Letizia Moratti ha rassegnato le proprie dimissioni dagli incarichi in Regione Lombardia. «Venuto meno il rapporto di fiducia con Attilio Fontana». Il presidente replica: «fa parte della Giunta da un anno e mezzo e non ha mai sollevato problemi. Guarda a sinistra e non da oggi». Moratti sarebbe pronta a correre da sola, forse con una civica appoggiata dal centrosinistra, forse come candidata del terzo polo.

Si apre lo scisma nel centrodestra lombardo, con Letizia Moratti che rompe gli indugi e rilancia le ipotesi di una sua candidatura alle prossime regionali, rassegnando le proprie dimissioni da vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al welfare. Lorenzo Fontana, in corsa per il secondo mandato passa al contrattacco, ma quello che rischia più di tutti è Matteo Salvini. Se la Lega perde anche la Lombardia, l’assalto del comitato del nord sarà implacabile.

Letizia Moratti avrebbe deciso di presentare una propria lista, alternativa a quella dell’attuale presidente Fontana. Oggi ha affermato: «Ho atteso l’esito delle elezioni politiche e la formazione del nuovo Governo per rendere nota la mia posizione. Per questi motivi, e solo oggi, di fronte al venir meno del rapporto di fiducia con il Presidente Attilio Fontana, annuncio la decisione di rimettere le deleghe di vicepresidente e di assessore al Welfare di Regione Lombardia».

Un segnale da lei stesso definito forte, con il quale intende chiarire la propria distanza rispetto «alle lentezze e alle difficoltà nell’azione di questa Amministrazione, che a mio avviso non risponde più all’interesse dei cittadini lombardi», ma anche verso «provvedimenti contraddittori assunti in materia di lotta alla pandemia». La campagna elettorale per le regionali in Lombardia è incominciata.

Una scelta importante, ma non proprio inaspettata. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato le dimissioni di Letizia Moratti dagli incarichi in Regione Lombardia definendole: «un qualcosa da me atteso. Moratti ha fatto quello che non ha avuto il coraggio di fare Fontana, cioè di prendere atto che non c’era più fiducia».

Fontana dal canto sua si è limitato a dire: «I dubbi che avevo espresso sul posizionamento politico di Letizia Moratti erano fondati. È chiaro che guarda verso sinistra e non da oggi». Per quanto riguarda le considerazioni espresse da Letizia Moratti, il presidente di Regione Lombardia sostiene: «È sorprendente che l’assessore al Welfare dichiari oggi che l’azione della Giunta non sia sufficiente. Ne fa parte da un anno e mezzo e non mi pare che abbia sollevato mai problemi. Ciò che però conta oggi è che l’eccellente lavoro sulla campagna vaccinale e sul recupero delle prestazioni frenate dal Covid, non può fermarsi».

In merito alle scelte che farà l’ex ministro dell’Istruzione, si entra nella fanta-politica. Secondo alcune indiscrezioni starebbe lavorando ad una lista civica appoggiata dal centrosinistra, mentre secondo altre sarebbe la candidata del terzo polo di Calenda e Renzi.