Politica
Rielezione Mattarella: Draghi confermato a Palazzo Chigi, centrodestra allo sbando e resa dei conti nel M5S

La rielezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato ha come primo effetto la conferma dell’attuale esecutivo fino a fine legislatura: Draghi resta premier e smentisce ogni ipotesi di rimpasto. Il centrodestra esce a pezzi dalle “Quirinalizie” e, come ammette Giorgia Meloni, «in Parlamento è polverizzato». Il Movimento 5 Stelle è alle prese con la faida interna Conte-Di Maio: “Giuseppi” caccerebbe volentieri “Giggino”, con l’appoggio del redivivo “Dibba”.
E così dopo più una settimana di trattative, discussioni, intese e litigi, l’unico nome che il Parlamento è riuscito ad esprimere per la carica di capo dello Stato è stato quello di Sergio Mattarella, per il quale scatta la rielezione. Per la seconda volta consecutiva, il Presidente della Repubblica prosegue il suo mandato. I partiti, chi più chi meno, non ne hanno azzeccata una ed escono tutti sconfitti. Mattarella ringrazia il Parlamento ma non è sereno. Quando Fico e Casellati sono saliti al Colle per dargli la notizia, ha tenuto un breve discorso. «Senso di responsabilità» e «rispetto delle decisioni del Parlamento» sono le parole chiave che «impongono di non sottrarsi ai doveri a cui si è chiamati».
Regge il Governo, che nei giorni scorsi sembrava vicinissimo alla caduta. Invece, sembra che Mario Draghi rimarrà premier fino alla fine della legislatura. La sua posizione non è uscita rafforzata, anzi, ha subito diversi attacchi. Eppure le forze politiche non sono riuscite a scrollarsi di dosso la sua ingombrante presenza e si avvia a concludere il suo mandato, chiarendo che non procederà ad eventuali rimpasti. Il tema che terrà banco in questo anno di campagna elettorale permanente sarà la legge elettorale.
Il vero grande sconfitto di questo passaggio parlamentare, è il centrodestra: le sue proposte non sono state nemmeno prese in considerazione, il nome della Casellati è stato bruciato in maniera imbarazzante aprendo la strada ai franchi tiratori, il consenso al Mattarella bis ha provocato una frattura. Fratelli d’Italia non ha gradito e Giorgia Meloni non l’ha certo nascosto: «un teatrino imbarazzante finisce con l’opzione che tutti avevano escluso […] Dopo una forzatura istituzionale che tutti fanno finta di non vedere, il centrodestra è polverizzato in Parlamento, ma è maggioranza nel Paese».
Non è più sereno il clima nel Movimento 5 Stelle ed anzi, secondo qualche ben informato spirerebbero venti di scissione. Giuseppe Conte e Luigi Di Maio sono arrivati alla definitiva resa dei conti. Il litigio è scoppiato nelle ultime fasi delle trattative per il Mattarella bis, ma i dissapori vanno avanti da tempo. Diversi cronisti politici hanno identificato in Di Maio il principale responsabile dell’affossamento della candidatura della Belloni, che venerdì sera era stata pressoché proclamata Presidente dai media. Il nome della numero uno dei servizi segreti era stato fatto proprio da Conte.
Di Maio subito dopo la rielezione di Mattarella ha detto ai giornalisti: «serve una riflessione interna», il giorno dopo Conte ha risposto: «se Di Maio parla di fallimento, chiarirà le sue posizioni perché era lui in cabina di regina». Il botta e risposta si può tradurre in “hai fatto fallire il Movimento” e “ se il Movimento è fallito è colpa tua”. Chi li conosce dice che la questione è personale. Ormai anche nella creatura di Grillo, tirano correnti opposte e l’ex premier si sarebbe riavvicinato a quella più radicale, legata ad Alessandro Di Battista, mentre Di Maio capeggia una corrente “filo-governativa” che si potrebbe definire più moderata. Chi è ben attento alle vicende interne al Movimento scommette che ne resterà soltanto uno.
Attualità
Silvio Berlusconi e Marta Fascina, che bacio appassionato!

