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Suppletive di Roma centro: Iv festeggia calorosamente il 13% (ma l’affluenza è all’11% e il Pd al 60)

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ROMA – Cecilia D’Elia del Pd ha vinto le elezioni suppletive di Roma centro con il 59,43% dei consensi, conquistando il seggio alla Camera dei deputati lasciato libero da Roberto Gualtieri, ora sindaco della Capitale. Simonetta Matone, la capogruppo della Lega in Campidoglio che ha corso per il centrodestra, ha avuto il 22,42% dei voti; Valerio Casini (Iv) il 12,93; Beatrice Gamberini il 3,24%; Lorenzo Vanni l’1,97%. Come riporta l’Ansa, sono questi i dati al termine dello scrutinio.

“Complimenti a Cecilia D’Elia per la vittoria elettorale delle suppletive”. Scrive su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Grazie a tutte e tutti i romani che mi hanno dato fiducia. Metterò tutta me stessa per onorare la responsabilità di questo nuovo impegno in un momento così delicato per il nostro Paese. #liberalaforza”, scrive D’Elia.

Alle elezioni suppletive di Roma centro ha votato però solo l’11,33% del corpo elettorale, ovvero 21.010 su 185.394 cittadini. Alle precedenti suppletive, del marzo 2020, votò il 17,66%. Si è votato nel collegio Roma Trionfale dalle 7 alle 23 di ieri.

L’astensionismo, già storicamente elevato per appuntamenti elettorali di questo tipo, potrebbe essere stato accentuato dai timori del Covid e dalla giornata di sole che ha portato diversi romani ad optare per una gita fuori porta. In mattinata diversi big del Partito Democratico via social hanno fatto sapere di aver votato: dal commissario europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni al segretario del Pd Enrico Letta, fino al governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

“E’ stato un grandissimo risultato quello di Valerio Casini: andiamo a veder quanto hanno preso i Cinque Stelle con Gualtieri? Il 4, il 5%. Noi abbiamo fatto 13, abbiamo candidato un giovane che sa prendere i voti. Chi non si candida non prende niente, Italia Viva il 13. Italia Viva contro sondaggite 13 a 0”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, su Radio Leopolda commenta il risultato delle suppletive di ieri sera a Roma centro.

Ettore Rosato, presidente del partito, ha dichiarato: «I primi dati, nonostante la bassa affluenza – gli aventi diritti presentatisi alle urne sono stati l’11,3% -, segnano un risultato straordinario per Italia viva nelle suppletive di Roma. I sondaggi ci davano al 2%, gli elettori, nel primo test politico con il nostro simbolo, oltre il 12%». L’esponente di punta romano del partito, Luciano Nobili, ha dedicato l’esito a Giuseppe Conte: «Italia viva al 13%» con tanto di emoji a forma di cuore. Alessio De Giorgi, vicedirettore della neonata Radio Leopolda si è spinto ad annunciare «un anno di sorprese bellissime».

Nel caso delle suppletive di Roma, però, come fa notare Open, bisogna segnalare che i soggetti politici non sono riusciti a portare ai seggi più di un elettore su dieci: il 90% degli aventi diritto si è mostrato disinteressato dalla tornata. Il trend dell’affluenza in calo, poi, ha coinvolto Casini in prima persona: alle Comunali dello scorso autunno, il candidato renziano aveva raccolto 3.320 preferenze. Alle suppletive, invece, ai seggi hanno votato per lui 2.690 cittadini. D’Elia del Pd ha sfiorato addirittura il 60% dei consensi e, riportando lo stesso ragionamento, dovremmo aspettarci una larghissima maggioranza del Pd alle prossime elezioni.

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Sanzione da 200 mila euro alla Rai per la pubblicità occulta sulle scarpe di John Travolta

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Il purtroppo indimenticabile teatrino tra Fiorello, Amadeus e John Travolta a Sanremo, oltre che ad essere stato orribile, costa caro alla  Rai, che ha ricevuto una sanzione per pubblicità occulta. Agcom: «episodio gravissimo».

In quel inguardabile siparietto saltavano all’occhio tre cose: l’evidente imbarazzo di un attore che non si è fatto scrupoli a recitare nel pietoso “Battaglia per la Terra”, delle papere giganti e la marca delle scarpe indossate dall’attore. Il “ballo del qua qua” con John Travolta, Amadeus e Fiorello costa caro alla Rai: sanzione da oltre 200 mila euro per pubblicità occulta.

La Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazione ha approvato una sanzione di euro 206.580,00, pari a venti volte il minimo edittale, per ‘violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari”, definendo «gravissimo» l’episodio.

«La violazione accertata – sottolinea oggi l’autorità – riguarda la pubblicità occulta di un noto marchio di scarpe nel corso dell’esibizione di John Travolta insieme ad Amadeus, conduttore del Festival. L’Autorità ha ritenuto di estrema gravità l’episodio, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori. Nel determinare la sanzione l’Autorità ha tenuto conto della reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso della passata edizione del Festival di Sanremo».

L’esibizione di Travolta con i pennuti è stata talmente brutta, che lo stesso attore ha rifiutato di firmare la liberatoria che ne autorizza la rimessa in onda. Ma in quel momento di fronte allo schermo c’erano circa 11 milioni di osservatori. Abbastanza per avere tonnellate di meme a ricordarci un imbarazzante momento di televisione.

Ed intanto arrivano anche le prime reazioni del mondo politico: «Amadeus ha sbagliato e Amadeus deve pagare» ha affermato Maurizio Gasparri, secondo il quale «dovrebbero pagare non i cittadini attraverso il canone, ma i responsabili di questo episodio, quindi Amadeus, che si è arricchito negli anni con i soldi della Rai, e chi non ha vigilato a dovere sulla trasmissione».

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Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

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Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

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Flavio Briatore: «tanta stima per chi campa con 4 mila euro al mese»

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polemiche flavio briatore 4 mila euro al mese

Il noto imprenditore voleva fare una sorta di elogio al ceto medio per essere in grado di destreggiarsi in tempi difficili, ma le sue parole a molti non sono piaciute. Ma non manca chi lo vorrebbe candidato.

Polemiche su Flavio Briatore che, ospite del podcast 2046 condotta da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, ha affermato: «Come si fa a vivere con 4 mila euro al mese?». Una frase, rilanciata sui social dallo stesso imprenditore, che ha suscitato l’irritazione di molti utenti.

In realtà Briatore si era lanciato in una sorta di elogio delle famiglie italiane in tempi di inflazione: «Io penso che una famiglia di quattro persone, con il marito che guadagna 1 e 500 euro al mese o 2 mila, e la moglie magari ne guadagna 1 e 500 ma anche 2 e 500 o 4 mila, già sono cifre importanti, come fanno a vivere?». A molti è sembrato un discorso snob con numeri oltretutto lontani dalla realtà. Ma Briatore continua: «Cioè io mi chiedo: paghi l’affitto, se hai bisogno del dentista o di comprare qualcosa… cioè questi sono i veri miracoli. Cioè per sta gente qui tanto di rispetto perché è la cosa più difficile che puoi fare. Mantieni i tuoi figli, la tua famiglia, li vesti bene….»

Il problema, secondo Briatore, sta tutto nelle tasse: «Gli aumenti dei salari è giusto, ma non puoi pagare le tasse che ti appioppano. Dovrebbero diminuire le tasse, aumentare anche questo e i soldi spenderli bene».

Il suo discorso non ha ricevuto soltanto critiche. Qualcuno ha gradito, anzi, auspica perfino una sua discesa in campo: «Ci vorrebbe una persona così a governare» si legge tra i commenti. E’ non è l’unico.

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