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Dubbi sul nuovo corso Rai: l’esordio di Pino Insegno è stato un flop

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La trasposizione in Rai di “Il mercante in fiera” ha fatto segnare pessimi indici d’ascolto nelle prime puntate. Secondo alcune indiscrezioni, le nuvole si addensano sopra viale Mazzini, dove lievitano i timori in vista del ritorno de “L’Eredità”, programma punta della rete, la cui conduzione è stata affidata a Pino Insegno.

Pino Insegno nella nuova Rai sovranista è stato uno dei tormentoni dell’estate: mentre dall’azienda pubblica fuoriuscivano nomi e volti storici, il comico e doppiatore è assurto a simbolo del nuovo corso desinistrizzato. La voce di Aragorn (personaggio de Il Signore degli Anelli, capolavoro tolkeniano molto caro alla destra radicale) non è partita col botto, ma col tonfo: 3,4% di share all’esordio, 2% il giorno dopo. Meno delle repliche di alcune serie tv trasmesse dalla rete e dalle concorrenti. Il flop del programma condotto da Pino Insegno fa tremare i vertici Rai: a lui è affidata la conduzione anche de “L’Eredità” programma di punta della rete.

La trasmissione, orfana di Flavio Insinna, ricomincerà a gennaio. La paura sorta dopo il flop del programma di Pino Insegno è che possa subire un tracollo di ascolti. Il format “Il Mercante in Fiera” d’altronde è stato importato da Mediaset proprio per far “giocare in casa” il conduttore e permettergli di scaldarsi in vista del debutto alla guida della trasmissione di punta del prime time Rai. Invece, al momento ha fatto parlare di sé quasi esclusivamente per la sospensione di una showgirl, accusata di aver confezionato uno spinello.

Nel frattempo, Insegno fa orecchie da mercante ed ha commentato positivamente i risultati raggiunti, affermando di aver totalizzato cifre più alte rispetto alla media.

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