fbpx
Seguici su

Attualità

M5S, l’annuncio dell’ex Iena Giarrusso: “Lascio il Movimento e ne fondo uno nuovo”

Pubblicato

il

ROMA – “Annuncio che lascerò il Movimento 5 Stelle”. Così l’eurodeputato Dino Giarrusso a Coffebreak su La7. “Già so la delusione di tantissime persone che mi scrivono e mi chiedono di non mollare e so che farò la gioia di tanti che nel movimento mi hanno sempre combattuto”, ha aggiunto.  Giarrusso aggiunge: “Il M5s che ha perso i suoi valori, come la partecipazione che, invece, io conservo”.

Come riporta l’Ansa, l’ex Iena ha spiegato di avere anche cercato un confronto con Giuseppe Conte: “Gli ho scritto un messaggio ma non ho avuto nessuna risposta”. “Sottolineo la mia grandissima stima e la mia gratitudine nei confronti di Giuseppe Conte, che in Europa ha saputo difendere l’Italia – afferma l’eurodeputato – ma ora siamo a sostegno dal governo Draghi e fatico a capire per quale motivo dobbiamo continuare a restarci. I provvedimenti presi dal governo, che stanno cambiando in corsa le regole del gioco, stanno portando al fallimento di imprese e alla perdita di migliaia di posti di lavoro”. “Sto fondando un nuovo movimento politico. Di Battista? No, non l’ho sentito, ne ho parlato invece con persone fuoriuscite e scontente del movimento M5s. Vorrei fondare un movimento politico che faccia in modo che sud e nord siano alla pari”, ha detto l’eurodeputato.

“Io penso che se c’è qualcosa su cui non siamo d’ accordo sul movimento, in generale lo dico, se qualcuno non è d’ accordo può restare nel movimento e portare avanti le sue idee. Chi se ne va sostanzialmente non cambia niente nel movimento 5 stelle”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in merito alla decisione dell’ eurodeputato Dino Giarrusso di lasciare il movimento 5 stelle. “Apprendiamo con grande stupore dagli organi di stampa che Dino Giarrusso abbia lasciato il M5S e che si appresti a fondare un ennesimo partito. Lo invitiamo a essere coerente con le idee che ha sempre, e in più occasioni, manifestato: si dimetta da europarlamentare visto che è stato eletto con il simbolo del M5S e si ripresenti alle prossime elezioni con il partito che meglio lo rappresenta. Esprimiamo grande apprezzamento per le parole di Conte sulla vicenda e, infine, per citare Giarrusso stesso: “cambiare idea è lecito, prendere in giro i cittadini no”. E’ quanto sottolineano fonti della delegazione del M5S al Parlamento Ue.

Come riporta l’Ansa, in molti si chiedono perché, dopo aver lasciato il M5S, non si dimette dal europarlamentare. La domanda – nel corso di “Un giorno da pecora” – è stata rivolta a Dino Giarrusso che oggi ha annunciato l’addio ai 5 stelle. “Molti dei 120mila che mi hanno votato mi hanno già scritto per chiedermi di restare all’europarlamento. E poi vi dico un’altra cosa, uno ‘scoop’: molti autori tv mi hanno detto che i ‘nostri’, del M5S, gli chiedono di non invitarmi ai talk show, perché in tv devono andare solo i vice nominati da Conte. Cosa c’è di democratico in questo?”. 

Attualità

Si discute di aborto a Porta a Porta: parlano 7 uomini. Vespa: «donne non disponibili»

Pubblicato

il

aborto porta a porta

La puntata di ieri sera a Porta a Porta ha suscitato polemiche per via del parterre di ospiti chiamati a parlare del delicato tema dell’aborto: sette uomini.

A Porta a Porta si parlava di aborto e diritti femminili. Argomento tornato di stringente attualità dopo l’emendamento di FdI che consentirebbe l’ingresso delle associazioni pro-vita nei consultori. Terreno delicato e spinoso, sul quale è bene muoversi accortezza. Ed infatti è scoppiato un polverone, ben prima che l’Unione Europea storcesse il naso per l’inserimento dell’emendamento nella discussione sul Pnrr.

Le polemiche sono scoppiate a causa degli ospiti invitati a parlare: erano tutti uomini. Immediate le proteste del PD: «Cinque uomini in studio [più il conduttore ed un ospite in collegamento, ndr] a discutere di aborto: la Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne». Il Partito Democratico ha reso noto che porterà la questione in Commissione Vigilanza.

