Silvio Berlusconi ha concesso un’intervista al Corriere della Sera nella quale annuncia che non è sua intenzione ritirarsi dalla vita politica e manda un messaggio a Matteo Renzi: «dice spesso cose giuste ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in parlamento».

I rapporti con Fratelli d’Italia e Lega sono idilliaci, ma Forza Italia ha un suo peso specifico nella coalizione che non deve essere sottovalutato. Parola di Silvio Berlusconi che ha concesso al Corriere della Sera la prima intervista dopo aver lasciato l’ospedale San Raffaele di Milano. Innanzitutto l’ex presidente del Consiglio chiarisce di non aver intenzione di ritirarsi a vita privata, anche per motivi di riconoscenza: «C’è stato l’emozionante abbraccio del popolo azzurro, dei militanti e degli elettori di Forza Italia, che mi hanno sommerso di messaggi e di manifestazioni affettuose. Se ho superato bene questo momento difficile lo devo certamente anche a loro». E un eventuale delfino? Uno ci sarebbe, ma secondo Berlusconi dovrebbe fare una scelta di campo: «Matteo Renzi dice spesso cose giuste ma fino a quando non ne trarrà le conseguenze politiche, scegliendo la nostra metà campo, non si potrà andare al di là di occasionali convergenze in parlamento».

Anche perché lo spazio di manovra, l’ex cavaliere l’ha già individuato: «Con il Pd a sinistra e il tramonto del Terzo Polo, che è morto ancora prima di nascere, lo spazio al centro si allarga. E Forza Italia lo presidia con coerenza. Perché siamo gli unici davvero liberali, cristiani, garantisti, europeisti, atlantisti».

Ma aspettando che Renzi si decida, Berlusconi benedice i primi mesi del governo Meloni e consiglia di «continuare sulla strada che abbiamo imboccato: stabilizzare il taglio del cuneo fiscale anche per far ripartire l’occupazione giovanile, realizzare la riforma fiscale procedendo verso la flat tax, continuare a lavorare per accrescere le pensioni minime fino ad arrivare a 1.000 euro entro la legislatura, porre mano alla riforma della giustizia secondo le linee indicate dal ministro Nordio». 

E sui rapporti con gli alleati, Berlusconi spende parole al miele: «Giorgia Meloni e Matteo Salvini mi sono stati vicini in queste settimane come dei veri amici, a riprova del fatto che il rapporto fra noi non è solo politico, ma è fatto anche di un profondo legame personale». Oltre ai due leader politici però, l’ex presidente del Consiglio ha potuto contare anche su altri affetti: ««Marta ha superato sé stessa, mi è stata accanto con una cura e una dedizione senza eguali, spiegabili solo con il grande amore che ci lega. Molte volte ho dovuto pregarla io di riposarsi e di prendersi cura di sé, ma non mi ha lasciato neanche per un minuto. I miei figli, mio fratello, i miei amici mi sono stati anch’essi molto vicini, ogni giorno. Nei momenti difficili l’amore di una famiglia è davvero la cosa più importante».

Per tutti questi motivi, Berlusconi vuole riprendere in mano il discorso del suo partito, ma bisognerà fare i conti con i consensi, che non più quelli di Forza Italia del 1994. Anche in questo caso però Berlusconi ha le idee chiare sul motivo di questo calo, non dipendente a suo dire da politiche non più accettate dall’elettorato: «siamo stati penalizzati negli anni scorsi dagli effetti di una persecuzione giudiziaria nei miei confronti basata sul nulla e conclusa con una serie di assoluzioni, ma che ci ha gravemente danneggiato sul piano dell’immagine».