Politica
Silvio Berlusconi ha la leucemia? Barelli: «non mi risulta»

Agi e Corriere della sera sostengono che Silvio Berlusconi avrebbe la leucemia, citando fonti interne all’ospedale. Ansa parla di malattia del sangue. Entourage e familiari non confermano e il San Raffaele non ha diramato nessun bollettino medico. Il fratello Paolo: «è un leone, ce la farà anche stavolta».
La polmonite che ha costretto al ricovero Silvio Berlusconi, ancora in terapia intensiva, potrebbe essere stata provocata da un’altra patologia, forse la leucemia. A scriverlo sono corriere della Sera e Agi. Ansa invece si limita a parlare di problemi ematici.
Ipotesi però non confermata dal capogruppo forzista alla Camera Paolo Barelli che ai microfoni di Rtl 102.5 ha affermato che non gli risulta. Ha anche reso noto che ieri sera Berlusconi ha telefonato ai vertici del partito: «ci ha detto che il paese ha bisogno di noi». Stamattina Barelli ha aggiunto, ai microfoni di Agorà: «L’ho chiamato e la conversazione mi ha dato sollievo». Anche Tajani rimane fiducioso: ««Berlusconi ha lavorato fino all’altro ieri sera. Speriamo che il leone torni presto alla guida del partito, lui non molla mai. E’ lui la guida del nostro partito, è lui il leader di Fi».
La definizione di leone è la stessa che il fratello Paolo ha usato ieri con i giornalisti assiepati all’esterno dell’ospedale, ai quali ha detto solo «è un leone, ce la farà anche stavolta. Il nostro umore è buono». Berlusconi eri ha ricevuto anche le visite dei figli, della compagna Marta Fascina e della fedelissima Licia Ronzulli.
In mattinata Forza Italia ha diffuso una nota: «Berlusconi, questa mattina, ha telefonato al coordinatore nazionale Antonio Tajani, ha parlato con il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, con il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e ha sentito gli altri dirigenti e vertici del partito. Ha rivolto un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in parlamento, al governo e in Forza Italia perché “Il Paese ha bisogno di noi!” Tutti gli hanno assicurato che non mancheranno di essere più attenti, ligi e presenti nel seguire le sue indicazioni, in attesa che si ristabilisca presto e torni a essere il combattente di sempre»
E’ sempre il Corriere a raccontare che Berlusconi sarebbe stato sottoposto a Pet e prelievo di midollo. Dall’ospedale non arrivano aggiornamenti ufficiali e il suo medico personale, il professor Zangrillo, non ha rilasciato il bollettino medico.
Politica
Il Colombia-gate entra nel vivo: perquisizioni a D’Alema, Profumo e altri 6

L’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema, il ceo di Leonardo ed ex presidente di MPS Alessandro Profumo e altre sei persone, tra cui Gianluca Giordo, già responsabile della Divisione Navi militari di Fincantieri, indagati nell’inchiesta sul Colombia-gate, hanno subito perquisizioni in casa e negli uffici.
Le perquisizioni a D’Alema, Profumo, Giordo e gli altri coinvolti dall’inchiesta cosiddetta Colombia-gate, sono state disposte dalla sezione reati economici della Procura di Napoli ed eseguite dalla Digos partenopea. Le accuse sono di corruzione internazionale aggravata.
I fatti contestati risalgono al gennaio del 2022. Secondo le ipotesi investigative, due broker pugliesi avrebbero imbastito una trattativa per la vendita alla Colombia di navi, sommergibili ed aerei militari prodotti da Fincantieri e Leonardo, per un valore di 4 miliardi di euro. L’ex presidente del Consiglio, che nel marzo scorso bollò come «fandonie» le accuse nei suo confronti, è ritenuto essere colui che ha messo in contatto i broker e le industrie.
A pesare particolarmente per le indagini, una registrazione telefonica nella quale D’Alema afferma al paramilitare colombiano Edgardo Fierro Flores: «Noi stiamo lavorando perché? Perché siamo stupidi? No, perché siamo convinti che alla fine riceveremo tutti noi 80 milioni di euro. Quindi si può fare un investimento, però non appena noi avremo questi contratti divideremo tutto, sarà diviso tutto. Questo non è un problema».
Attualità
Saluto fascista alla parata del 2 giugno? No, ma in tanti abboccano alla fake

