fbpx
Seguici su

Mondo

La prima uscita da rieletto di Macron non è un successo: gli tirano i pomodori

Pubblicato

il

Lancio di pomodori su Macron

Lancio di pomodori in direzione di Emmanuel Macron, l’appena rieletto Presidente della Repubblica Francese, alla sua prima uscita dopo le elezioni. D’altronde il luogo si prestava: il mercato di Cergy, una trentina di chilometri a nord-ovest da Parigi.

Macron aveva scelto questo palco per la sua prima uscita dopo la rielezione, alla luce dell’ottimo risultato elettorale ottenuto nel comune: il 76% dei consensi. Doveva essere quindi un bagno di folla, eppure la performance del Presidente non deve essere piaciuta proprio a tutti in platea. Mentre Macron stringeva mani ed attraversava la folla, ovviamente scortato dal servizio di sicurezza, qualcuno gli ha lanciato dei pomodori. Il Presidente francese non è stato colpito e subito la sua scorta gli ha fatto da scudo ed ha aperto un ombrello, per neutralizzare la minaccia. L’autore dell’attentato alla sicurezza degli abiti e dell’acconciatura di Macron è stato individuato, ma al momento non è ancora stato assicurato alla giustizia.

Le ultime elezioni Presidenziali non sono state certo un plebiscito e per stessa ammissione di Macron, la vittoria al ballottaggio è frutto più di una bocciatura di Marine Le Pen, che di una vera promozione nei confronti del più giovane Presidente della storia della Repubblica Francese. Lui stesso, nel discorso con cui ha commentato la vittoria alle urne, ha preso atto della necessità di imprimere non solo un cambio di passo, ma una vera e propria discontinuità rispetto ai 5 anni precedenti, per placare il malumore delle fasce popolari.

Il tutto mentre si avviano i calcoli e i discorsi relativi alla formazione del prossimo esecutivo, per il quale Melenchon, il grande escluso dal ballottaggio della sinistra radicale, ha già proposto la sua candidatura.

Mondo

Sindaco messicano decapitato una settimana dopo la sua elezione

Pubblicato

il

Da

sindaco messicano decapitato

Alejandro Arcos Catalan è stato eletto sindaco di Chilpancingo, in Messico, la settimana scorsa. Ieri la polizia ha ritrovato la sua testa mozzata sopra un pickup.

Una truce storia proveniente dal Messico riaccende i riflettori sullo strapotere dei cartelli della droga nel Paese del Centro America, dove Alejandro Arcos Catalan, sindaco della città di Chilpancingo, è stato ucciso e decapitato. Le immagini del brutale omicidio sono state diffuse sui social e sono agghiaccianti. Mostrano la testa mozzata della vittima appoggiata sopra un pickup.

Alejandro Arcos Catalan ha centrato l’elezione la settimana scorsa nella città dello Stato messicano meridionale di Guerrero, una delle aree più colpite dalla violenza dei cartelli della droga data la sua posizione lungo la costa del Pacifico.

Continua a leggere

Mondo

Ancora un’esplosione nel centro di Colonia: un ferito

Pubblicato

il

Da

polizei bomba esplosione colonia germania

A Colonia si è verificata una nuova esplosione, a poche centinaia di metri dalla discoteca dove lunedì scorso è scoppiata una bomba.

Dopo che lo scorso lunedì 16 settembre un ordigno è deflagrato all’entrata di un ristorante discoteca, provocando un ferito, questa mattina, mercoledì 18 settembre, una nuova nuova esplosione è riecheggiata nel centro di Colonia. Anche questa volta si tratterebbe di una bomba ed anche in questo caso una persona è rimasta ferita, un passante di 40 anni. Le sue condizioni fortunatamente non sarebbero serie ed è stato ascoltato dagli inquirenti in qualità di testimone.

L’esplosione di questa mattina a Colonia è avvenuta nella Ehrenstrasse. Il vanity Club, la discoteca dove è stato piazzato un ordigno lunedì scorso, dista solo poche centinaia di metri. Che tra i due casi possa esserci un collegamento appare più di un sospetto, anche se al momento non è chiara la matrice dei due attentati.

Continua a leggere

Mondo

Venezuela, Maduro al contrattacco: mandato d’arresto per Gonzalez

Pubblicato

il

nicola maduro rieletto presidente venezuela opposizioni denunciano brogli elettorali

La faida tra l’erede di Chavez ed il suo sfidante si fa più sempre più aspra. Maduro accusa di cospirazione e terrorismo Gonzalez, che aveva a sua volta denunciato brogli elettorali e che si trova in semi-clandestinità dal 30 luglio.

Poco più di un mese dopo le elezioni presidenziali, il Venezuela scivola sempre più nel caos dopo che nella notte è stato spiccato, e ratificato a tempo di record, un mandato d’arresto per lo sfidante di Nicolas Maduro, Edmundo Gonzalez Urrutia. Le accuse sono di «usurpazione di ufficio, diffusione di false informazioni, incitamento a disobbedire alla legge, incitamento all’insurrezione e associazione a delinquere».

All’indomani del voto Gonzalez ha denunciato brogli elettorali, ha contestato la proclamazione di Maduro con il 52% dei voti da parte del Consiglio elettorale nazionale ed ha mostrato dati sugli scrutini che lo davano in netto vantaggio. Poco più di un mese dopo, è arrivata la risposta decisa del governo, anche se la richiesta d’arresto reca la firma della Procura ed è stata approvata dal Tribunale di Prima Istanza con Funzioni di Controllo.

E’ lo stesso presidente a mettere il cappello sull’iniziativa: «Crede di essere al di sopra della legge questo signor codardo, ha la pretesa di dire che non riconosce la legge, che non riconosce nulla. Questo è inammissibile, non accade in nessun’altra parte de mondo», ha detto nel corso del suo programma settimanale “Con Maduro+” sulla tv di Stato.

L’ex ambasciatore Gonzalez, che dopo il mandato d’arresto si trova in condizione di semi-clandestinità, non appare in pubblico dal 30 luglio. Dal giorno delle elezioni in tutto il Paese si sono verificati scontri e disordini e si stimano che siano oltre 2.400 le persone arrestate o detenute. L’Onu ha speso parole pesanti, parlando di «clima di terrore» in Venezuela, mentre i Paesi dell’Unione Europea e molti stati latino americani non riconosceranno il risultato elettorale, fino a che il governo venezuelano non mostrerà prove inconfutabili. Gli Stati Uniti invece hanno già riconosciuto Gonzalez come vero vincitore.

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Osservatore Quotidiano è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore : Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.