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24 statue etrusche in bronzo integre scoperte in Toscana

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Foto tratta dalla pagina Facebook di ANSA.

La scoperta, definita più importante di quella dei Bronzi di Riace, è avvenuta a San Casciano dei Bagni. 5 delle 24 statue etrusche in bronzo raggiungono il metro d’altezza. Il ministro Sangiuliano: «Italia Paese di tesori immensi e unici».

Dal fango dell’area degli scavi archeologici, sono emerse 24 statue di bronzo etrusche, integre e ben conservate. Cinque di esse sono alte un metro circa. Gli scavi sono guidati dal 2019 archeologo Jacopo Tabolli, docente dell’Università per Stranieri di Siena, che ha definito il ritrovamento «una scoperta che riscriverà la storia e sulla quale sono già al lavoro oltre 60 esperti di tutto il mondo». Secondo Massimo Osanna invece, della direzione generale del sistema museale Ministero dei Beni Culturali, si tratta invece di «una scoperta più importante dei Bronzi di Riace».

Le statue, sono state datate tra il II e il I secolo avanti Cristo ed attribuite ad artigiani locali. Più antico invece il santuario che le custodiva, che dovrebbe risalire al III secolo avanti Cristo. Il sito rappresenta una fonte storica molto importante per il periodo di transizione tra il mondo etrusco e quello romano. Sarebbe infatti rimasto attivo anche in epoca romana, fino al V secolo dopo Cristo, quando venne chiuso, ma non distrutto. Poi per circa 2000 anni, il fango ha protetto il riposo delle 24 statue etrusche in bronzo scoperte in Toscana. Raffigurano divinità, imperatori, fanciulli e matrone. Realizzate da grandi famiglie del territorio, esponenti delle classi agiate etrusche e poi romane.

Le statue saranno esposte in un palazzo cinquecentesco nel borgo di San Casciano, ma in futuro oltre al museo, nell’area dovrebbe sorgere un parco archeologico. «Questo conferma una volta di più che l’Italia è un Paese fatto di tesori immensi e unici – ha affermato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha voluto visitato il laboratorio nella città toscana dove è iniziato il restauro delle opere – L’ho detto più volte, l’Italia può godere di una stratificazione di epoche e di grandi civiltà che si sono succedute nella penisola. E queste sono testimonianze che ci restituiscono il senso immanente di tutto ciò, la spiritualità. Tutto questo andrà valorizzato, armonizzato e potrà rappresentare un’ulteriore occasione per la crescita spirituale della nostra cultura, ma anche dell’industria culturale del nostro Paese. Davvero complimenti a chi ha creduto in questi progetti, a chi ha riportato questi reperti conservati così bene e che testimoniano, mi dicono gli esperti, un’epoca importante di transazione dal mondo etrusco a quello romano. Panta rei, tutto scorre: il divenire della nostra cultura».

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Patty Pravo: «come si fa a far questo mestiere senza anfetamina?»

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In un’intervista a Belve la cantante e show girl Patty Pravo ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno fatto scalpore ed attirato critiche, in particolare quella sulle droghe e sull’anfetamina.

Non sarà Fedez, ma Patty Pravo è più gangsta del rapper. Intervistata a Belve, Patty Pravo ha parlato senza peli sulla lingua del suo rapporto con le droghe, ammettendo di averne provate di diverse tipologie («tutte» è stata la sua risposta, ndr) e spingendosi a dire: «ma chi è che fa questo mestiere senza anfetamina?».

Sono anche altri i temi toccati, come l’amore, gli inizi, la carriera, i viaggi, i ritocchini, il rapporto col successo e via dicendo. Ma le dichiarazioni a proposito delle sue esperienze “stupefacenti” sono quelle che hanno ottenuto la cassa di risonanza più ampia.

Anche perché Patty Pravo si dimostra piuttosto arzilla in tema droghe, perché quando la conduttrice le chiede se si stia riferendo agli anni ’70, la cantante risponde: «in generale».

