Politica

Salvini: «me ne andrò solo quando la Lega tornerà al 30%»

Pubblicato

il

Durante un appuntamento del partito a Saronno in provincia di Varese, Matteo Salvini lancia una stoccata ad Enrico Letta e un messaggio chiaro al “fronte del nord“: «c’è chi lascia dopo la sconfitta elettorale, io me ne andrò solo quando avrò riportato la Lega al 30%».

Non c’è solo la questione ministeri e presidenti delle camere a far corrucciare Matteo Salvini, ma anche la delicata situazione interna. Il segretario federale passa al contrattacco e cerca di placare la fronda più intransigente, quel nord che sembra avergli voltato definitivamente le spalle e che vorrebbe un nuova guida, magari sulla spinta del ritorno alle origini: prima il nord e autonomia, le parole d’ordine. Così ieri sera ad un’iniziativa della Lega, nel varesotto a Saronno, Salvini ha lanciato un messaggio chiaro: «me ne andrò solo quando la Lega tornerà al 30%».

Tra gli uditori in platea Giancarlo Giorgetti e Attilio fontana, al quale è stato promesso che sarà ricandidato in regione Lombardia. Nessun passo di lato dunque. Nessun cedimento di fronte alle pressioni che arrivano da dentro. Subito dopo il tonfo elettorale del 25 settembre scorso, i malpancisti hanno iniziato a mormorare. Ma è stato l’affondo del “senatur” Umberto Bossi, insieme ad altri esponenti storici del partito, ad aprire le schermaglie con il fronte del nord, nonostante Salvini aveva cercato di ingraziarsi il fondatore dek carroccio, che però non ha usato toni morbidi. E che è stato rieletto indipendentemente dai fantasiosi escamotage proposti da Salvini.

Certo, la situazione non è idilliaca. Al punto che anche tra le fila del carroccio hanno iniziato a circolare parole preoccupanti per il leader, di solito più presenti nei dibatti a sinistra: congresso e scissione. Salvini non ci sta a farsi da parte e vuole riprendere in mano le redini del partito per indirizzarlo, almeno nelle sue più rosse aspettative, verso una galoppata elettorale che gli consentirà di recuperare i consensi perduti. Peccato solo che la campagna elettorale sia finita e che probabilmente a Salvini toccherà governare, sebbene non è ancora chiaria quale sarà la sua posizione. E se per recuperare consensi ha gioco facile chi sta all’opposizione, per Salvini opporre una strenua resistenza interna alla coalizione di centrodestra ed in particolare a Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni, potrebbe risultare una mossa fatale.

Le parole di Salvini di ieri oltretutto, sono sembrate una stoccata diretta ad Enrico Letta: «Troppo comodo fare come fanno altri, c’è chi lascia la segreteria dopo la sconfitta elettorale». Fare il collegamento con il segretario dem uscente è fin troppo facile.

Più letti