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Selvaggia Lucarelli solleva dubbi su un evento benefico, l’organizzatore la querela, ma la famiglia Vialli si dissocia

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Attraverso il proprio profilo Facebook, Selvaggia Lucarelli ha messo sotto la sua lente di ingrandimento un evento benefico, una partita in programma a Reggio Calabria, che mostra il volto ed il nome di Gianluca Vialli. Tra i dubbi sollevati la destinazione dei fondi raccolti. L’organizzatore dell’evento l’ha querelata per diffamazione, mentre nel frattempo la famiglia Vialli si dissociava dall’evento spiegando di non aver fornito alcuna autorizzazione.

“The Legend Gianluca Vialli”, la partita benefica organizzata dall’associazione “Nazionale Azzurri”, che non ha nulla a che fare con la Nazionale Italiana di calcio o la Figc, è già contratta. L’iniziativa di solidarietà in favore dei bambini autistici che si dovrebbe tenere a Reggio Calabria, al quale prenderebbero parte diversi volti noti dello sport, dello spettacolo e della musica, ha ottenuto molta popolarità, ma non di quella auspicabile: la giornalista Selvaggia Lucarelli infatti, ha sollevato molti dubbi sull’evento benefico che mostra il nome ed il volto di Gianluca Vialli. L’organizzatore per tutta risposta l’ha querelata, ma le perplessità non sono state dissipate. La famiglia del campione oltretutto, si è trovata costretta ad intervenire mettendo in chiaro di non aver dato alcuna autorizzazione ad utilizzare il volto ed il nome del campione scomparso.

Andiamo con ordine. Selvaggia Luccarelli ieri ha dedicato alla vicenda il suo primo post. Oggi infatti ha pubblicato un aggiornamento ed ha promesso anche le trascrizioni integrali dei colloqui avuti con l’organizzatore della partita e con sua moglie, responsabile dell’ufficio stampa. La storia piace.

In sostanza, la tesi di Lucarelli è che non sia ben chiaro quanti soldi l’associazione abbia raccolto nel corso degli anni, né come siano stati spesi. Il sito, quantomeno confusionario, non fornisce informazioni dettagliate: al di là dei volti che hanno preso parte agli aventi organizzati in passato, la spiegazione del progetto We Aut, che dovrebbe nelle intenzioni realizzare una struttura per bambini autistici, non è esaustivo: poche righe nelle quali si spiega che le donazione, anche quelle del 5X1000, serviranno per la struttura, ma non dove sarà realizzata e cosa sarà. E’ però presente nel sito una sezione per organizzare viaggi ai Caraibi.

La giornalista è incuriosita dall’evento che promette di radunare volti nomi dello sport e dello spettacolo, come Pippo Inzaghi, Francesco Facchinetti e Pierluigi Pardo. Selaggia Lucarelli sfruttale sue conoscenze e contatta persone vicine a Gianluca Vialli per sapere se fossero a conoscenza dell’evento benefico: nessuno sa niente. Eppure il suo volto si staglia al centro della locandina con cui l’evento è stato promosso.

La giornalista chiama l’ufficio stampa di “Nazionale Azzurri”. Risponde la moglie dell’organizzatore Alessandro Arena. A lei Lucarelli chiede di vedere i bilanci. Richiesta declinata: «non siamo obbligati». Le chiede cosa è stato realizzato in passato. La donna le risponde che sono state organizzate tre partite al momento, ma che prima di realizzare qualcosa servono i soldi. La giornalista obietta che prima ancora di chiedere donazioni, anche con il 5X1000, servirebbe il progetto.

La chiacchierata si scalda e la responsabile dell’ufficio stampa si spinge a dire: «Lei parla di soldi come se chissà che stiamo raccogliendo! C’è un contabile, non pubblichiamo bilanci perché non siamo obbligati a farlo. Comunque mica sto chiedendo la carità, sto offrendo uno spettacolo, mica vado col cesto a chiedere elemosina. Ogni personaggio di questi che chiamo serve 150 000 euro per farlo venire».

Selvaggia Lucarelli, quantomeno basita dal fatto che la donna abbia affermato di pagare gli ospiti di un evento benefico («salto dalla sedia»), ribadisce di voler dare un’occhiata ai bilanci, di sapere quali persone sono coinvolte e di aver maggiori informazioni sul progetto benefico. La donna afferma che le sarà tutto inviato, ma la giornalista sostiene di non aver ricevuto risposta.

Ma non le è passata certo la curiosità ed oggi è tornata sulla vicenda elencando tutte le iniziative benefiche dell’associazione “Nazionale Azzurri”. E per ogni voce dell’elenco, mancano due informazioni: quanto è stato raccolto? Per cosa è servito? Ci sono tracce solo di due versamenti: 40 mila al Comune di Amatrice, in seguito al terremoto; 70 mila euro al progetto We Aut. Il progetto We Aut è dell’associazione “Nazionale Azzurri”. «Quindi ha donato 70 mila euro alla sua associazione. Ottimo» commenta ancora sardonica.

Di tutta risposta, l’organizzatore della partita, Alessandro Arena, ha reso noto di aver querelato per diffamazione la giornalista, che avrebbe riportato notizie non veritiere e lesive dell’immagine dell’Associazione. Secondo Arena a nessuno dei volti noti contattati è stato promesso un compenso e che ogni progetto benefico organizzato dalla no-profit è stato realizzato e che tutto può essere dimostrato. Durante il suo sfogo, nel quale invita anche la giornalista ad un confronto nel quale le chiarirà ogni eventuale dubbio, Arena ha anche chiarito qual è la finalità di We Aut: «realizzare un’oasi, al cui interno vi sia una struttura e un grande giardino» per bambini autistici.