Tra i volti noti che si sono indignati per il saluto fascista e l’omaggio alla X Mas durante la parata del 2 giugno, sotto gli occhi del presidente della Repubblica Mattarella, anche Roberto Saviano e Michela Murgia, ma si tratta di una fake news: smentita dalla Marina: non era un saluto romano, ma un «attenti a sinist».
Durante la parata delle forze armate in occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, diversi militari sono stati immortalati con il braccio destro teso e subito sul web si è lanciato l’allarma: è un saluto fascista, un insulto alle istituzioni democratiche, una minaccia di golpe rivolta a Mattarella. Ha pure cominciato a circolare la notizia secondo la quale il gesto era accompagnato da un omaggio alla X Mas, il reparto della fanteria marina che, sotto il comando del principe Junio Valerio Borghese, passò dalla parte della Repubblica di Salò dopo l’Armistizio. Tra coloro che si sono indignati e detti «preoccupati» gli scrittori Roberto Saviano e Michela Murgia. Ma in realtà, hanno preso un granchio e a smentirli è stata la stessa Marina Militare.
Quello che alcuni soldati hanno fatto non era un saluto fascista, ma l’«attenti a sinist», un saluto alla tribuna delle autorità che fanno tutti i reparti che sfilano. Il grido «Decima» che alcuni hanno interpretato come un omaggio alla X Mas, si riferiva alla «Decima della Marina militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina».
Nono sono mancate le repliche. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, commentando l’episodio ha detto: «Chi infanga i Comsubin con assurdi paragoni con la Rsi disprezza il valore e il lavoro delle Forze speciali».
Politica
Salvini: «Il ponte sullo stretto di Messina collegherà Palermo e Berlino»

Ad un’intervista al quotidiano francese Le Figarò, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini non ha parlato solo del ponte sullo stretto di Messina e del collegamento Palermo-Berlino, ma anche di Tav Torino-Lione: «Rifiuto di immaginare che la Francia possa avere cambiato parere».
Chissà che ponte ha in mente Salvini. Per il ministro dei Trasporti l’opera tra Sicilia e Calabria non è più un progetto: è un’ossessione. Oramai è sempre più al centro dei suoi pensieri e sembra che alla realizzazione del collegamento fra Reggio Calabria e Messina abbia deciso di ancorare il suo messaggio, e forse il suo futuro, politico. Anche con la stampa estera, l’argomento resta quello, Ne ha parlato con lo spagnolo El Pais e ne ha parlato col francese Le Figarò. Al quotidiano d’oltralpe, Salvini regala la vera chicca sul ponte sullo stretto di Messina: «permetterà di collegare Palermo e Berlino». Salvini intendeva dire che l’opera darà, a suo dire, grande impulso ai collegamenti dell’Unione Europea, ma la sua frase è diventata in fretta oggetto di ironia sul web.
Ma sui temi infrastrutture e rapporti tra Italia e Francia, non particolarmente distesi nell’ultimo periodo, Salvini ha un altro punto che gli preme affrontare: la Tav Torino Lione. «la Francia deve fare la sua parte». E in merito all’eventualità che Parigi possa decidere di non accogliere l’appello entro il 2032, come raccomandato dal Consiglio di orientamento delle infrastrutture (organo unicamente consultivo di Parigi) nel febbraio scorso, Salvini risponde: «Rifiuto di immaginare che la Francia possa avere cambiato parere o unicamente deciso di rallentare i lavori per finanziare treni regionali in casa sua. Sarebbe una tale mancanza di rispetto riguardo all’Italia, ma anche riguardo alla Commissione europea, che ha approvato centinaia di milioni di euro per questo corridoio mediterraneo».
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