Cronaca
Gambizzato a Napoli lo zio del ragazzino che ha sfregiato il volto di una 12enne

Tre uomini hanno compiuto e vero proprio agguato nei confronti del titolare di un locale del centro storico partenopeo, il quale è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco alla gamba destra. Ad essere stato gambizzato, lo zio del ragazzino accusato di aver sfregiato il volto di una dodicenne.
La pista più battuta dagli inquirenti, è quella della ritorsione. Nel pomeriggio dello scorso sabato 16 luglio, tre persone hanno raggiunto un locale del centro storico di Napoli ed hanno esploso un colpo di pistola in direzione del titolare dell’esercizio, che è stato colpito alla gamba destra. L’uomo gambizzato è lo zio del ragazzo accusato di aver sfregiato con un coltello il volto di una dodicenne. Pertanto gli inquirenti ritengono che si tratti di una vendetta. Gli autori dell’agguato sono scappati tutti e tre in sella ad uno scooter, dileguandosi.
Gli investigatori non escludono al momento nessuna ipotesi, ma quella della ritorsione rimane al momento la più seguita. A cavallo della notte tra l’11 e il 12 luglio, una ragazzina di appena 12 anni è giunta in ospedale per farsi medicare una profonda ferita da taglio al volto. Secondo i medici, la cicatrice sulla guancia sinistra rimarrà permanentemente sul viso della giovanissima. Poche ore dopo è stato fermato il nipote dell’uomo gambizzato sabato, di poco più grande,16 anni, ritenuto il responsabile dell’aggressione nei confronti della dodicenne.
Cronaca
I dipendenti sbagliano il caricamento e il bancomat elargisce 50€ al posto di 20€

Una volta resisi conto del disguido, diverse persone si sono messe in fila di fronte al bancomat che “regala” più soldi del dovuto. Ma la banca ha avvisato i correntisti: «i prelievi maggiorati saranno addebitati».
Lunedì scorso in provincia di Padova, un bancomat elargiva banconote da 50 euro al posto di quelle da 20. Non era impazzito il macchinario, semplicemente gli addetti al caricamento hanno confuso ed invertito i due cassetti. In breve tempo però del disguido si sono accorti diversi correntisti, che hanno pensato di approfittarne del bancomat che “regala” soldi ed eseguire diversi prelevamenti.
Il giorno successivo gli impiegati della banca hanno trovato le riserve a secco e si sono resi conto dell’errore. L’istituto ha già pronto un piano di rientro: ha invitato tutti a riconsegnare la cifra ottenuta, altrimenti addebiterà direttamente ai correntisti le somme eccedenti.
Ma oltre alla beffa, anche il danno. L’inversione dei due cassetti delle banconote era valevole anche al contrario e se qualcuno ha raddoppiato i profitto, qualcun altro li ha invece dimezzati. Pertanto chi ha digitato, ad esempio, 40 euro, potrebbe aver ricevuto due banconote da 50, mentre chi voleva prelevarne 100, si è vsto consegnare due banconote da 20.
Cronaca
Studente ferisce professoressa con arma da taglio a Milano

L’episodio si è verificato questa mattina: inizialmente si è parlato anche di una sparatoria, poi è emerso invece che il ragazzo aveva una pistola giocattolo col quale ha convinto i compagni di classe a lasciare l’aula. Non sarebbe in pericolo di vita la professoressa ferita dal suo studente.
Al momento non è chiara la dinamica, tantomeno la causa. Le notizie che giungono dall’istituto Alessandrini di Abbiategrasso, in provincia di Milano, parlano di una professoressa ferita ad un braccio e alla testa con un’arma da taglio e di uno studente fermato per l’aggressione. In un primo momento le informazioni trapelate dalla scuola di secondo grado erano perfino peggiori e parlavano di una sparatoria all’interno dell’edificio scolastico.
La sparatoria non è avvenuta, ma il ragazzo che ha aggredito e ferito la professoressa, aveva con sé una pistola giocattolo, che ha usato per intimidire i compagni di classe e convincerli a lasciare l’aula in cui si trovavano. La docente, 50 anni, ha riportato una ferita al braccio ed alla testa, ma anche l’aggressore, 16 anni, avrebbe riportato piccole ferite.
Non si conosce al momento il movente dell’aggressione. Il giovane però non avrebbe mai sofferto di problemi psichici, né avrebbe alcun precedente alle spalle. La pistola giocattolo che aveva con sé era a gas.
Cronaca
Ordinata l’evacuazione di Conselice (RA): «acqua alle ginocchia e topi morti»

La sindaca del comune ravennate di Conselice, ha firmato l’ordinanza di evacuazione della popolazione per l’alto rischio sanitario.
A Conselice l’acqua la conoscono bene. Non è sul mare ma è una meta molto frequentata d’estate grazie alla presenza di un parco acquatico. Eppure le condizioni in cui si trova il comune dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna sono insopportabili proprio a causa dell’acqua: a preoccupare non è solo la sua altezza, che in diversi punti raggiunge ancora le ginocchia delle persone, ma anche il rischio di proliferazione e diffusione di malattie. Per questi motivi, la prima cittadina di Conselice, Paola Pula, ha firmato un’ordinanza di evacuazione.
I cittadini delle zone ancora allagate, dove il deflusso delle acque procede a fatica, dovranno abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni, fino a che non saranno ripristinate le normali condizioni igienico-sanitarie.
Le acque stagnanti, presenti non solo nel comune del ravennate, ma in diverse località duramente colpite dall’alluvione, hanno infatti innalzato il livello di allerta sanitaria, per il rischio di diffusione di patologie gravi. Da più parti sono piovuti appelli affinché le persone eseguano il vaccino, o il richiamo qualora fossero passati troppi anni, contro il tetano e l’epatite A ed il centro vaccinale è stato preso d’assalto.
Sui social un cittadino ha diffuso un video in cui mostra una via totalmente allagata, durante il quale afferma: «Siamo qui con i topi morti, pensa un po’ come siamo messi. Quante malattie possono esserci?».
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