Cronaca
Una bambina cade dal balcone, un passante la afferra al volo: illesa
Tragedia sfiorata a Treviso, dove una bambina di 4 anni è caduta dal balcone della sua abitazione, ubicata al secondo piano: un ragazzo che stava passando sotto lo stabile in quel momento, l’ha presa al volo. La piccola sta bene
Stava giocando con il tablet nel balcone di casa sua, posta al secondo piano di una palazzina di Treviso. Era da sola, mentre i genitori si trovavano all’interno dell’appartamento. Ad un certo punto però, ad una bambina di 4 anni è scivolato dalle mani il dispositivo sul quale stava trafficando, che è finito di sotto. Probabilmente nel tentativo di afferrarlo, la piccola si è sporta troppo dal balcone, cadendo a sua volta. Per fortuna però, è stata presa al volo da un passante, un ragazzo che stava camminando in quel momento sotto la casa e che l’ha vista in tempo.
I fatti risalgono allo scorso lunedì, 20 giugno. Il giovane, la cui identità non è stata resa nota, stava camminando per i fatti suoi quando ha visto un tablet precipitare improvvisamente a terra, davanti a lui. Nemmeno il tempo di alzare gli occhi al cielo, che si è accorto che la piccola stava per seguire la stessa sorte. Il ragazzo allora non ha indugiato, ha allargato le braccia sotto alla bambina e l’ha presa al volo prima che potesse impattare contro il suolo. Tanto spavento per la piccola, e per i suoi genitori, ma fortunatamente nessuna conseguenza riportata in seguito alla caduta dal balcone.
Successivamente, è stata avvisata anche la polizia, al lavoro per ricostruire interamente la dinamica della sfiorata tragedia.
Cronaca
Grave una ragazza colpita da una statuetta caduta da un balcone a Napoli
Lo scorso 15 settembre una ragazza di origine padovana in gita a Napoli insieme al fidanzato, è stata colpita da una pesante statuetta in onice caduta da un balcone. Si trova in gravi condizioni.
E’ ricoverata in terapia intensiva dopo essere stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all’Ospedale del Mare, la ragazza colpita da una statuetta caduta da un balcone a Napoli lo scorso 15 settembre. La giovane si trovava nella città partenopea in compagnia del fidanzato per una vacanza. Mentre percorreva via Sant’Anna di Palazzo ai Quartieri Spagnoli è stat colpita dal pesante manufatto in onice.
Subito dopo l’urto, la ragazza è caduta a terra, priva di sensi e perdendo copiosamente sangue. Trasportata d’urgenza e stabilizzata al vicino ospedale Vecchio Pellegrini, è stata poi trasferita all’Ospedale del Mare. L’incidente si è verificato alle 16. Poco dopo i due avrebbero dovuto raggiungere Capodichino per prendere l’aereo che li avrebbe riportati a Parigi, dove vivono.
Cronaca
Neonato morto a Parma, accusata la madre 22enne: «nessuno sapeva della gravidanza»
Gli inquirenti hanno trovato i resti di un altro neonato nello stesso giardino. Si pensa ad una confessione.
Nemmeno la famiglia e l’ex fidanzato della ragazza sarebbero stati a conoscenza della gravidanza della giovane, che avrebbe partorito da sola e non sarebbe stata seguita da un ginecologo. Il corpicino del piccolo è stato trovato nel giardino di casa, ad agosto. Un mese dopo, sono affiorati nuovi resti. La ragazza è accusata di omicidio volontario e occultamento.
Il 9 agosto scorso nel giardino di una villetta di Traversetolo, in provincia di Parma, è stato ritrovato il corpo senza vita di un neonato. In seguito all’esame del Dna è stato possibile identificare la madre, una ragazza di 22 anni, ed il padre, l’ex fidanzato della giovane, che sarebbe stato all’oscuro della gravidanza. E dopo più di un mese dalla prima macabra scoperta, nello stesso giardino sono stati rinvenuti i resti di quello che sembrerebbe un secondo neonato. Gli inquirenti non l’avrebbero scoperto casualmente, ma la scoperta sarebbe il frutto di una confessione.
Nemmeno i genitori della giovane sarebbero stati a conoscenza della gravidanza. La ragazza avrebbe tenuto la cosa nascosta a tutti, non sarebbe stata seguita da un ginecologo ed avrebbe partorito da sola. Non è chiara la causa del decesso del bambino, che l’autopsia ha stabilito fosse vivo al momento del parto, ma la giovane madre è accusata di omicidio volontario ed occultamento di cadavere.
