Attualità
Caro affitti: i ministri bisticciano, il CdM sblocca fondi e Salvini propone un Ente che c’è già

Il tema caldo in questo periodo è il caro affitti e per far fronte all’emergenza, oggi il Consiglio dei Ministri ha sbloccato fondi per 660 milioni, dopo che ieri si erano registrate frizioni tra Valditara e Bernini. Intanto Salvini promette di realizzare una «Direzione ad hoc», che però è già esistente e fa parte del suo Ministero.
Tutto è partito da una tenda piantata da una studentessa di fronte al Politecnico di Milano, alla quale se ne sono presto affiancate altre. A Roma i colleghi hanno copiato il gesto e da qualche giorno il tema caldo del dibattito politico è incentrato sul caro affitti. Il Consiglio dei Ministri di oggi, ha sbloccato fondi per 660 milioni per far fronte al caro affitti e realizzare di nuovi alloggi per studenti.
Ma la questione è spinosa e divide le diverse anime della coalizione di maggioranza. Ieri la ministra Bernini, dopo aver proposto di assegnare agli universitari le case inutilizzate, dopo la realizzazione di un censimento apposta, ha strigliato il collega Valditara, che aveva imputato il problema del caro affitti alle amministrazioni di centrosinistra. «Credo che il problema del caro affitti sia grave, ma tocca le città governate dal centrosinistra. Evidenzio come nelle città dove ci sono gli accampamenti degli studenti non sono state attivate dalle giunte comunali politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso» aveva affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito. La replica della reggente del dicastero dell’Università e della Ricerca è stata secca. dopo essersi definita «irritata» dalle dichiarazioni del ministro, Bernini ha raccomandato di evitare «polemiche inutili» e di favorire invece «il dialogo e il coinvolgimento di tutti».
Sul tema è intervenuto a modo suo anche il ministro dei Trasporti Salvini che a margine di un incontro con i sindacati ha dichiarato: «Nel mio ministero ci sarà una Direzione ad hoc sull’edilizia e sugli affitti». Ma questa Direzione esiste già e si chiama «Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali». E’ stata istituita nel 2020 dal governo Conte bis e tra i suoi compiti vi è quello di individuare «misure dirette a far fronte al disagio abitativo».
Attualità
Saluto fascista alla parata del 2 giugno? No, ma in tanti abboccano alla fake

Tra i volti noti che si sono indignati per il saluto fascista e l’omaggio alla X Mas durante la parata del 2 giugno, sotto gli occhi del presidente della Repubblica Mattarella, anche Roberto Saviano e Michela Murgia, ma si tratta di una fake news: smentita dalla Marina: non era un saluto romano, ma un «attenti a sinist».
Durante la parata delle forze armate in occasione della Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, diversi militari sono stati immortalati con il braccio destro teso e subito sul web si è lanciato l’allarma: è un saluto fascista, un insulto alle istituzioni democratiche, una minaccia di golpe rivolta a Mattarella. Ha pure cominciato a circolare la notizia secondo la quale il gesto era accompagnato da un omaggio alla X Mas, il reparto della fanteria marina che, sotto il comando del principe Junio Valerio Borghese, passò dalla parte della Repubblica di Salò dopo l’Armistizio. Tra coloro che si sono indignati e detti «preoccupati» gli scrittori Roberto Saviano e Michela Murgia. Ma in realtà, hanno preso un granchio e a smentirli è stata la stessa Marina Militare.
Quello che alcuni soldati hanno fatto non era un saluto fascista, ma l’«attenti a sinist», un saluto alla tribuna delle autorità che fanno tutti i reparti che sfilano. Il grido «Decima» che alcuni hanno interpretato come un omaggio alla X Mas, si riferiva alla «Decima della Marina militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina».
Nono sono mancate le repliche. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, commentando l’episodio ha detto: «Chi infanga i Comsubin con assurdi paragoni con la Rsi disprezza il valore e il lavoro delle Forze speciali».
Attualità
In tre in sella senza casco: polemiche sul cantante Ultimo

Il video che mostra tre persone in motorino senza casco, tra le quali il cantante Ultimo, sfrecciare per le vie di Napoli ha suscitato diverse critiche e in molti chiedo al cantante di chiedere scusa pubblicamente per l’esempio sbagliato che ha fornito.
Le immagini che mostrano tre persone, tra le quali il cantante Ultimo, in sella ad un motorino mentre sfrecciano senza casco per le vie di Napoli, hanno suscitato critiche e polemiche. Non si tratta di un video rubato da qualche paparazzo, ma di un filmato pubblicato su TikTok.Il cantante, guardando in macchina sorridente, fa perfino un gesto di saluto.
Il video è subito diventato virale e contemporaneamente sono montate le critiche di chi crede che si tratti di un pessimo messaggio fornito ai più giovani da parte di un volto noto. L’episodio è diventato perfino un caso politico in seguito al post del deputato napoletano Francesco Emlio Borrelli, Alleanza Verdi-Sinistra: «Ci hanno segnalato un video pubblicato su TikTok che immortala il cantante Ultimo in giro per i Quartieri Spagnoli di Napoli su uno scooter con altre due persone. Nessuno, compreso l’artista, indossa il casco. Una cosa inaccettabile da un personaggio pubblico seguito da tanti giovani. A meno che non ci dica che si tratta di un suo ‘sosia’, chieda scusa pubblicamente al più presto».
Attualità
Che cos’è la chiazza verde fosforescente nelle acque di Venezia?

Si tratterebbe di un liquido tracciante usato in idraulica per verificare eventuali perdite nei tubi e negli scarichi, innocuo per la salute umana. Nessuna sigla ambientalista ha rivendicato il gesto, pertanto si pensa ad uno scherzo o ad un errore umano durante una riparazione.
Suggestive ed inquietanti al contempo, le foto dell’acqua del Canal Grande di Venezia tinta di verde fosforescente hanno fatto il giro del mondo ed hanno alimentato diverse teorie, alcune anche strampalate. Ora invece si sarebbe capito che cosa ha colorato le acque dei canali veneziani: la fluoresceina, un colorante usato come tracciante durante i lavori idraulici, per rilevare perdite nei tubi e negli scarichi. La fluoresceina è innocua per l’uomo, si può reperire tranquillamente e bastano pochi millilitri per colorare diversi litri d’acqua.

Si è pensato che potesse essere una protesta ambientalista sull’esempio di quelle avvenute nei mesi scorsi, nelle quali sono stati imbrattati fontane e palazzi, ma nessuno ha rivendicato il gesto. La mancata rivendicazione porta ed escludere dunque la pista ambientalista e a concentrarsi maggiormente verso la goliardia di qualche bontempone, oppure verso un erroneo sversamento del colorante durante qualche lavoro.
Tra coloro che pensano che l’acqua di Venezia si diventata verde fosforescente in seguito ad una qualche protesta ambientalista, Luca Zaia, presidente di Regione Veneto, che commentando la chiazza allargatasi fino a San Marco aveva paventato il rischio emulazione da «personaggi in cerca di clamore».
Secondo gli esperti, bastano un paio di grammi di fluoresceina per colorare 200 litri d’acqua. In genere il suo effetto dura un paio d’ore, ma per sciogliersi completamente nelle acque dei canali veneziani servirà qualche giorno.
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