MILANO – Silvio Berlusconi e la sua compagna Marta Fascina si sono scambiati un lungo bacio appassionato. A riprenderli, dietro la fotocamera, c’è un Massimo Boldi scatenato, che esagera: “Con la lingua!”.
Sembra che il video sia stato girato alla festa per la vittoria dello scudetto del Milan. Sui social, però, è iniziato a circolare solo nelle scorse ore ed è diventato subito virale.
Attualità
Maneskin in concerto a Roma, l’allarme dei medici: “Pericoloso, c’è il picco contagi”

ROMA – L’attesissimo concerto dei Maneskin al Circo Massimo da circa 70mila spettatori in programma il prossimo 9 luglio e sold out da mesi, cadrebbe proprio in concomitanza del picco dei contagi previsto dagli esperti, che lanciano l’appello: “Spostatelo”. La voce è quella del professor Antonello Maruotti, statistico della Lumsa e studioso dei dati Covid. “Se vogliamo contenere la diffusione del virus, concerti come quelli dei Maneskin al Circo Massimo andrebbero vietati. Perché dove ci sono grandi assembramenti ci sono rischi di contagio” ha affermato intervenendo su Radio Capital. “Certo – ha spiegato – siamo in una situazione molto diversa dal passato, i casi gravi sono pochi rispetto al numero totale delle infezioni. Ma se l’obiettivo è contenere il contagio, allora dobbiamo evitare questi grandi eventi. Se invece non ci interessa arginare i casi e non lo riteniamo un rischio, allora andiamo avanti”.
Sul tema si è espresso anche Fabrizio Pregliasco, direttore dell’ospedale Galeazzi di Milano: “Sicuramente l’allarme in questa fase sta aumentando, è una libertà che ci siamo guadagnati ma valutiamo quello che succederà a breve. E speriamo di non dover prendere decisioni drastiche, soprattutto se dovessero aumentare le vittime e lo sforzo del servizio sanitario dovesse crescere molto. È chiaro che dovrebbe essere una decisione generalizzata”.
Il concerto della band romana nella Capitale arriva assieme a un’ondata di Covid che sta colpendo duramente il Lazio, con 13.555 nuovi contagi ieri, e Roma in particolare, con oltre 7mila casi sempre ieri. Il dato giornaliero più alto dal 26 gennaio.
“Non possiamo certo impedire ai ragazzi di andare al concerto, dopo 2 anni di pandemia che li ha costretti a lockdown e sacrifici, ma il nostro consiglio è di indossare la mascherina Ffp2 che può evitare il contagio in una situazione di assembramento ad alto rischio”, spiega Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia.
“Spero che i ragazzi seguano questa raccomandazione e pensino anche ai rischi che possono far correre ai genitori e ai nonni una volta che tornano a casa dopo il concerto”, aggiunge Magi che poi lancia un invito alle autorità competenti: “Occorre valutare rispetto ai dati epidemiologici, che ricordo ormai è chiaro che sono sottostimati per il proliferare di autodiagnosi a casa, di raccomandare la mascherina al chiuso. Ha grande efficacia contro la diffusione del Covid”.
Intanto, come riporta RaiNews24, dai social si levano le proteste dei fan dei Maneskin contro un’ipotetica cancellazione del concerto al Circo Massimo: “Ma anche se i #maneskin spostassero il loro concerto, finché ci sono quelli di tutti gli altri artisti, non vedo cosa cambierebbe. Come se un concerto solo potesse evitare un aumento ulteriore dei contagi”, scrive un’utente.
E difatti la lista degli artisti che si esibiranno in Italia in questo fine settimana è davvero lunga. E allora, si domandano i fan, perché si pensa di chiedere di annullare il concerto solo ai Maneskin?
“Non è all’esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo”. Così l’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato a proposito delle richieste di un possibile rinvio dell’atteso concerto dei Maneskin. “Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori, metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare”, ha aggiunto.
Attualità
Ius scholae, Salvini: “Le baby gang di stranieri non lo meritano”

ROMA – Sul tema dello Ius scholae, una “domanda per Pd e 5Stelle: quanto meritano la cittadinanza italiana queste giovani criminali? Per me la vedono con il binocolo!”. Lo scrive su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini, postando il video della aggressione di una baby gang ai danni di una ragazza a Riccione.
“Dopo i fatti di Peschiera – afferma ancora Salvini – l’orrore organizzato dalle baby gang di stranieri a Riccione. Iniziano a girare i video su internet: qui una 15enne viene aggredita con calci e pugni dal branco al grido di ‘Italiana del ca**o’ e ‘Riccione come l’Africa’”.
Ma, come riporta l’Adnkronos, il fenomeno delle babygang ”non può essere circoscritto a un problema di integrazione stranieri per la semplice ragione che non di rado queste bande giovanili sono formati da soggetti autoctoni. Il fenomeno rientra nella più amplia casistica della devianza giovanile, problema comune a tante società avanzate e con molteplici cause. Dobbiamo essere consapevoli che la risposta delle istituzioni non può limitarsi ad un intervento puramente repressivo ma deve orientarsi anche verso la prevenzione, con adeguate politiche di riduzione del disagio sociale e di promozione di una cultura del rispetto”, spiegava oggi la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese rispondendo al question time alla Camera.
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