fbpx
Seguici su

Mondo

Orrore in Thailandia: ex poliziotto fa strage in un asilo, stermina la famiglia e si uccide

Pubblicato

il

strage-asilo-thailandia

Sono almeno 35, tra cui 25 bambini, le vittime della follia omicida di Panya Khamrab, l’ex poliziotto, licenziato nel giugno scorso, che ha compiuto una strage in un asilo in Thailandia. Prima di suicidarsi ha anche sterminato la propria famiglia.

Armato di pistola e coltello, ha fatto irruzione in un asilo nella provincia di Nong Bua Lam Phu, nel nord est della Thailandia, ed ha compiuto una strage. Almeno 35 le vittime della sua furia omicida, che non ha risparmiato nemmeno 25 bambini. Dopo l’attentato è fuggito a bordo di un’auto, con la quale ha investito diversi pedoni. Infine, ha ucciso la moglie, il figlio ed altri parenti e si è tolto la vita. L’aggressore si chiamava Panya Khamrab, aveva 34 anni e fino al giugno scorso è stato un poliziotto, prima di essere licenziato perché sorpreso in possesso di sostanze stupefacenti.

La strage di oggi in Thailandia è avvenuta intorno a mezzogiorno, quando i bambini dell’asilo si apprestavano a pranzare. Khamrab è entrato aprendo il fuoco e colpendo diversi membri dello staff, tra cui una donna incinta all’ottavo mese di gravidanza. Poi ha rivolto la sua furia sui piccoli, tra i due e tre anni. Poi è salito a bordo di un pick-up bianco e si è allontanato.

Il primo ministro tailandese Prayut Chan-o-cha ha espresso su Facebook le condoglianze ale vittime ed ha definito l’attentato un fatto «scioccante». Oltre ai morti, sono diversi i feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. L’ospedale della cittadina di Na Klang ha lanciato un appello ai cittadini affinché donino il sangue.

Cronaca

Sparatoria nella fabbrica Mercedes in Germania: due morti

Pubblicato

il

auto sulla folla a Berlino la polizia sta interrogando l'uomo alla guida

Questa mattina nell’impianto della Mercedes di Sindelfingen, nel sudovest della Germania, si è verificata una sparatoria in seguito alla quale sono morte due persone. Fermato il responsabile, sarebbe un dipendente di una ditta esterna.

La situazione è ora sotto controllo nell’impianto della Mercedes di Sindelfingen, secondo quanto dichiarato alla stampa dal portavoce della polizia di Ludwigsburg Yvonne Schachte, dove questa mattina intorno alle 7:45 si è verificata una sparatoria. Un uomo ha aperto il fuoco nella nell’area degli uffici dei capisquadra.

Due uomini sono stati raggiunti dai colpi. Uno è morto subito, l’altro in seguito al disperato ricovero in ospedale, a causa delle ferite subite. L’attentatore è stato subito fermato. Si tratterebbe di un uomo di 53 anni dipendente di una ditta esterna, che si occupa di logistica.

Non sono note ancora le cause che hanno portato alla sparatoria nella fabbrica della Mercedes in Germania.

Continua a leggere

Mondo

Nuova strage in Serbia: 8 persone uccise in una sparatoria

Pubblicato

il

nuova strage in serbia

Belgrado era ancora sotto shock a causa della prima strage in una scuola verificatasi nel Paese, quando, ad una sessantina di chilometri a sud, si è verificata una nuova sparatoria in Serbia, nella quale sono morte otto persone e ferite tredici.

La nuova strage consumatasi in Serbia si è verificata nella città di Mladenovac, sessanta chilometri a sud di Belgrado, dove lo scorso 3 maggio un ragazzino ha aperto il fuoco con un’arma sottratta al padre ed ha ucciso otto compagni ed il custode dell’istituto. Nella sparatoria di ieri sera, sono morte altre otto persone e sono rimaste ferite altre tredici. Il Paese è sconvolto e c’è il timore che possano verificarsi tentativi di emulazione.

