fbpx
Seguici su

Attualità

Berlusconi rompe il silenzio elettorale e attacca le toghe “politicizzate”. E difende Salvini

Pubblicato

il

cosa rimane del berlusconismo e di silvio berlusconi

MILANO – Nel giorno in cui si votava per i cinque referendum sulla giustizia e per le amministrative in molti Comuni, Silvio Berlusconi rompe il silenzio elettorale tornando ad attaccare le toghe e la “giustizia politicizzata” con toni duri, parlando fuori dal seggio dove ha votato nel centro di Milano. L’ex premier difende poi l’alleato e leader della Lega, Matteo Salvini, al centro delle polemiche per il viaggio a Mosca poi saltato dicendo che il caso “non esiste”.

Come riporta l’Ansa, a scatenare la rabbia del leader di Forza Italia sul tema della giustizia sono i fatti di Palermo dove, a pochi giorni dal voto, sono stati arrestati due candidati, uno di Fratelli d’Italia e uno di Forza Italia, con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso. “Questi arresti di candidati un giorno o due prima delle elezioni, potevano anche aspettare due giorni dopo – ha osservato Berlusconi -. Questa è sempre la storia della giustizia politicizzata che non è morta”. Secondo l’ex premier, i cinque referendum sulla giustizia potevano essere l’occasione “per fare un passo avanti verso una giustizia giusta” ma “sono stati boicottati con il voto in un giorno solo e con il silenzio assoluto su molti giornali e sulla televisione di Stato”. In Italia “siamo dei masochisti – ha concluso -, ho visto i sondaggi e dicono che non arriveremo al 30%. C’è la volontà di mantenere le cose come stanno”. Berlusconi è poi tornato sulla sua personale vicenda giudiziaria e sulla decadenza da senatore dopo la condanna per frode fiscale, “per una cosa risibile mi hanno condannato a sei anni di esclusione dalla vita politica”.

Per questo secondo l’ex premier la Legge Severino, per cui oggi si può decidere l’abrogazione o meno, “va affossata” perché in Italia “c’è già una legge che vieta a chi è stato condannato per certi reati di fare politica in tutti i modi”.

Nel giorno dell’election day Berlusconi annuncia un suo maggiore impegno politico in presenza e in tv in vista delle elezioni politiche del prossimo anno e rinsalda l’intesa con Matteo Salvini difendendolo dagli attacchi per il viaggio a Mosca poi saltato, il cui biglietto sarebbe stato pagato dalla Russia. Quella su Salvini “mi sembra una polemica del tutto inutile e senza senso – ha commentato -. Come tante cose che fanno addosso a noi che sono senza senso. Si fanno tutte queste discussioni attorno a quello che era un viaggio teso a dare una mano alla pace”. Il Cav interviene sulla vicenda del biglietto :”non è così. L’ambasciata russa era intervenuta perché con l’Aeroflot c’erano delle somme in più da pagare e Salvini – ha concluso – quando l’ha saputo ha restituito i soldi quindi questo è un caso che non esiste”.

Come riporta l’Ansa, parlando del conflitto in Ucraina e dei suoi rapporti con il presidente russo, Vladimir Putin, un tempo buoni, Berlusconi ha ammesso di non averlo sentito di recente. “Eravamo molto amici, ho fatto due telefonate all’inizio di questa operazione e non ho avuto risposte, dopo questo mi sono astenuto da ulteriori tentativi”. Ma l’ex premier si è detto convinto di un fatto: “Se fossi stato io il Presidente della Repubblica avrei convinto Putin” a non attaccare l’Ucraina.

Attualità

Sanzione da 200 mila euro alla Rai per la pubblicità occulta sulle scarpe di John Travolta

Pubblicato

il

Da

ballo del qua qua john travolta rai sanzione pubblicità occulta

Il purtroppo indimenticabile teatrino tra Fiorello, Amadeus e John Travolta a Sanremo, oltre che ad essere stato orribile, costa caro alla  Rai, che ha ricevuto una sanzione per pubblicità occulta. Agcom: «episodio gravissimo».