Il primo corpo è stato ritrovato sepolto sotto un sottile strato di terra lo scorso 9 agosto, da un vicino. Sarebbe stato lui a dare l’allarme. Il primo cittadino del comune parmense ha però dato una versione differente. Sarebbe stata la nonna della ragazza a trovare il corpicino, dopo che il cane ha scavato in quel punto. La famiglia non si trovava in zona, ma era partita per una vacanza a New York. Vacanza che non è stata interrotta dopo la scoperta.
Nei giorni scorsi, il secondo ritrovamento. E c’è chi pensa che gli inquirenti siano stati indirizzati in quel punto da una confessione e che abbiano scavato «a colpo sicuro». Secondo quanto trapelato, in base ai primi rilievi effettuati il secondo corpicino sarebbe antecedente al primo e potrebbe essere venuto al mondo, e seppellito, nel 2023.
Si indaga per capire se la madre del neonato trovato senza vita a Parma abbia davvero fatto tutto da sola e se davvero nessuno si fosse accorto della gravidanza della giovane.
Cronaca
Alpinisti bloccati sul Monte Bianco: «veniteci a prendere o moriremo assiderati»
I loro telefoni non sono più raggiungibili. Sono partiti sabato, nonostante le previsioni meteo non particolarmente favorevoli, e sono stati sorpresi dalla nebbia e dal gelo durante la discesa. «Non sappiamo dove andare ed abbiamo freddo» una delle ultime comunicazioni. Soccorsi resi difficili dalle condizioni metereologiche. Dispersi anche due turisti coreani, dei quali non si conosce nemmeno la posizione.
Due alpinisti italiani di quarant’anni dalle 17:30 di sabato pomeriggio sono rimasti bloccati sul Monte Bianco. Avevano raggiunto la cima ed avevano cominciato la discesa, quando sono stati sorpresi dal maltempo, a circa 200 metri dalla vetta, sul versante francese. Si troverebbero a circa 4.600 metri. LE temperature sono in drastico calo e nebbia e forte vento impediscono loro di vedere e di spostarsi. Si troverebbero infatti a circa 300 metri di altezza da un rifugio d’emergenza, che però non sarebbero in grado di raggiungere. I tentativi di recuperarli per il momento non sono andati a buon fine.
I due alpinisti bloccati sul Monte Bianco, dei quali non sono state rese note le generalità, sono stati descritti come esperti di alta quota, ma non professionisti della montagna. I loro famigliari sono stati avvisati ed alcuni hanno già raggiunto Chamonix. Si sono mossi alla volta della vetta, nonostante le previsioni non fossero delle migliori. Sono partiti dal Rifugio des Cosmiques a quota 3.600 metri la notte tra venerdì e sabato. Probabilmente sono arrivati a 4.800 metri prima di prendere la discesa. Lì sono stati sorpresi dal calo della temperatura e dalla nebbia.
«Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati» avrebbero detto durante l’ultima telefonata. I loro telefoni probabilmente si sono scaricati e non risultano più raggiungibili. In un messaggio hanno reso noto di non potersi muovere: «Siamo finiti in un crepaccio, ma ne siamo usciti, ma adesso non sappiamo bene dove siamo e abbiamo freddo, tanto freddo. Da dove scendiamo?». Trecento metri più in basso c’è il rifugio Vallot, un bivacco di emergenza con coperte.
I tentativi di recuperarli sono immediatamente scattati, ma non sono andati a buon fine. I soccorritori francesi del Pghm, Peloton de gendarmerie de haute montagne, hanno provato a raggiungerli ieri. Una squadra partita alle prime luci dell’alba. si è dovuta fermare all’altezza del Dome du Goûter a 4.200 metri a cause delle condizioni metereologiche. Stesso discorso per il tentativo di stamani alle 7. Le operazioni verranno riprese non appena il tempo lo consentirà. Anche gli elicotteri aspettano di potersi alzare in volo. Il Soccorso Alpino valdostano è in costante contatto con le famiglie degli alpinisti italiani coinvolti.
Mancano all’appello anche due escursionisti corani, dei quali si sono perse le tracce da sabato, ma di loro i soccorritori non conoscono nemmeno la posizione.
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