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Salvini e il post mentre fa la spesa: «niente pesche, ma tanta roba», Calenda: «vai a lavorare»

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Matteo Salvini posta sul proprio profilo un post con due foto che lo immortalano mentre fa la spesa e il leader di Azione Calenda lo trolla: «non ci rompere le pxxxe e vai a lavorare».

Matteo Salvini è alla frutta e lo fa vedere: posta una foto sul proprio profilo mentre fruga tra i marroni nel reparto ortofrutticolo di una nota catena di supermercati, di cui recentemente si è molto discusso a causa dello spot della pesca della discordia. E proprio citando il caso mediatico Salvini pubblica un post con due foto, una mentre carica la spesa in macchina e uno in cui sceglie le castagne, accompagnate dalla didascalia: «niente pesche, ma tanta roba. Le domeniche belle».

In poco tempo arriva la risposta, fulminea e fulminante, dell’onnipresente (sui social) Carlo Calenda: «Caro Matteo, non ci rompere le pxxxe e vai a lavorare. Parte seconda». Un post non proprio velato insomma. Parte seconda perché qualche giorno fa ne aveva caricato uno simile sempre rivolto al ministro dei Trasporti e sempre sul medesimo argomento.

Salvini infatti aveva condiviso sul proprio profilo lo spot oggetto del dibattito, commentando: «Dare voce ai tanti genitori separati, a quelle mamme e a quei papà quasi mai citati e spesso troppo dimenticati, al legame indissolubile con i figli. Trasformare uno spot in uno splendido messaggio di Amore e Famiglia merita solo sorrisi. Come fa certa gente a insultarlo e deriderlo solo perché non narra il “modello” che vorrebbero loro?». Anche in questo caso la replica del leader di Azione non si è fatta attendere ed è arrivata in punta di fioretto: «Matteo, non ci rompere le pxxxe e vai lavorare».

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Meme di Musk contro Zelensky: «quando sono passati 5 minuti e non hai chiesto un miliardo di dollari in aiuti»

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L’account ufficiale di Elon Musk ha pubblicato su X una serie di meme provocatori: il patron di Space X e Tesla si è scagliato contro il presidente ucraino, i vaccini, i media e il presidente Biden.

«Quando sono passati 5 minuti e non hai chiesto un miliardo di dollari di aiuti» cita la didascalia. La foto, tratta da un celebre meme, mostra Volodymyr Zelensky che si trattiene a fatica, con le vene ingrossate dallo sforzo. Il meme di Elon Musk contro Zelensky ha suscitato tantissime reazioni contrariate, ma non è l’unico a tono provocatorio pubblicato nelle scorse ore su X dal suo patron.

Ma non c’è solo Zelensky tra i bersagli dei meme di Musk. Poco prima aveva pubblicato un post dai toni psichedelici che mostrava una spirale ed un dottore e la didascali: «Immagina un vaccino così sicuro che bisogna essere minacciati per prenderlo. Per una malattia così mortale bisogna sottoporsi a un test per sapere di averla». Il riferimento al vaccino anti covid è fin troppo palese. Esplicito il terzo meme: un cane di grossa taglia appoggio, indicato semplicemente come Elon, appoggia i testicoli in testa ad un altro cane, indicato genericamente come media.

Oltre ai post satirici, e divisivi, Musk dedica un pensiero anche alle politiche migratorie del presidente degli Sati Uniti: «Se New York si sta già piegando sotto il carico e ha esaurito lo spazio, come sarà la situazione tra un anno? La politica di apertura delle frontiere è iniziata sotto Biden due anni fa. Questa politica non era in vigore sotto Obama e il governatore Hochul è un democratico e non un repubblicano, quindi non si tratta di una battaglia politica tra D e R, ma di una questione specifica dell’attuale amministrazione».

I meme pubblicati da Musk hanno ampiamente diviso gli utenti dell’ex Twitter, ora X, ma sembrano rispondere alla nuova strategia imposta dal nuovo titolare: creare contenuti anche discutibili, ma sicuramente discussi.

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