Ma il programma si difende. La redazione ha reso di noto di aver invitato diverse donne, ma che tutte si sono rese indisponibili. «Gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica», precisa una nota della redazione, che spiega che sono state invitate tre parlamentari proprio del PD, che però non hanno partecipato alla trasmissione e sono state sostituite da Alessandro Zan. Stessa cosa per «una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile». Al di là del parterre, poi, la redazione precisa che «l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri».

Continua a leggere

Attualità

Suicidio assistito, il governo ricorre al Tar contro le delibere dell’Emilia-Romagna

Pubblicato

il

bonaccini meloni suicidio assistito emilia romagna

Palazzo Chigi si oppone alle delibere per regolamentare il suicidio assistito emanate da Stefano Bonaccini.

Iter e tempistiche stabilite per permettere alle aziende sanitarie di garantire il diritto dei malati a ricorrere al suicidio assistito, come sancito da una sentenza della Corte costituzionale. Questi i contenuti di un provvedimento sul suicidio assistito emanato della giunta regionale dell’Emilia-Romagna, guidata da Stefano Bonaccini, contro il quale oggi hanno presentato ricorso al Tar la presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero della Salute.

Si tratta del secondo ricorso presentato contro le delibere sul suicidio assistito annunciate da Regione Emilia-Romagna, dopo quello presentato a marzo dalla consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. E’ lei stessa a rendere noto oggi che il governo le dà man forte in questa battaglia.

«Carenza di potere dell’ente» sull’oggetto del dibattito «e la contraddittorietà e l’illogicità delle motivazioni introdotte nelle linee guida inviate alle aziende sanitarie», tra le cause indicate alla base del ricorso.

I provvedimenti fissano un limite di 42 giorni a disposizione di enti ed istituzioni per rispondere alla domanda presentata da pazienti che richiedono l’esecuzione del fine vita. Sui social Bonaccini si è espresso duramente contro la decisione del governo: «Il Governo, anziché preoccuparsi di dare una legge al Paese e alle persone che vivono in condizioni drammatiche, sceglie addirittura di boicottare l’Emilia-Romagna che attua la sentenza dalla Corte Costituzionale».

«Per la destra- continua il post di Bonaccini – non basta negare un diritto alle persone sancito dalla Corte: per loro è preferibile che un paziente in condizione di fine vita debba rivolgersi ad un tribunale per vedersi riconosciuto quanto la Consulta ha finalmente sancito. Si è passato il limite. Non solo si negano i diritti delle persone riconosciuti dalla Corte costituzionale, ma si fa battaglia politica sulla pelle di pazienti che si trovano in condizioni drammatiche».

Continua a leggere

Attualità

«Lo spot è blasfemo»: i telespettatori cattolici vogliono fermare la pubblicità delle patatine

Pubblicato

il

spot patatine suore blasfemo amica chips

Un associazione di telespettatori cattolici chiede il blocco per uno spot che mostra alcune suore prendere le patatine al posto dell’ostia durante la messa, che considerano blasfemo.

Alcune suore prendono la comunione, ma al posto dell’ostia ci sono le patatine. Il volto delle religiose è pervaso di sublime estasi, ma sembra più una passione carnale che una divina infatuazione. Ci sono insomma tutti gli elementi giusti per scatenare una polemica. E chi ha commissionato lo spot delle patatine che ora l’Aiart, associazione di telespettatori cattolici, vuole boicottare perché «blasfemo», “non poteva non saperlo”: non è la prima volta che Amica Chips finisce nel vortice delle polemiche per i suoi spot. E non è la prima volta, di conseguenza, che Amica Chips ottiene doppia pubblicità con una sola compagnia promozionale. Bravo l’ufficio marketing.

Lo spot accusato di essere blasfemo è semplice, ma efficace: ci sono un sacerdote e delle suore i chiesa, durante la messa. Una religiosa si rende conto che il tabernacolo è vuoto e lo riempie repentinamente di patatine. Quando la prima novizia, estasiata, viene imboccata, tra le navate riecheggia la croccantezza dell’insolita ostia.

Subito dopo la messa in onda dello spot delle patatine, l’associazione dei telespettatori cattolici ne ha chiesto la sospensione, perché «offende la sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti».

Non è la prima volta che Amica Chips deve correggere il tiro, dopo una comunicazione particolarmente creativa. Qualche anno fa, dovette mandare in onda una versione più addolcita di uno spot che aveva per protagonista Rocco Siffredi, il quale, tra doppi sensi ed allusioni, raccontava le sue patatine preferite.

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Osservatore Quotidiano è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore : Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.