Il killer è già stato arrestato. E’ un ragazzo di 21 anni, che dopo una discussione avvenuta a scuola, sarebbe rientrato a casa ed avrebbe imbracciato il fucile con cui ha compiuto la seconda strage avvenuta in Serbia in una settimana, ancora nei dintorni dei una scuola. Avrebbe incominciato a sparare da un veicolo in movimento su due gruppi di persone, poi sarebbe scappato. dopo una caccia all’uomo lanciata su tutto il Paese, il giovane assassino è stato fermato dalla polizia vicino Kragujevac, nella Serbia centrale.

Per le ricerche, la polizia aveva fatto levare in volo droni ed elicotteri. Sette dei tredici feriti versano in gravi condizioni. Tra le vittime vi sarebbe anche un agente di polizia. Il presidente serbo Vucic dopo le due terribili sparatorie verificatesi nel Paese, ha promesso «un disarmo quasi completo» della popolazione civile.

Continua a leggere

Mondo

Tajani annulla il viaggio in Francia dopo le parole del ministro Darmanin: «Meloni incapace di risolvere problemi migratori»

Pubblicato

il

Ancora frizioni tra il governo italiano e quello d’oltralpe. dopo che il ministro degli Interni Gérald Darmanin ha affermato durante un trasmissione radiofonica che il governo non è in grado di intervenire sulla questione dei migranti, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha annullato un viaggio in Francia in cui avrebbe incontrato la sua omologa Catherine Colonna: «non è questo lo spirito».

Avrebbero dovuto parlare della gestione dei flussi migratori ed invece proprio sulla questione migranti si è consumato lo strappo tra Italia e Francia che ha portato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ad annullare l’incontro che avrebbe dovuto tenere con l’omologa d’oltralpe Catherine Colonna. «Parole inaccettabili. Non andrò in Francia per il previsto incontro. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni» ha affermato il vicepremier Tajani su Twitter, spiegando per quale motivo ha annullato il viaggio diplomatico in programma in Francia.

A scatenare una reazione così piccata, le parole del ministro degli Interni francese Gérald Darmanin, secondo il quale «Madame Meloni, capo del governo di estrema destra scelto dagli amici di Marine Le Pen» sarebbe «incapace di risolvere i problemi migratori per i quali è stata eletta».

Oltre a questo il ministro francese ha affermato: «C’è un vizio nell’estrema destra, che è quello di mentire alla popolazione. La verità è che in Tunisia c’è una situazione politica grave e l’Italia non è in grado di gestire questa pressione migratoria». Meloni dal canto suo ha scelto di non replicare direttamente al francese. Al suo posto c ha pensato, con una netta presa di posizione il ministro Tajani.

In seguito alle polemiche la Francia ha cercato di gettare acqua sul fuoco: ««La relazione tra Francia e Italia si basa sul rispetto reciproco, tra i nostri due Paesi e tra i loro dirigenti. Questo è lo spirito del Trattato del Quirinale. È anche in uno spirito di solidarietà che il governo francese desidera lavorare con l’Italia per affrontare la sfida comune che rappresenta il rapido aumento dei flussi migratori. Ho parlato con Antonio Tajani al telefono. Gli ho detto che la relazione tra Italia e Francia è basata sul reciproco rispetto, tra i nostri due Paesi e tra i loro dirigenti. Spero di poter accoglierlo presto a Parigi», ha affermato la ministra Colonna.

Non si tratta della prima frizione tra i due Paesi, da quando si è insediato il primo governo Meloni. Sebbene tra i primi passi della presidente del Consiglio ci sia stato proprio un tentativo di “disgelo”, in seguito i due governo si sono attestati nuovamente su posizioni distanti e spesso relative alla questione dei flussi migratori.

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Osservatore Quotidiano è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore : Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.