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Pallone da ricognizione cinese sugli USA, Pentagono: «su base con missili nucleari»

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Il pallone aerostatico da ricognizione è stato avvistato anche in Alaska e Canada: sarebbe partito dalla Cina e avrebbe attraversato l’Oceano Pacifico per sorvolare gli USA. Il Pentagono: «non ci sono dubbi, intento la sorveglianza».

Va gonfiandosi un intoppo diplomatico tra Cina e Stati Uniti a cinque giorni dalla visita del segretario di Stato Antony Blinken a Pechino. Nei cieli degli USA, ma anche su quelli canadesi, è stato avvistato un pallone areostatico da ricognizione, che sarebbe cinese. Dopo aver attraversato l’Oceano Pacifico e l’Alaska si sarebbe posizionato sul continente americano.

Il pallone da ricognizione cinese avvistato negli USA si troverebbe nello spazio aereo del Montana ed avrebbe sorvolato la Malstrom Air Force Base, una delle tre basi con missili nucleari.

Le autorità americane si sono dette «molto sicure» della provenienza della sonda aerostatica, la Cina, e del suo scopo, la ricognizione. Il generale di brigata Patrick Ryder, segretario di stampa del Pentagono, ha reso noto che il pallone non sarebbe in grado di raccogliere più dati di un satellite e che rappresenta un «valore aggiunto limitato», ma ha anche dichiarato: «Il governo statunitense ha agito immediatamente per proteggere la raccolta di informazioni sensibili».

Una volta informato dei fatti il presidente degli USA Joe Biden avrebbe ordinato l’abbattimento del pallone da ricognizione cinese, tuttavia il Pentagono avrebbe consigliato di non farlo per evitare il rischio di danni, feriti e vittime in seguito alla caduta al suolo di detriti.

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Bezos supera Musk: è lui l’uomo più ricco al mondo

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Se Tesla ha subito un rilevante calo in borsa nel 2023, Amazon ha continuato a macinare risultati da capogiro.

Dopo due anni, Elon Musk cede il primato della classifica di paperoni e scivola al secondo posto: è Jeff Bezos l’uomo più ricco del mondo. Il patron di Tesla paga il calo in borsa del marchio, ma anche gli investimenti su X e gli esperimenti di Neuralink. Amazon invece continua a vendere a tutto spiano, anzi di più, ed il valore delle sue azioni è cresciuto e rischia di infrangere ogni record.

Musk cede la posizione dopo due anni, ma non è il caso di preoccuparsi per la tenuta delle sue finanze: a 197,7 miliardi di dollari ammonta il suo patrimonio, secondo le stime del Bloomberg Billionaire Index. Quello di Bezos, considerato ora l’uomo più ricco al mondo, è di 200,3.

Dietro al derby statunitense, un francese: il patron del colosso francese del lusso Lvmh Bernard Arnault, il cui patrimonio è stimato in 197,5 miliardi di dollari.

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La Corte Suprema dà l’ok: Trump può candidarsi alla Casa Bianca

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perquisita la residenza Donald Trump in Florida

La Corte Suprema, composta da sei conservatori e tre progressisti, ha deciso all’unanimità l’eleggibilità di Trump: gli Stati non hanno l’autorità per rimuovere candidati presidenziali, solo il Congresso può farlo.

Avanti coi giovani. Salvo nuovi clamorosi colpi di scena, sarà di nuovo una faccenda tra Joe Biden e Donald Trump la corsa per la Casa Bianca. La Corte Suprema ha conferito all’unanimità a Trump l’eleggibilità in Colorado, uno dei 15 Stati impegnati nel voto del Super Tuesday di domani. La decisione farà da precedente anche negli altri Stati in cui sono in corso pendenti.

La Corte era composta da sei giudici conservatori e tre progressisti. Secondo il loro parere, gli Stati non hanno l’autorità per per rimuovere un candidato presidenziale in base al quattordicesimo emendamento, cioè la «clausola di insurrezione» della Costituzione. Questo potere, spiegano i giudici, è in capo solo al Congresso.

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Oltre tre mila persone ai funerali di Navalny sfidano il regime di Putin

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condannato per estremismo Alexei Navalny

Almeno una persona è stata arrestata. La folla ha scandito il coro: «non aveva paura, non abbiamo paura» e «Russia libera». I diplomatici internazionali non hanno potuto accedere alla chiesa.

Si stimano tre mila persone circa ai funerali di Alexei Navalny. Dati certi non ce ne sono, per via delle severe restrizioni imposte dal governo. Si sa però che ai diplomatici internazionali pè stato impedito l’accesso alla chiesa. E si sa che nonostante i divieti e le minacce, una folla numerosa ha portato l’ultimo saluto all’attivista oppositore di Putin, morto lo scorso 16 febbraio in una colonia penale siberiana.

Dopo i funerali con «cerimonia abbreviata» nella chiesa dell’Icona della Madre di Dio a Mosca, Alexei Navalny è stato sepolto al cimitero di Borisovskoye. «Hanno fatto pressione sul parroco della chiesa, padre Anatoly Rodionov, e hanno chiesto che il servizio funebre si tenesse il più rapidamente possibile in modo che nessuno arrivasse» ha affermato Leonid Volkov, collaboratore di Navalny.

In chiesa hanno potuto accedere solo 300 persone. La folla ha atteso il feretro dell’attivista all’esterno. Quando la bara è stata portata fuori, sono stati scanditi cori come «Russia libera» e «assassini, assassini». Poi la bara di Navalny è stata accompagnata in corteo fino al cimitero, distante un paio di chilometri.

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