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Maria Sofia Federico nuda per una protesta animalista ai Musei Capitolini

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Maria Sofia Federico, ex partecipante del reality show Il Collegio, tornata in auge dopo aver aperto un canale OnlyFans ed essere approdata alla corte di Rocco Siffredi, per una protesta organizzata dagli animalisti di “Ribellione Animale” si è spogliata nuda ai Musei Capitolini di Roma.

«Il latte uccide» si legge sulla pancia di Maria Sofia Federico, nuda come mamma l’ha fatta ai Musei Capitolini di Roma. Dietro, ad aumentare la già regnante confusione, la Lupa allatta Romolo e Remo. Protesta senza veli oggi, giovedì 8 febbraio, da parte degli attivisti del gruppo animalista “Ribellione Animale”. Tra loro, l’ex partecipante al reality show Rai dedicato agli studenti meritevoli, poi ritornata celebre per il suo ingresso nel mondo dell’intrattenimento per adulti.

Ancora una volta i luoghi d’arte e di cultura vengono scelti per rimostranze di tipo ambientalista, ma questa volta niente vernice e niente zuppe. E nemmeno niente vestiti. Solo qualche stella filante colorata. Mentre Maria Sofia Federico mostrava le terga alla Lupa Capitolina infatti, altre due attiviste, con tutti i vestiti addosso, hanno ricoperto di finte ragnatele viola la statua equestre di Marco Aurelio.

Sul proprio profilo Instagram Maria Sofia Federico ha motivato così il gesto: «Quanto è assurdo scandalizzarsi per una persona senza vestiti e non per il modo in cui gli animali vengono ucc1s1 e sfrvtt4ti? [Non si tratta di refusi in fase di trascrizione, ma del testo originale, ndr]. Quanto è assurdo scandalizzarsi di più per delle ragnatele su una statua che per la crisi climatica ed ecologica? La Lupa Capitolina non è solo uno dei simboli di Roma (cioè una delle città più importanti al mondo), ma è anche la metafora perfetta della fiaba che ci raccontiamo da generazioni, ovvero che gli animali non umani sono felici di produrre latte per noi umani, quando in realtà l’industria casearia (e la zootecnia in generale) li sfrvtta e ucc1d3. La Statua Equestre di Marco Aurelio, d’altro canto, rappresenta proprio la cosiddetta superiorità che pensiamo di avere come specie nei confronti delle altre».

Il messaggio conclude: «Chiediamo al governo di smetterla di sussidiarie con contributi pubblici gli allevamenti e di attuare la legge n.106/2022 per vietare i circhi con animali in Italia. La realtà è una sola: non esistono allevamenti sostenibili ed etici, ucc1d3re e sfrvttare qualcuno che vuole vivere ed essere libero non può essere considerato tale.
Per questo continueremo a lottare fino a quando tutte le g4bbie saranno vuote».

Le proteste degli animalisti si susseguono dallo scorso 1 febbraio, quando il leone Kimba scappò dal circo di Ladispoli. Le azioni dimostrative hanno appunto preso il nome di “Campagna Kimba”.

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Sanzione da 200 mila euro alla Rai per la pubblicità occulta sulle scarpe di John Travolta

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Il purtroppo indimenticabile teatrino tra Fiorello, Amadeus e John Travolta a Sanremo, oltre che ad essere stato orribile, costa caro alla  Rai, che ha ricevuto una sanzione per pubblicità occulta. Agcom: «episodio gravissimo».

In quel inguardabile siparietto saltavano all’occhio tre cose: l’evidente imbarazzo di un attore che non si è fatto scrupoli a recitare nel pietoso “Battaglia per la Terra”, delle papere giganti e la marca delle scarpe indossate dall’attore. Il “ballo del qua qua” con John Travolta, Amadeus e Fiorello costa caro alla Rai: sanzione da oltre 200 mila euro per pubblicità occulta.

La Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazione ha approvato una sanzione di euro 206.580,00, pari a venti volte il minimo edittale, per ‘violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari”, definendo «gravissimo» l’episodio.

«La violazione accertata – sottolinea oggi l’autorità – riguarda la pubblicità occulta di un noto marchio di scarpe nel corso dell’esibizione di John Travolta insieme ad Amadeus, conduttore del Festival. L’Autorità ha ritenuto di estrema gravità l’episodio, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori. Nel determinare la sanzione l’Autorità ha tenuto conto della reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso della passata edizione del Festival di Sanremo».

L’esibizione di Travolta con i pennuti è stata talmente brutta, che lo stesso attore ha rifiutato di firmare la liberatoria che ne autorizza la rimessa in onda. Ma in quel momento di fronte allo schermo c’erano circa 11 milioni di osservatori. Abbastanza per avere tonnellate di meme a ricordarci un imbarazzante momento di televisione.

Ed intanto arrivano anche le prime reazioni del mondo politico: «Amadeus ha sbagliato e Amadeus deve pagare» ha affermato Maurizio Gasparri, secondo il quale «dovrebbero pagare non i cittadini attraverso il canone, ma i responsabili di questo episodio, quindi Amadeus, che si è arricchito negli anni con i soldi della Rai, e chi non ha vigilato a dovere sulla trasmissione».

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Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

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Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

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Flavio Briatore: «tanta stima per chi campa con 4 mila euro al mese»

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Il noto imprenditore voleva fare una sorta di elogio al ceto medio per essere in grado di destreggiarsi in tempi difficili, ma le sue parole a molti non sono piaciute. Ma non manca chi lo vorrebbe candidato.

Polemiche su Flavio Briatore che, ospite del podcast 2046 condotta da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, ha affermato: «Come si fa a vivere con 4 mila euro al mese?». Una frase, rilanciata sui social dallo stesso imprenditore, che ha suscitato l’irritazione di molti utenti.

In realtà Briatore si era lanciato in una sorta di elogio delle famiglie italiane in tempi di inflazione: «Io penso che una famiglia di quattro persone, con il marito che guadagna 1 e 500 euro al mese o 2 mila, e la moglie magari ne guadagna 1 e 500 ma anche 2 e 500 o 4 mila, già sono cifre importanti, come fanno a vivere?». A molti è sembrato un discorso snob con numeri oltretutto lontani dalla realtà. Ma Briatore continua: «Cioè io mi chiedo: paghi l’affitto, se hai bisogno del dentista o di comprare qualcosa… cioè questi sono i veri miracoli. Cioè per sta gente qui tanto di rispetto perché è la cosa più difficile che puoi fare. Mantieni i tuoi figli, la tua famiglia, li vesti bene….»

Il problema, secondo Briatore, sta tutto nelle tasse: «Gli aumenti dei salari è giusto, ma non puoi pagare le tasse che ti appioppano. Dovrebbero diminuire le tasse, aumentare anche questo e i soldi spenderli bene».

Il suo discorso non ha ricevuto soltanto critiche. Qualcuno ha gradito, anzi, auspica perfino una sua discesa in campo: «Ci vorrebbe una persona così a governare» si legge tra i commenti. E’ non è l’unico.

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