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In Alabama un condannato a morte verrà giustiziato con l’azoto per la prima volta: «è crudele, morirà tra atroci sofferenze»

I veterinari si sono opposti all’utilizzo della maschera di azoto per l’eutanasia sugli animali.

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Kenneth Smith sarà il primo condannato a morte ad essere giustiziato, il prossimo giovedì in Alabama, con una maschera d’azoto applicata sul viso, un metodo ritenuto crudele e inutilmente doloroso. Smith, che è in carcere da trent’anni per omicidio, è sopravvissuto ad una precedente esecuzione.

«Non sono pronto fratello» confessa al giornalista del Guardian Kenneth Smith, l’uomo condannato a morte per omicidio che verrà giustiziato giovedì nel carcere di Holman, in Alabama. E dire che Smith nel braccio della morte c’è già stato: è sopravvissuto all’esecuzione nel novembre del 2022. Per quattro ore il boia ha bucato il suo corpo in cerca di una vena nella quale somministrare il veleno, ignorando le urla del condannato. Scaduto il tempo limite, tutto rimandato per legge.

E proprio per evitare ulteriori “intoppi” questa volta verrà utilizzato un diverso metodo di esecuzione: la maschera d’azoto. E’ una pratica che molti considerano barbara e crudele. Può provocare la perdita di conoscenza parecchi minuti dopo la sua applicazione e la morte sopraggiunge dopo atroci sofferenze. Prevede appunto di somministrare azoto in forma pura mediante una maschera che al contempo dovrebbe prevenire l’ingresso di ossigeno. Se non perfettamente sigillata, le sofferenze del condannato possono addirittura amplificarsi. I veterinari hanno espresso parere contrario all’utilizzo della maschera di azoto per l’eutanasia degli animali.

«Non ci voglio pensare, cerco di non leggere troppo a riguardo. Vomiterò nella maschera, tanto so che nessuno mi aiuterà, finirò per soffocare nel mio stesso vomito, e mia moglie starà seduta lì a guardare». Smith è stato condannato per un omicidio commesso negli anni Ottanta, quando aveva circa vent’anni. Insieme ad un complice, uccise su commissione la moglie di un pastore della Chiesa di Cristo. Fu il pastore a commissionargli l’omicidio, in cambio di mille dollari. Poco dopo questi si tolse la vita, mentre il complice di Smith è stato giustiziato nel 2010. La giuria aveva chiesto nei loro confronti l’ergastolo, ma il giudice tramutò la sentenza in pena capitale.

«La mia paura è che questo metodo funzionerà e vi ritroverete presto il sistema all’azoto nel vostro Stato. Questo è ciò che mi preoccupa». Allo scadere dei quindici minuti concessi il giornalista del Guardian gli chiede se vuole lasciare un messaggio e Smith così chiude la telefonata: «Sai, fratello direi ‘lasciate posto alla pietà’. Quella proprio non esiste in Alabama. La pietà davvero non esiste in questo Paese per le situazioni difficili come la mia».

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Spagna falcidiata dalle alluvioni, almeno 70 morti per la peggior “goccia fredda” del secolo

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In 8 ore è caduta la pioggia di un anno. La Spagna ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale in seguito alle alluvioni che hanno causato almeno 70 morti.

La “goccia fredda” è un fenomeno meteorologico che si manifesta quando una massa d’aria fredda, originaria dalle zone polari, viene isolata e circondata da aria più calda e umida tipica delle regioni temperate. Questo processo porta alla formazione di una “goccia” di aria fredda immersa in un contesto di aria più calda. Conosciuto in spagnolo come Dana, (Depresion Aislada en Niveles Altos, depressione isolata ad alta quota), o gota frìa, è il fenomeno alla base delle alluvioni che hanno inondato la Spagna, provocando almeno 70 morti, ma il bilancio è soltanto provvisorio. Sono centinaia i dispersi.

Ad essere maggiormente colpite Valencia e l’Andalusia. I violenti nubifragi in alcune zone hanno provocato in otto ore la caduta della pioggia che cade in un anno, con picchi di oltre 450 millimetri. Il governo ha attivato l’unità di crisi, ha promesso aiuti straordinari ed ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Tutti gli eventi sportivi sono stati annullati ed è stata predisposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.

Oltre ai morti, ai danni ed ai dispersi, le alluvioni hanno paralizzato i trasporti della Spagna. In particolare, la rete ferroviaria è in tilt ed un treno ad alta velocità con 276 passeggeri è deragliato in Andalusia, senza causare fortunatamente feriti.

 

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I complimenti di Erdogan alla Meloni sul contrasto a Lgbt

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Il presidente turco ha avuto un colloquio telefonico con la premier durante il quale le ha espresso ammirazione «per la sua posizione che sostiene la nozione di famiglia e difende i valori della famiglia di fronte ai sostenitori Lgbt».

La premier incassa il tanto agognato riconoscimento internazionale. E poca imporrata se non arriva in tema di migranti, o di crescita economica, o di politica estera. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto i suoi complimenti a Giorgia Meloni «per il suo approccio a sostegno del concetto di famiglia, che dà priorità ai valori della famiglia contro i sostenitori degli Lgbt. E’ quanto riporta in una nota la Direzione delle comunicazioni di Ankara.

Gli apprezzamenti del presidente turco arrivano una settimana dopo l’approvazione in Senato della proposta di legge targata FdI che rende la Gravidanza per altri, Gpa, un reato universale. Chi ricorre alla pratica rischia due anni di carcere e multe fino ad un milione anche se il reato viene commesso all’estero.

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Sindaco messicano decapitato una settimana dopo la sua elezione

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sindaco messicano decapitato

Alejandro Arcos Catalan è stato eletto sindaco di Chilpancingo, in Messico, la settimana scorsa. Ieri la polizia ha ritrovato la sua testa mozzata sopra un pickup.

Una truce storia proveniente dal Messico riaccende i riflettori sullo strapotere dei cartelli della droga nel Paese del Centro America, dove Alejandro Arcos Catalan, sindaco della città di Chilpancingo, è stato ucciso e decapitato. Le immagini del brutale omicidio sono state diffuse sui social e sono agghiaccianti. Mostrano la testa mozzata della vittima appoggiata sopra un pickup.

Alejandro Arcos Catalan ha centrato l’elezione la settimana scorsa nella città dello Stato messicano meridionale di Guerrero, una delle aree più colpite dalla violenza dei cartelli della droga data la sua posizione lungo la costa del Pacifico.

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