Ed ha precisato che non è vero che non si può organizzare un memorial senza l’autorizzazione dei famigliari del defunto. In effetti, dopo che la vicenda ha ottenuto diffusione, la famiglia Vialli ha deciso di intervenire con un comunicato nel quale specifica che: «non ha dato autorizzazione a utilizzare il nome di Gianluca Vialli ad alcuna organizzazione ad eccezione di Fondazione Vialli e Mauro per La Ricerca e Lo Sport Onlus».

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Selfie tra Mauro Corona e Brad Pitt: l’attore da qualche giorno si trova sulle Dolomiti

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brad pitt e mauro corona

La foto che ritrae un sorridente Brad Pitt a fianco di Mauro Corona ha già fatto il giro del web. La star si trova in Italia per qualche giorni di vacanza, ma secondo qualcuno starebbe preparando un film.

Che la televisione abbia dato tanta popolarità a Mauro Corona è assodato, ma che lo potesse far diventare una star internazionale era inimmaginabile. Cosa ci facessero Brad Pitt e Mauro corona insieme sul lago di Misurina non è dato saperlo. Né perché tra i due quello più emozionato sembri essere il divo di Hollywood. Improbabile però che gli studios abbiano commissionato un film biografico sull’autore montanaro. Anche perché nel caso la scelta dovrebbe ricadere su Di Caprio, dopo l’ottima prova in The Revenant, film che potrebbe tranquillamente descrivere la routine quotidiana di Corona (notizia non confermata, ndr).

Comunque sia, lo scatto che ritrae il divo, riconoscibile nonostante occhiali e cappello, ed il celebre autore ed opinionista, inconfondibile nel suo smanicato, ha fatto il giro del web. La foto è stata caricata su Twitter dallo stesso Mauro Corona, che però non è entrato nei dettagli dell’incontro avuto con Brad Pitt.

Il celebre attore sta trascorrendo qualche giorno di vacanza tra le Dolomiti ed il Mediterraneo. Lunedì scorso è atterrato a Bolzano con un volo privato. Secondo voci non confermate, sarebbe in zona anche per visionare il set del suo prossimo film. Ma si tratta appunto solamente di rumors.

Nulla di confermato dunque, ma nulla impedisce di sognare: e se stessimo per vedere un action movie hollywoodiano con Mauro corona nella parte del cattivo?

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Pichetto Fratin: «superiamo il referendum sul nucleare», Salvini: «non perdiamo tempo»

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pichetto fratin sul ritorno al nucleare
Una centrale nucleare, immagine d'archivio.

Oggi prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile, Pnns. Il ministro dell’Ambiente: «non si tratta di grandi centrali nucleari, ma di nuove tecnologie sicure». Salvini: «energia pulita e sicura a partire dai prossimi anni.

Piccoli passi sulla strada del ritorno al nucleare in Italia, checché ne dica il Referendum del 2011, che raggiunse il quorum con il 57% degli elettori che si recarono alle urne. La maggioranza di essi, il 94,05%, si espresse contro il ritorno alla produzione di energia nucleare. Eppure, adesso non sembra impraticabile la via del ritorno al nucleare, anzi al “nucleare sostenibile”. Si è infatti svolta la prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (Pnns), al termine del quale il ministro Pichetto Fratin si è dimostrato favorevole.

Lo scopo della piattaforma d’altronde è esplicito: «definire in tempi certi un percorso finalizzato alla possibile ripresa dell’utilizzo dell’energia nucleare in Italia e alle opportunità di crescita della filiera industriale nazionale già operante nel settore». Le proposte vanno elaborate nei prossimi sei mesi, mentre entro sette mesi va redatto un documento contente la road map per le Linee Guida Linee Guida con azioni, risorse, investimenti e tempi entro 9 mesi.

Al termine della riunione di stamani, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha spiegato: «non si tratta evidentemente di proporre il ricorso in Italia alle centrali nucleari di grande taglia della terza generazione, ma di valutare le nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo quali gli Small Modular Reactor (SMR) e i reattori nucleari di quarta generazione (AMR)».

A dar man forte al progetto, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che si dice sicuro della buona riuscita dell’intera operazione: «L’’Italia non può perdere tempo: dev’essere chiaro l’obiettivo di tornare a produrre energia pulita e sicura tramite il Nucleare, a partire dai prossimi anni».

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Sindaco di Portofino accusato di vendere borse false nella sua tabaccheria

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sindaco di portofino accusato di vendere borse false

Un articolo de Il Fatto Quotidiano accende i riflettori su Matteo Viacava, primo cittadino della nota località ligure. Le opposizioni chiedono le sue dimissioni.

Merce contraffatta venduta a poche centinaia di metri dalla celebre piazzetta. L’accusa, lanciata da Il Fatto Quotidiano, non riguarda qualche ambulante irregolare, bensì il sindaco di Portofino, Matteo Viacava, che secondo il quotidiano ha esposto borse false sugli scaffali della sua tabaccheria. Per questo fatto la Lista Sansa nel Consiglio regionale della Liguria ne ha chiesto le dimissioni.

L’atto d’accusa non è declinato propriamente in politichese: «Di solito sono i senegalesi a vendere le borse “taroccate”. A Portofino è il sindaco […] Quando a vendere le borse false per strada sono degli immigrati ecco piombare le forze dell’ordine a riempire verbali, denunce e provvedimenti di espulsione. Ma quando, stando a quanto scrive ‘il Fatto’ con tanto di fotografie, lo fa addirittura il sindaco?».

Il caso è particolare: Portofino è da sempre considerata una meta per gli amanti del lusso e delle migliori griffe. Proprio questa sua esclusività attira da decenni turisti facoltosi, attratti dall’immagine luxury della località. Che il primo cittadino possa vendere merce contraffatta non viene visto come un biglietto da visita appropriato.

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