Cronaca

Orrore a Torino, padre-orco stupra e mette incinta la figlia di 13 anni

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La madre della ragazzina di 13 anni messa incinta dal padre è indagata a sua volta: era a conoscenza degli abusi, ma non ha fatto nulla per fermarli. L’uomo si trova ora in carcere.

Una ragazzina di 13 anni abusata sessualmente e messa incinta dal padre. Una madre consapevole, che rimane in silenzio e non fa nulla per fermare il mostro. Arriva da Torino questa raccapricciante storia che ha per protagonista una famiglia di origine filippina. La ragazzina, ora madre, è stata affidata ad una struttura protetta. L’uomo 45 anni, si trova in carcere con l’accusa di violenza sessuale. La madre è imputata per concorso in violenza sessuale: sapeva cosa stava succedendo tra le mura di casa, ma non ha trovato il coraggio di denunciarlo. Anche lei per anni ha subito violenze, vessazioni e minacce.

La verità è emersa nell’ospedale al quale la ragazzina si è presentata, col pancione del settimo mese di gravidanza. Confusa e spaventata, non sapeva bene cosa fare. E di sicuro non sapeva cosa rispondere ai medici che gli chiedevano informazioni sul padre. E’ un amico, è un compagno di scuola, una persona conosciuta in chat… Risposte evasive e poco convincenti.

La verità è mersa in maniera brutale. Il personale sanitario è stato testimone di un abuso. Il padre della ragazzina ha infatti approfittato di lei anche mentre si trovava in ospedale. Sono le telecamere di videosorveglianza ad immortalare il momento in cui entra nella sua stanza e si infila sotto le sue coperte, costringendola ad un rapporto sessuale.

Viene subito arrestato e sottoposto al test del Dna che dà l’esito che ormai tutti temevano: il padre è lui. Il piccolo è nato lo scorso agosto ed è stato affidato in adozione. Durante il processo, sono state ricostruite le violenze, che perduravano almeno dal 2022. L’uomo era solito approfittare della figlia tra le mura domestiche, al riparo da occhi indiscreti. La madre era a conoscenza di quanto accadeva, ma, a suon di botte, anche con bastone o oggetti scagliati contro, veniva convinta a non raccontare nulla a nessuno.

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