celassero dietro i portoni dell’ex casa romana di Silvio Berlusconi e già durante il trasloco hanno fatto una ghiotta scoperta: un passaggio segreto che conduce all’esterno, celato dietro una libreria.

«Un buon modo per consentire agli ospiti della festa di andarsene in fretta?», si chiede ironicamente Tom Kington, giornalista del London Times, il quale ha postato su X il video della scoperta.

Il trasferimento nella precedente residenza di Silvio Berlusconi rappresenta una sorta di rivincita per la stampa estera attiva nel nostro Paese, come sottolinea la presidente dell’associazione Esma Cakir: «non venne più a parlare con noi per 20 anni nonostante le nostre insistenze perché ci riteneva “giornalisti scomodi”».

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Politica

Chiusa l’inchiesta sul Caso Visibilia, Santanché indagata per truffa aggravata

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Secondo le accuse, gli amministratori di Visibilia hanno chiesto la cassa integrazione Covid all’insaputa dei dipendenti, che hanno continuato a lavorare, ottenendo così 126 mila euro.

Truffa aggravata ai danni dell’Inps: questa è l’accusa che grava sul ministro del Turismo Daniela Santanché, dopo la chiusura dell’indagine sul caso Visibilia, la società della quale la ministra è stata socia fino al 2022, insieme al compagno Dimitri Kunz.

Secondo l’accusa, la società avrebbe richiesto dal 2020 al 2022 la cassa integrazione messa a disposizione durante l’emergenza Covid all’insaputa dei dipendenti, ottenendo così 126 mila euro.

Sempre secondo gli inquirenti, tutti gli amministratori di Visibilia, dunque anche Daniela Santanché, erano al corrente del sistema che prevedeva di chiedere la cig, ma di mantenere i lavoratori al loro posto, a loro insaputa.

 Nell’indagine sono indagate, oltre alla ministra Santanchè e ad altre persone, anche Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.

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Cronaca

Pubblicarono video hard fake di Giorgia Meloni: padre e figlio a processo

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I due, di 73 e 40 anni, rischiano di dover pagare un risarcimento da 100 mila euro. Pubblicarono su un sito per adulti americano video hard creati artificiosamente, che mostravano il volto di Giorgia Meloni.

Andranno a processo i due uomini che hanno creato e pubblicato su un sito per adulti video hard fake che mostravano Giorgia Meloni impegnata in rapporti sessuali. I due, padre e figlio di 73 e 40 anni, rischiano di dover pagare un risarcimento danni da 100 mila euro. Che, ha reso noto la premier, verrebbero devoluti  al fondo del ministero dell’Interno per le donne vittime di violenza.

I due hanno applicato, tramite software specifici, il volto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul corpo delle pornostar di alcuni video hard. Questi filmati sono rimasti per parecchi mesi, ottenendo migliaia di visualizzazioni.

Il padre ha richiesto la messa in prova, mentre il figlio affronterà il processo con rito abbreviato. La prima udienza è fissata per il 2 luglio, a Sassari. Le indagini, partite nel 2020, si sono basate sul tracciamento dell’utenza telefonica dalla quale erano partiti i dati. Sarebbe stato il quarantenne a modificare e a pubblicare i video.

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