Attualità
«Ci è o ci fa?», polemiche sul commento Rai dell’ex schermitrice Di Francisca sulla 19enne Pilato
La giovane promessa, intervistata al termine della gara nella quale ha visto sfumare la medaglia olimpica per un soffio, ha dimostrato un’invidiabile etica sportiva, commentando soddisfatta ed emozionata la sua prima partecipazione ai Giochi Olimpici: da studio l’ex campionessa Elisa Di Francisca l’ha massacrata.
Alle Olimpiadi si va per puntare alla medaglia. Ma se a 19 anni, alla prima presenza, questa sfuma per un centesimo di secondo, pazienza. Ci rifaremo tra 4 anni, intanto culliamo una giovane promessa azzurra. Ma forse, se sei un’ex campionessa olimpica, il tuo giudizio è più severo. Ha innescato polemiche il commento dell’ex schermitrice Elisa Di Francisca, dopo l’intervista rilasciata a caldo ai microfoni Rai dalla nuotatrice tarantina diciannovenne Benedetta Pilato, alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi.
Dopo la finale ai 100 metri rana, nella quale si è classificata quarta, è parsa comunque soddisfatta ed orgogliosa della sua gara. Poco importa se il bronzo è sfumato per un istante. La ragazza, durante un’intervista a bordo piscina nella quale non ha saputo contenere lacrime di gioia ed emozione, è parsa felicissima di aver raggiunto la finale ed ha detto che si è trattato del «più bel giorno» della sua vita. «Sono troppo contenta, un anno fa io non ero neanche in grado di farla questa gara. Ci ho provato dal primo metro, ve lo giuro, peccato».
Glaciale la reazione dell’intervistatrice. «Ma veramente?» chiede stupita la giornalista Elisabetta Caporale, di RaiNews che aggiunge «ci lasci senza parole, è strano vederti contenta perché tutti ci aspettavamo di vederti sul podio». Le dà man forte dallo studio della trasmissione “Notti Olimpiche” di Rai 2 Elisa Di Francisca: «ma ci è o ci fa?». Probabilmente l’ex campionessa si aspettava maggior delusione per la medaglia sfumata. «Fate un’altra intervista per capire cosa voleva dire, con i sottotitoli. Sinceramente non l’ho capita. Ci è rimasta male, obiettivamente male. Non è possibile. Questa intervista è surreale. È assurdo, ma che ci è venuta a fare? Io rabbrividisco, dico solo questo».
Sui social il siparietto è stato aspramente criticato. Dopo le polemiche, però Di Francisca si è scusata personalmente, telefonando a Pilato: «glielo dovevo. Lungi da me giudicare le sconfitte – dice l’ex fiorettista – . Quella frase è infelice, ma io son così, senza filtri. Non conosco la sua storia, non capivo cosa volesse dire: al telefono ho spiegato, lei ha detto la sua. Vorrei incontrarla, dopo i Giochi».
Sulle polemiche, nessun commento né dalla Rai, Nè dalla Federnuoto, ma ha detto la sua una che di Olimpiadi se ne intende, l’ex campionessa Federica Pellegrini: «È bello veder (dal di fuori) vincere ori in modi che possono sembrare semplici, ma non è assolutamente così!! A volte un quarto posto, anche se per poco, è il nostro sogno più grande! Perché?! Perché Benny alla prima Olimpiade uscì in batteria e ieri sera si presentava con il settimo tempo!! […] Benny ha solo 19 annil! Lasciamola sognare ciò che vuole».
Attualità
Bersani assolto dall’accusa di diffamazione a Vannacci
Il Tribunale di Ravenna ha assolto Pierluigi Bersani dall’accusa di diffamazione avanzata dal generale Roberto Vannacci. Il politico, rispondendo ai contenuti del libro “Il Mondo al Contrario” utilizzo l’epiteto «coglione», parlando del militare. Secondo i giudici si trattava di una allegoria.