In quel inguardabile siparietto saltavano all’occhio tre cose: l’evidente imbarazzo di un attore che non si è fatto scrupoli a recitare nel pietoso “Battaglia per la Terra”, delle papere giganti e la marca delle scarpe indossate dall’attore. Il “ballo del qua qua” con John Travolta, Amadeus e Fiorello costa caro alla Rai: sanzione da oltre 200 mila euro per pubblicità occulta.

La Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazione ha approvato una sanzione di euro 206.580,00, pari a venti volte il minimo edittale, per ‘violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari”, definendo «gravissimo» l’episodio.

«La violazione accertata – sottolinea oggi l’autorità – riguarda la pubblicità occulta di un noto marchio di scarpe nel corso dell’esibizione di John Travolta insieme ad Amadeus, conduttore del Festival. L’Autorità ha ritenuto di estrema gravità l’episodio, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori. Nel determinare la sanzione l’Autorità ha tenuto conto della reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso della passata edizione del Festival di Sanremo».

L’esibizione di Travolta con i pennuti è stata talmente brutta, che lo stesso attore ha rifiutato di firmare la liberatoria che ne autorizza la rimessa in onda. Ma in quel momento di fronte allo schermo c’erano circa 11 milioni di osservatori. Abbastanza per avere tonnellate di meme a ricordarci un imbarazzante momento di televisione.

Ed intanto arrivano anche le prime reazioni del mondo politico: «Amadeus ha sbagliato e Amadeus deve pagare» ha affermato Maurizio Gasparri, secondo il quale «dovrebbero pagare non i cittadini attraverso il canone, ma i responsabili di questo episodio, quindi Amadeus, che si è arricchito negli anni con i soldi della Rai, e chi non ha vigilato a dovere sulla trasmissione».

Continua a leggere

Attualità

Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

Pubblicato

il

Da

elon musk figlia transgender

Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

Continua a leggere

Attualità

Flavio Briatore: «tanta stima per chi campa con 4 mila euro al mese»

Pubblicato

il

Da

polemiche flavio briatore 4 mila euro al mese

Il noto imprenditore voleva fare una sorta di elogio al ceto medio per essere in grado di destreggiarsi in tempi difficili, ma le sue parole a molti non sono piaciute. Ma non manca chi lo vorrebbe candidato.

Polemiche su Flavio Briatore che, ospite del podcast 2046 condotta da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, ha affermato: «Come si fa a vivere con 4 mila euro al mese?». Una frase, rilanciata sui social dallo stesso imprenditore, che ha suscitato l’irritazione di molti utenti.

In realtà Briatore si era lanciato in una sorta di elogio delle famiglie italiane in tempi di inflazione: «Io penso che una famiglia di quattro persone, con il marito che guadagna 1 e 500 euro al mese o 2 mila, e la moglie magari ne guadagna 1 e 500 ma anche 2 e 500 o 4 mila, già sono cifre importanti, come fanno a vivere?». A molti è sembrato un discorso snob con numeri oltretutto lontani dalla realtà. Ma Briatore continua: «Cioè io mi chiedo: paghi l’affitto, se hai bisogno del dentista o di comprare qualcosa… cioè questi sono i veri miracoli. Cioè per sta gente qui tanto di rispetto perché è la cosa più difficile che puoi fare. Mantieni i tuoi figli, la tua famiglia, li vesti bene….»

Il problema, secondo Briatore, sta tutto nelle tasse: «Gli aumenti dei salari è giusto, ma non puoi pagare le tasse che ti appioppano. Dovrebbero diminuire le tasse, aumentare anche questo e i soldi spenderli bene».

Il suo discorso non ha ricevuto soltanto critiche. Qualcuno ha gradito, anzi, auspica perfino una sua discesa in campo: «Ci vorrebbe una persona così a governare» si legge tra i commenti. E’ non è l’unico.

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Osservatore Quotidiano è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore : Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.