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Tifosi violenti, Lega propone di far pagare danni a governo tedesco, nel 2015 chiedeva le dimissioni del ministro degli Interni

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Nel fuoco incrociato di accuse e polemiche successivo agli scontri verificatisi ieri a Napoli con protagonisti i tifosi dell’Eintracht Frankfurt, salta all’occhio la proposta della Lega di far pagare i danni subiti dalla città al governo tedesco. Nel 2015 e nel 2016, in seguito a tafferugli meno violenti, Matteo Salvini chiedeva le dimissioni dell’allora ministro degli Interni Alfano. E le opposizioni chiedono a Piantedosi di riferire in aula.

Il Napoli ieri sera ha centrato la miglior qualificazione europea della sua storia, eppure la cronaca sportiva è stata nettamente soppiantata da quella tradizionale. I tifosi dell’Eintracht Frankfurt nonostante la trasferta fosse loro vietata, si sono riversati in massa nella città partenopea e non per guardare la partita. Hanno messo a ferro a fuoco la città per lunghe ore, hanno avuto scontri con le forze dell’ordine ed hanno arrecato diversi danni. Il bilancio è di decine di migliaia di euro di danni, 6 agenti italiani feriti e diversi tifosi arrestati sia tedeschi che italiani. E adesso è partita lo scambio di accuse per capire cosa sia andato storto e come sia stato possibile che si verificasse una guerriglia urbana. E nel frattempo, la Lega propone di far pagare i danni subiti da Napoli durante gli scontri, direttamente al governo tedesco.

Eppure il bilancio poteva essere di gran lunga peggiore e tutto sommato è andato bene. Questo emerge dalla conferenza stampa che hanno tenuto questa mattina il prefetto Claudio Palomba e il questore Alessandro Giuliano, che hanno spiegato che l’obiettivo principale del servizio di ordine pubblica è stato centrato: evitare che le due tifoserie potessero entrare in contatto.

Per tutte le ore degli scontri invece, comprese quelle più concitate, il cordone di polizia ha evitato che le tifoserie potessero scontrarsi frontalmente. Il serpentone dei tifosi tedeschi poi, hanno spiegato ancora il questore e il prefetto di Napoli, non è stato fermato per una precisa decisione. Le forze dell’ordine non l’hanno disperso, ma l’hanno “accompagnato” monitorando le sue mosse, per evitare che si formassero gruppetti sparpagliati per la città, che sarebbe stato più difficile controllare.

Il primo cittadino partenopeo invece, Gaetano Manfredi, ha definito incettabile quanto accaduto ieri e ha fortemente criticato le parole di Ceferin, presidente della Uefa, che aveva definito intollerabile il divieto di trasferta per i tifosi tedeschi. Presente alla conferenza anche il presidente della società sportiva, Aurelio De Laurentiis, che invece invoca una soluzione politica, sull’esempio di quanto fatto nel Regno Unito contro gli hooligans da Margareth Tatcher.

Uno dei tweet di Salvini tornati in auge in queste ore

Nella vasta mole di reazioni suscitate dalla vicenda, spicca la proposta che Ansa ha attribuito ad alcuni esponenti della Lega, di far pagare i danni subiti da Napoli dopo gli scontri dal governo tedesco. Una soluzione ed un colpevole esteri dunque. Una posizione che stride con i tweet del 2015 e del 2016 del ministro dei Trasporti Salvini, che in queste ore sono tornati virali, nei quali chiedeva le dimissioni dell’allora ministro degli Interni Alfano, per episodi di violenza fuori e dentro gli stadi di minore entità. Una responsabilità interna dunque che ora viene ripresa con forza dalle opposizioni. Pd e M5S infatti hanno chiesto, ancora una volta, a Piantedosi di riferire in aula.

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