Attualità
Non tutti si uniscono contriti al cordoglio per la scomparsa di Scalfari

Il “coccodrillo” era pronto già da un po’ nei cassetti delle redazioni delle testate italiane, per Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica. Eppure all’indomani della sua scomparsa, non tutti gli editoriali lo glorificano.
Si è spento ieri all’età di 98 anni, Eugenio Scalfari, giornalista, scrittore ed onorevole. Nel 1976 fece uscire dalle rotatorie la prima pagina del primo numero del giornale da lui fondato, La Repubblica. Il suo ricordo, la testata l’ha affidato alla storica direttrice Natalia Aspesi, che ha speso parole di commozione e cordoglio per quel «Maestro che non si piegava al alcuna frana ideologica e politica e scriveva in modo così seducente». Ma non tutti concordano con questo ricordo e non mancano stilettate all’indirizzo del lavoro di Eugenio Scalfari, all’indomani della sua scomparsa.
Uno su tutti Marco Travaglio, che sulle colonne de Il Fatto Quotidiano, ha dedicato un editoriale alla scomparsa di Scalfari tutt’altro che edulcorata: «fascista sotto il fascismo, non pervenuto durante la Resistenza, antifascista dopo la caduta del Duce, da allora Scalfari passa per un sincero democratico: sia da liberale, sia da pannunziano, sia da radicale, sia da deputato socialista, sia da filocomunista, sia da craxiano, sia da demitiano, sia da ochettiano, sia da dalemiano, sia da prodiano, sia da veltroniano, sia da ciampista, sia da napolitaniano, sia da manigapreti, sia da papista, sia da lettiano antirenziano, sia da filorenziano. Il travestimento dura 72 interminabili anni».
Insomma non proprio il ritratto che la Aspesi fa di uno degli «ultimi grandi democratici che la televisione si è concessa», il fondatore del «giornale diventato l’indispensabile foglio chic da mostrare dalla tasca della giacca per i maschi e per noi femmine sventolarlo nelle riunioni femministe a teatri pieni.».
Attualità
Nuovo virus identificato in Cina: arriva dal toporagno

PECHINO – “Sappiamo poco del virus Langya”, il nuovo virus identificato in Cina, “che pure appartiene a una famiglia nota da tempo e ad alta letalità. Sappiamo che ha la sua sorgente in un roditore, un topo ragno. Il dato rassicurante” per quanto riguarda la trasmissione “è che questo virus, identificato in una paziente cinese, non sembra avere la capacità di diffondersi da uomo a uomo e pare abbia una patogenicità relativamente bassa”.
Così all’Adnkronos Salute Giorgio Palù, professore emerito di virologia dell’Università di Padova e presidente dell’Agenzia italiana del farmaco.
“Langya è un henipavirus, appartiene a un genere già conosciuto dalla fine del ‘900, e fa parte della famiglia dei paramyxovirus, a cui appartengono altri virus che conosciamo come il parainfluenzale, il virus respiratorio sinciziale”, spiega Palù, sottolineando che l’Organizzazione mondiale della sanità guarda con sospetto a questo patogeno per la sua parentela “con virus ad alta letalità”.
Come riporta l’Adnkronos, descritta in uno studio condotto da scienziati di Cina e Singapore e pubblicato sul ‘Nejm’, questa infezione – una zoonosi – provoca sintomi come febbre, affaticamento, tosse e può compromettere anche la funzionalità epatica e quella renale. Attualmente non esiste un vaccino o un trattamento per l’henipavirus, l’unica terapia è la gestione delle complicanze.
Attualità
Zelensky, arriva la statuetta dell’Eroe Improbabile

NEW YORK – Una società di design di Brooklyn ha trasformato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una statuetta di argilla di 15 centimetri che rappresenta “l’eroe improbabile”: per ogni pezzo venduto, la cifra di 1 dollaro andrà all’Ucraina. Lo riferisce il Guardian.
L’azienda Fctry ha lanciato una campagna per finanziare la produzione due settimane fa, raggiungendo il suo obiettivo di finanziamento di 30mila dollari in sole tre ore e raccogliendo più di 120mila in 15 giorni. Come riporta l’Ansa, il prototipo della statuetta di Zelenski è stato modellato dall’artista di Seattle Mike Leavitt, sarà prodotto in serie in plastica in Cina. La prima spedizione è prevista entro marzo.
“Il modo in cui lo abbiamo inquadrato nella campagna è ‘l’eroe improbabile'”, ha affermato Jason Feinberg, amministratore delegato e direttore creativo di Fctry. “È il leader perfetto per questo momento, proprio questo personaggio super ispiratore. Ha questa vera forza, ma è umile e rappresenta in qualche modo l’opposto di tutto ciò che siamo arrivati ad associare alla politica”, ha commentato.
Attualità
West-Nile virus, +53% i casi in sette giorni in Italia

ROMA – Cresce il numero di casi e i decessi da West Nile virus in Italia: dall’inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa con un aumento del 53%.
Come riporta l’Ansa, tre i morti nell’ultima settimana, che portano il bilancio dall’inizio della stagione a 10 decessi: 6 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Emilia-Romagna.
Sono i dati salienti della Sorveglianza su West Nile e Usutu virus realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità.
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