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Soumahoro arriva alla Camera dei Deputati con gli stivali da lavoro

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ROMA – ”Porto questi stivali – simbolo delle sofferenze e speranza del Paese Reale che entra con me alla Camera per legiferare – in memoria di chi è morto di lavoro, chi è discriminato e chi ha fame. Coi piedi nel fango della realtà e lo spirito nel cielo della speranza”, lo scrive  sul suo profilo twitter Aboubakar Soumahoro. 

Sindacalista italo-ivoriano impegnato nella difesa degli ‘invisibili’, i migranti e i braccianti sfruttati nei campi e costretti in ghetti senza servizi e senza diritti, Soumahoro è stato eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra.

Come ricorda l’Ansa, nato nel 1980 in Costa d’Avorio, è arrivato in Italia a 19 anni e si è laureato in Sociologia all’Universita’ ‘Federico II’ di Napoli col massimo dei voti con una tesi sulla condizione dei lavoratori migranti in Italia. In prima linea contro lo sfruttamento dei braccianti e il caporalato prima con l’Usb e poi con la Lega Braccianti di cui è cofondatore è molto presente in Puglia in particolare nei ‘ghetti’ del foggiano dove trovano rifugio in condizioni precarie migliaia di braccianti stagionali impegnati nella raccolta nei campi.

Soumahoro è stato promotore di numerose manifestazioni a partire da quando nell’agosto del 2018 morirono nel Foggiano in due distinti incidenti stradali 16 migranti stipati in alcuni furgoni mentre tornavano dai campi. Nel luglio 2019, dopo un ennesimo atto di violenza contro alcuni migranti che stavano andando a lavorare, alla guida di una sessantina di braccianti occupo’ simbolicamente a Bari la Basilica di San Nicola per chiedere “condizioni di lavoro e di vita dignitose, una casa, rispetto delle norme contrattuali, rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno in tempi certi”. La protesta cesso’ dopo un incontro con il vescovo che assicuro’ il proprio impegno a sostegno delle loro istanze.

Ma sono state numerose le attività sindacali di Soumahoro. Quando in Calabria nel giugno 2018 fu ucciso un bracciante, chiese e ottenne dal governo Conte la creazione del Tavolo operativo di contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Tra l’altro, si e’ incatenato vicino a Montecitorio per chiedere un incontro col presidente del Consiglio, ha organizzato e promosso nel 2020 in piazza San Giovanni, a Roma, gli Stati Popolari degli Invisibili.

A Borgo Mezzanone, nel Foggiano, in occasione della nascita della Lega Braccianti, ha fondato la prima “Casa dei diritti e della dignita’ Giuseppe Di Vittorio”. Ha anche scritto un libro, ‘Umanita’ in rivolta. La nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicita’ ‘, edito da Feltrinelli.

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Da gennaio scatta l’aumento delle pensioni minime: 1,8 euro in più

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calcolo aumento pensioni minime

Quando la manovra è stata chiusa ed inviata alla Camera, diverse critiche aveva attirato l’aumento delle pensioni minime annunciato dal governo. In molti infatti avevano sorriso, considerando irrisorio un aumento di soli 3 euro. Ora che l’aumento  delle pensioni minime è entrato in Gazzetta però, i sorrisi si sono appiattiti, dal momento che la cifra è perfino inferiore: 1,8 euro.

Da gennaio ogni mese il governo offrirà un caffè ai pensionati che riscuotono la minima. Non molto forse, ma è pure sempre il gesto che conta. L’incremento dell’emolumento per chi si è ritirato dal lavoro arriverà a 616,57 euro dai 614,77 euro attuali. Dunque l’aumento delle pensioni minime garantirà ai beneficiari 1,8 euro in più al mese. Lo certifica la Gazzetta ufficiale numero 278 dello scorso venerdì, laddove pubblica il decreto del ministero dell’Economia di concerto con il ministero del Lavoro firmato il 15 novembre dai ministri Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone.

Il motivo di questa corsa al ribasso sta nella riformulazione dell’inflazione da recuperare nel 2025 sulle pensioni di Istat. 0,8% e non 1% come precedentemente ipotizzato. A questo 0,8% il governo ha applicato un’addizionale del 2,2%, per poter raggiungere il 3% totale. In questo modo è stato sventato il calo delle pensioni a 598 euro.

Per quanto riguarda le altre pensioni, la situazione non appare più rosea. Il governo ha deciso di tornare al criterio di indicizzazione del governo Prodi applicato anche dal governo Draghi, che funziona a scaglioni. Tutti gli assegni fino a quattro volte il minimo (circa 2.400 euro) avranno il 100% di rivalutazione, quindi tutta l’inflazione dello 0,8%. La parte di assegno tra 2.400 e circa 3 mila euro sarà rivalutata al 90%, pari allo 0,72% di inflazione. La porzione di pensione sopra 3 mila euro recupererà il 75% dell’inflazione, pari allo 0,6%.

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Bersani assolto dall’accusa di diffamazione a Vannacci

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Il Tribunale di Ravenna ha assolto Pierluigi Bersani dall’accusa di diffamazione avanzata dal generale Roberto Vannacci. Il politico, rispondendo ai contenuti del libro “Il Mondo al Contrario” utilizzo l’epiteto «coglione», parlando del militare. Secondo i giudici si trattava di una allegoria.

Bersani non ha diffamato il generale Vannacci. Secondo il tribunale di Ravenna, che si è pronunciato sulla querela avanzata dal militare leghista, «il fatto non sussiste». La Procura, in seguito alla denuncia, aveva chiesto per Bersani una multa da 450 euro per diffamazione aggravata dal mezzo, «provata la penale responsabilità sulla base delle documentazioni audio-video». Bersani in un’intervista, riferendosi all’ipotetico bar Italia immaginato da Vannacci nel suo libro, chiese: «Ma se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del coglione a un generale?».

Secondo il giudice, le parole utilizzate dal politico «non possono essere qualificate come metaforiche», ma è successo che «l querelante abbia confuso la figura della metafora con quella della allegoria». Nel caso di Bersani confondere metafora con allegoria è ancor più facile.

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Marina Berlusconi nominata Cavaliere del lavoro: «lo dedico a mio padre»

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marina berlusconi cavaliere del lavoro

Oggi a Palazzo del Quirinale si è tenuta la cerimonia di consegne delle onorificenze dell’Ordine al Merito del Lavoro ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno, tra cui Marina Berlusconi. 

La famiglia Berlusconi può vantare un altro cavaliere del lavoro: Marina, figlia primogenita di Silvio, ha ricevuto la prestigiosa onorificenza oggi, a Palazzo del Quirinale. Tecnicamente però, si tratta della prima della famiglia, dal momento che il padre si autosospese dalla Federazione dei cavalieri del lavoro nel 2014, in seguito alla condanna per frode fiscale. Lei però dedica il premio proprio al genitore: «Dedico questo riconoscimento a mio padre, che nel 1977 ricevette lo stesso titolo. Sono passati più di quarant’anni, ma ricordo come fosse ieri quella giornata a Roma in cui mia madre, io e mio fratello Pier Silvio lo accompagnammo alla cerimonia per questa onorificenza: ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore».

«È un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al Presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro» ha affermato la presidente del  Gruppo Mondadori, Mediaset e Fininvest e neo Cavaliere Marina Berlusconi.

 

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