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L’Europa deve avere una giusta identità

da un comunicato di Meritocrazia Italia

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Le discussioni di questi giorni sulla posizione assunta dalla Corte costituzionale polacca in ordine alla prevalenza delle norme della Costituzione nazionale su quelle di derivazioni europea riaprono la riflessione sulla correttezza dell’attuale politica economica europea.
Lo scenario, infatti, non è molto diverso da quello delineatosi in altre occasioni, non ultima quella della gestione dei flussi migratori.
Ancora una volta, l’erogazione delle risorse connesse al Recovery Fund, fondamentali per la ripresa di Paesi segnati da un’emergenza senza precedenti di recente memoria, è usata come arma di ricatto per l’affermazione del primato delle determinazioni dell’Unione.

Eppure nel Trattato non si rinviene traccia della primazia assoluta del diritto europeo.
Nei Trattati europei si parla di armonizzazione e non di uniformità, di «unità nella diversità», a espressione di un’esigenza di flessibilità incompatibile con ogni posizione rigida e intransigente di livellamento delle regolazioni interne.
Lo stesso art. 6, comma 3, del Trattato UE considera le norme della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali quali principi generali dell’Unione, ma, è da intendersi, soltanto se conformi alle tradizioni costituzionali degli Stati membri.

Perché le Costituzioni non sono soltanto ‘carte di diritti’, ma rappresentano l’essenza dell’identità nazionale, del patrimonio culturale e della tradizione dei Popoli.

Da sempre Meritocrazia Italia riporta l’attenzione sulla necessità di tornare a un’Europa unita nell’impianto valoriale ma rispettosa delle identità nazionali, e di abbandonare politiche ispirate a logiche di potere divisive e contrarie al principio di equità sociale.
Auspica che il necessario processo di integrazione non sia fatto soltanto di rinunce da parte degli Stati in posizione di debolezza, ma sia piuttosto rivolto a ragioni di solidarietà e inclusione, per la miglior conservazione degli equilibri internazionali.

Per questo oggi Meritocrazia invoca una leale collaborazione tra Corti costituzionali, interessate a garantire la soddisfazione delle esigenze fondamentali del proprio sistema nazionale, e Corte di Giustizia, che deve poter contare sulle indicazioni di interlocutori essenziali per la ricostruzione di principi generali, se non comuni almeno condivisi.

Per un’Europa unica negli intenti e riguardosa delle diversità.

Da Meritocrazia Italia

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Spagna falcidiata dalle alluvioni, almeno 70 morti per la peggior “goccia fredda” del secolo

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alluvioni in spagna

In 8 ore è caduta la pioggia di un anno. La Spagna ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale in seguito alle alluvioni che hanno causato almeno 70 morti.

La “goccia fredda” è un fenomeno meteorologico che si manifesta quando una massa d’aria fredda, originaria dalle zone polari, viene isolata e circondata da aria più calda e umida tipica delle regioni temperate. Questo processo porta alla formazione di una “goccia” di aria fredda immersa in un contesto di aria più calda. Conosciuto in spagnolo come Dana, (Depresion Aislada en Niveles Altos, depressione isolata ad alta quota), o gota frìa, è il fenomeno alla base delle alluvioni che hanno inondato la Spagna, provocando almeno 70 morti, ma il bilancio è soltanto provvisorio. Sono centinaia i dispersi.

Ad essere maggiormente colpite Valencia e l’Andalusia. I violenti nubifragi in alcune zone hanno provocato in otto ore la caduta della pioggia che cade in un anno, con picchi di oltre 450 millimetri. Il governo ha attivato l’unità di crisi, ha promesso aiuti straordinari ed ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Tutti gli eventi sportivi sono stati annullati ed è stata predisposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.

Oltre ai morti, ai danni ed ai dispersi, le alluvioni hanno paralizzato i trasporti della Spagna. In particolare, la rete ferroviaria è in tilt ed un treno ad alta velocità con 276 passeggeri è deragliato in Andalusia, senza causare fortunatamente feriti.

 

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I complimenti di Erdogan alla Meloni sul contrasto a Lgbt

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complimenti di erdogan a meloni su contrasto a lgbt

Il presidente turco ha avuto un colloquio telefonico con la premier durante il quale le ha espresso ammirazione «per la sua posizione che sostiene la nozione di famiglia e difende i valori della famiglia di fronte ai sostenitori Lgbt».

La premier incassa il tanto agognato riconoscimento internazionale. E poca imporrata se non arriva in tema di migranti, o di crescita economica, o di politica estera. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto i suoi complimenti a Giorgia Meloni «per il suo approccio a sostegno del concetto di famiglia, che dà priorità ai valori della famiglia contro i sostenitori degli Lgbt. E’ quanto riporta in una nota la Direzione delle comunicazioni di Ankara.

Gli apprezzamenti del presidente turco arrivano una settimana dopo l’approvazione in Senato della proposta di legge targata FdI che rende la Gravidanza per altri, Gpa, un reato universale. Chi ricorre alla pratica rischia due anni di carcere e multe fino ad un milione anche se il reato viene commesso all’estero.

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Sindaco messicano decapitato una settimana dopo la sua elezione

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sindaco messicano decapitato

Alejandro Arcos Catalan è stato eletto sindaco di Chilpancingo, in Messico, la settimana scorsa. Ieri la polizia ha ritrovato la sua testa mozzata sopra un pickup.

Una truce storia proveniente dal Messico riaccende i riflettori sullo strapotere dei cartelli della droga nel Paese del Centro America, dove Alejandro Arcos Catalan, sindaco della città di Chilpancingo, è stato ucciso e decapitato. Le immagini del brutale omicidio sono state diffuse sui social e sono agghiaccianti. Mostrano la testa mozzata della vittima appoggiata sopra un pickup.

Alejandro Arcos Catalan ha centrato l’elezione la settimana scorsa nella città dello Stato messicano meridionale di Guerrero, una delle aree più colpite dalla violenza dei cartelli della droga data la sua posizione lungo la costa del Pacifico.

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