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La Germania si riarma: 100 miliardi per riorganizzare la Bundeswehr

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corsa al riarmo della Germania, 100 miliardi per riorganizzare l'esercito

La Camera Alta del Parlamento tedesco, il Bundesrat, approva il fondo speciale da 100 miliardi per la modernizzazione dell’esercito. Per il via libera al riarmo della Germania è stata necessaria una modifica costituzionale.

La più grande azione di riarmo della Germania degli ultimi 70 anni è stata approvata dalla Camera Alta del Parlamento: 100 miliardi di euro per riorganizzare le truppe, aggiornare gli equipaggiamenti e rimettere in moto i mezzi militari. Uno sforzo militare importante che si muove nel solco dell’obiettivo di spesa del 2% del Pil per la Difesa, inseguito dal premier Scholz.

Dopo anni di oculatezza dal punto di vista della spesa militare, la Germania parrebbe intenzionata a riconquistare un ruolo di primo piano a livello europeo, anche dal punto di vista militare. Negli anni passati, non sono mancate le critiche, anche internazionali, allo stato di relativa rilassatezza delle truppe tedesche. Trump disse alla Merkel «Angela, devi pagare» per spronarla a far di più sulla difesa collettiva, mentre Obama parò addirittura di «parassiti» che sfruttano l’impegno statunitense.

Invocazioni che la Germania sembra ora pronta ad accogliere, mettendo sul piatto 100 miliardi per il riarmo. Secondo gli esperti però, nonostante sia più che importante, l’investimento non sarebbe sufficiente a fare delle truppe tedesche i difensori dell’Europa. Gli equipaggiamenti sono antiquati, le riserve di munizioni vanno rimpinguate, i mezzi vanno modernizzati o proprio rimessi in funzione in molti casi. Ovviamente però, il fondo speciale aiuterebbe a colmare questo gap.

La scelta della Germania vuole anche andare incontro alle strategie della Nato. L’obiettivo del 2% di spesa nelle Difese è stato sottoscritto nel 2014 in un vertice in Galles, ma nulla si è smosso fino all’anno successivo, dopo che la Russia ha annesso la Crimea. Da allora la Germania ha aumentato gli sforzi per la Difesa, ma senza mai superare la soglia dell’1,5%. L'”operazione speciale” della Russia in Ucraina però, ha ricordato quanto obsolete siano le difese tedesche ed ha dato l’impulso ad uno stanziamento di fondi speciale, resa possibile da una modifica alla Costituzione approvata da una maggioranza di unità nazionale.

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Sabotaggio alla rete ferroviaria francese: circolazione in tilt a poche ore dalle Olimpiadi

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sabotaggio rete ferroviaria francia tgv

I sospetti degli inquirenti si concentrano sulla sinistra radicale. Paralizzata la circolazione del Tgv: sospese tre linee su quattro. I disagi si ripercuoteranno almeno fino al weekend. Sono 800 mila i viaggiatori coinvolti dal sabotaggio della rete ferroviaria in Francia.

Il modus operandi messo in atto, fa sospettare alle forze dell’ordine che dietro il sabotaggio alla rete ferroviaria in Francia possa esserci la mano dei gruppi della sinistra radicale. Nella notte scorsa, tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, in diversi punti nevralgici della circolazione ferroviaria, sono stati appiccati incendi che hanno di fatto paralizzato treni e stazioni. Il tutto mentre tra poche ore, in una Parigi blindatissima, andrà in scena la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Sono circa 800 mila i viaggiatori rimasti coinvolti dal sabotaggio della rete ferroviaria.

Modus operandi e ordigni incendiari già usati in passato in altre contestazioni «assomigliano a quelli utilizzati in passato dall’ultrasinistra», hanno fatto sapere fonti della sicurezza francesi a Le Parisien. Non si esclude che chi ha agito abbia potuto contare sull’appoggio di personale interno a Sncf, la compagnia ferroviaria francese.

Fin dai primi roghi, la società ha parlato di «atti dolosi concomitanti», mentre il ministro dei Trasporti francese Patrice Vergriete ha definito il sabotaggio «un’azione criminale scandalosa».

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Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

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elon musk figlia transgender

Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

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Traversata ecologica dell’Atlantico finisce in tragedia: ritrovati i corpi dei due navigatori

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navigatori morti durante traversata ecologica dell'atlantico

Brett Clibbery e Sarah Packwood  sono partito dalle coste canadesi lo scorso 18 giugno, a bordo di uno yacht ecologico. Volevano raggiungere le Azzorre, ma i loro corpi sono stati ritrovati a poche centinaia di miglia dal luogo della partenza. E’ mistero sulle cause della morte.

L'”Odissea Verde”, come era stata battezzata dai suoi ideatori, è durata poche centinaia di miglia. I corpi del canadese Brett Clibbery e della britannica Sarah Packwood, i navigatori che hanno tentato una traversata dell’Atlantico a bordo di uno yacht ecologico, sono morti ed i loro copri stati ritrovati sulle coste di Sable Island, 160 chilometri a sud-est della costa canadese da cui erano partiti oltre un mese fa. I due avevano lasciato le spiagge della Nuova Scozia con l’obiettivo di raggiungere le Azzorre.  3.228 chilometri da coprire in 21 giorni. Il viaggio però è durato poco più di un centinaio di miglia nautiche.

Ancora da capire il motivo della tragedia. Secondo quanto ricostruito al momento i due sarebbero stati costretti ad abbandonare la nave e sarebbero morti annegati. Lo yacht sul quale si trovavano a bordo però non è stato ritrovato. Tra le ipotesi, l’urto con una nave cargo, che non si sarebbe nemmeno accorta della collisione.

I due navigatori morti avevano raccontato nel dettaglio i preparativi della traversata dell’Atlantico, attraverso un canale YouTube, Theros Adventures, dal nome della loro barca eco-friendly. «È probabilmente la più grande avventura delle nostre vita», diceva entusiasta Sarah Packwood. Mentre il marito raccontava di come i due avessero equipaggiato la barca con vele, pannelli solari, batterie e un motore elettrico, così da mostrare a tutti che «viaggiare senza bruciare carburanti fossili è possibile».

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