Bersani non ha diffamato il generale Vannacci. Secondo il tribunale di Ravenna, che si è pronunciato sulla querela avanzata dal militare leghista, «il fatto non sussiste». La Procura, in seguito alla denuncia, aveva chiesto per Bersani una multa da 450 euro per diffamazione aggravata dal mezzo, «provata la penale responsabilità sulla base delle documentazioni audio-video». Bersani in un’intervista, riferendosi all’ipotetico bar Italia immaginato da Vannacci nel suo libro, chiese: «Ma se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del coglione a un generale?».
Secondo il giudice, le parole utilizzate dal politico «non possono essere qualificate come metaforiche», ma è successo che «l querelante abbia confuso la figura della metafora con quella della allegoria». Nel caso di Bersani confondere metafora con allegoria è ancor più facile.
Attualità
Marina Berlusconi nominata Cavaliere del lavoro: «lo dedico a mio padre»
Oggi a Palazzo del Quirinale si è tenuta la cerimonia di consegne delle onorificenze dell’Ordine al Merito del Lavoro ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno, tra cui Marina Berlusconi.
La famiglia Berlusconi può vantare un altro cavaliere del lavoro: Marina, figlia primogenita di Silvio, ha ricevuto la prestigiosa onorificenza oggi, a Palazzo del Quirinale. Tecnicamente però, si tratta della prima della famiglia, dal momento che il padre si autosospese dalla Federazione dei cavalieri del lavoro nel 2014, in seguito alla condanna per frode fiscale. Lei però dedica il premio proprio al genitore: «Dedico questo riconoscimento a mio padre, che nel 1977 ricevette lo stesso titolo. Sono passati più di quarant’anni, ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per questa onorificenza: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore».
«È un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro» ha affermato la presidente del Gruppo Mondadori, Mediaset e Fininvest e neo Cavaliere Marina Berlusconi.
Attualità
Ranucci anticipa nuove inchieste sul Ministero della Cultura: il governo suda freddo
Sigfrido Ranucci domenica torna in onda con una nuova stagione di Report, ma le sue inchieste già fanno tremare il governo ed in particolare il Ministero della Cultura. Le anticipazioni del conduttore fanno pensare ad almeno due inchieste esplosive.
Prima ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo” sul La7, poi da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ad Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, Sigfirdo Ranucci ha rilasciato alcune anticipazioni sulle inchieste della nuova stagione di Report, in onda da domenica sera, che già mettono apprensione a Palazzo Chigi e che dovrebbero avere come focus ancora una volta il Ministero della Cultura. Il conduttore non ha rivelato quali sono i suoi scoop, che dovrebbero essere almeno due, ma ha fornito una serie di indizi.
Hanno a che vedere con il Ministero, ma non con l’ex ministro che proprio a causa di una serie di inchieste giornalistiche ha dovuto lasciare il dicastero: «Sangiuliano non c’entra, anzi a Gennaro mando un saluto. È uno dei pochi che sa cosa è la dignità e si è dimesso anche ingiustamente. È una persona che in Rai può dare ancora molto». Ma allora cosa riguarda? «È un nuovo caso Boccia che potrebbe essere al maschile, non riguarda Boccia, ma come modalità di operazione è un caso simile. Ci sono documenti e chat che farebbero ipotizzare responsabilità legate ad alte cariche di Fratelli d’Italia». Quando i conduttori gli chiedono se questa inchiesta possa portare alle dimissioni dell’appena nominato ministro Giuli, il giornalista risponde sornione: «Gli consiglio di guardare Inter-Juve».
Insomma, Ranucci non si sbilancia, ma c’è già abbastanza materiale per mandare in fibrillazione il governo. Il responsabile comunicazione del governo, Giovanbattista Fazzolari, è impegnato a cercare indizi nelle chat di gruppo. Si tratta forse di informazioni provenienti da Francesco Gilioli, ex capo di gabinetto di Sangiuliano, sostituito da Francesco Spano? O sono legate prorpio al suo successore, nominato da Giuli nonostante le controversie con Pro-Vita e i media di destra? Al momento non è chiaro, ma a quanto pare i vertici Rai hanno già ricevuto richieste di chiarimenti e la pretesa di visionare il servizio prima della messa in onda. Resta da vedere se emergeranno ulteriori sviluppi prima della trasmissione di domenica.
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