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Ucraina, Tajani: “La Russia deve punire i responsabili dei massacri”. Vito (FI): “Sono allibito”

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MILANO – “La Russia, invece di negare quello che è sotto gli occhi di tutti, dovrebbe punire severamente i responsabili dei massacri di Bucha. Altrimenti è correa”. Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia e vicepresidente del Ppe, in una intervista a “la Repubblica” chiede a Putin di prendere le distanze dagli orrori delle fosse comuni. E sul fronte interno critica le “venature anti-americane” di Giuseppe Conte.

Le barbarie di Bucha consigliano un cambio di strategia nei confronti di Putin: “Dobbiamo seguire con maggiore forza una doppia strada: da un lato la diplomazia, dall’altra il sostegno all’Ucraina attraverso gli aiuti militari e le sanzioni alla Russia. Bisogna spingere Putin e Zelensky a sedersi allo stesso tavolo senza che fra loro ci sia un vinto. Fare in modo che la pace sia un’esigenza di due Paesi cui non conviene più la belligeranza”.

Mosca nega responsabilità per l’eccidio di civili: “Serve un’inchiesta indipendente – spiega il coordinatore forzista – per capire chi ha ucciso barbaramente tanti innocenti. L’efferatezza di questi fatti, veri crimini di guerra, mi induce a pensare che la colpa sia dei ceceni”.

La situazione sembra sfuggita di mano a Putin: “Non lo so, certo i ceceni fanno parte dell’armata russa. A questo punto Mosca, invece di negare i fatti, dovrebbe punire severamente i responsabili”. Per quel che riguarda invece l’eventualità di sanzioni più severe come il taglio delle forniture di gas russo: “Sono decisioni che spettano all’Ue, sapendo che avranno delle ricadute su famiglie e imprese. La difesa dei valori della civiltà ha un costo, che l’Europa dovrò riparare per sostenere i Paesi che più ne soffriranno. Come ha fatto contro la pandemia”.

Conte non discute la collocazione atlantista dell’Italia ma a “la Repubblica” dice che ‘non sempre gli interessi di Europa e Usa coincidono’: “Non siamo succubi ma alleati degli Usa. Di certo una difesa europea integrata nella Nato farebbe pesare di più il nostro Paese ma non dobbiamo contrassegnare un rapporto di lealtà all’interno dell’Alleanza con venature anti-americane. Non dimentico che il governo Conte aveva avuto la pericolosa tentazione di far avvicinare l’Italia alla Cina”, ha concluso Tajani.

“Sono francamente allibito dalla posizione del mio partito, @forza_italia che chiede alla stessa Russia che non riconosce il massacro di punire i responsabili del massacro di Bucha. È un modo inaccettabile per diluire le responsabilità russe e di Putin” afferma il deputato di Forza Italia Elio Vito.

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Sanzione da 200 mila euro alla Rai per la pubblicità occulta sulle scarpe di John Travolta

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Il purtroppo indimenticabile teatrino tra Fiorello, Amadeus e John Travolta a Sanremo, oltre che ad essere stato orribile, costa caro alla  Rai, che ha ricevuto una sanzione per pubblicità occulta. Agcom: «episodio gravissimo».

In quel inguardabile siparietto saltavano all’occhio tre cose: l’evidente imbarazzo di un attore che non si è fatto scrupoli a recitare nel pietoso “Battaglia per la Terra”, delle papere giganti e la marca delle scarpe indossate dall’attore. Il “ballo del qua qua” con John Travolta, Amadeus e Fiorello costa caro alla Rai: sanzione da oltre 200 mila euro per pubblicità occulta.

La Commissione per i servizi e i prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazione ha approvato una sanzione di euro 206.580,00, pari a venti volte il minimo edittale, per ‘violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari”, definendo «gravissimo» l’episodio.

«La violazione accertata – sottolinea oggi l’autorità – riguarda la pubblicità occulta di un noto marchio di scarpe nel corso dell’esibizione di John Travolta insieme ad Amadeus, conduttore del Festival. L’Autorità ha ritenuto di estrema gravità l’episodio, in quanto l’esposizione del prodotto è avvenuta nel corso del principale programma televisivo della Rai in termini di audience e durante l’esibizione di un ospite di chiara fama internazionale, con notevoli effetti pregiudizievoli a danno dei telespettatori. Nel determinare la sanzione l’Autorità ha tenuto conto della reiterazione della condotta da parte della Rai, già sanzionata per episodi di pubblicità occulta nel corso della passata edizione del Festival di Sanremo».

L’esibizione di Travolta con i pennuti è stata talmente brutta, che lo stesso attore ha rifiutato di firmare la liberatoria che ne autorizza la rimessa in onda. Ma in quel momento di fronte allo schermo c’erano circa 11 milioni di osservatori. Abbastanza per avere tonnellate di meme a ricordarci un imbarazzante momento di televisione.

Ed intanto arrivano anche le prime reazioni del mondo politico: «Amadeus ha sbagliato e Amadeus deve pagare» ha affermato Maurizio Gasparri, secondo il quale «dovrebbero pagare non i cittadini attraverso il canone, ma i responsabili di questo episodio, quindi Amadeus, che si è arricchito negli anni con i soldi della Rai, e chi non ha vigilato a dovere sulla trasmissione».

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Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

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Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

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Flavio Briatore: «tanta stima per chi campa con 4 mila euro al mese»

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polemiche flavio briatore 4 mila euro al mese

Il noto imprenditore voleva fare una sorta di elogio al ceto medio per essere in grado di destreggiarsi in tempi difficili, ma le sue parole a molti non sono piaciute. Ma non manca chi lo vorrebbe candidato.

Polemiche su Flavio Briatore che, ospite del podcast 2046 condotta da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, ha affermato: «Come si fa a vivere con 4 mila euro al mese?». Una frase, rilanciata sui social dallo stesso imprenditore, che ha suscitato l’irritazione di molti utenti.

In realtà Briatore si era lanciato in una sorta di elogio delle famiglie italiane in tempi di inflazione: «Io penso che una famiglia di quattro persone, con il marito che guadagna 1 e 500 euro al mese o 2 mila, e la moglie magari ne guadagna 1 e 500 ma anche 2 e 500 o 4 mila, già sono cifre importanti, come fanno a vivere?». A molti è sembrato un discorso snob con numeri oltretutto lontani dalla realtà. Ma Briatore continua: «Cioè io mi chiedo: paghi l’affitto, se hai bisogno del dentista o di comprare qualcosa… cioè questi sono i veri miracoli. Cioè per sta gente qui tanto di rispetto perché è la cosa più difficile che puoi fare. Mantieni i tuoi figli, la tua famiglia, li vesti bene….»

Il problema, secondo Briatore, sta tutto nelle tasse: «Gli aumenti dei salari è giusto, ma non puoi pagare le tasse che ti appioppano. Dovrebbero diminuire le tasse, aumentare anche questo e i soldi spenderli bene».

Il suo discorso non ha ricevuto soltanto critiche. Qualcuno ha gradito, anzi, auspica perfino una sua discesa in campo: «Ci vorrebbe una persona così a governare» si legge tra i commenti. E’ non è l’unico.

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