fbpx
Seguici su

Cronaca

Filippo Turetta indagato per tentato omicidio: spunta un video con l’aggressione a Giulia

Pubblicato

il

filippo turetta indagato per tentato omicidio di giulia cecchettin

Il filmato è stato registrato dalle telecamere di sicurezza dello stabilimento nei cui pressi sono state trovate tracce di sangue.

Poco prima che dei due ragazzi si perdessero le tracce, una telecamera di sicurezza ha immortalato una scena che imprime la svolta che tutti temevano nel caso dei due giovani scomparsi tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Filippo Turetta è indagato per tentato omicidio. Nel video in mano agli inquirenti lo si vede aggredire l’ex fidanzata Giulia Cecchetin a mani nude e poi caricarla in auto.

Le immagini sono state registrate sabato. Nel luogo in cui l’aggressione è stata filmata, un piazzale di Fossò in provincia di Venezia, sono state trovate macchie di sangue. I referti delle analisi non sono ancora stati diffusi e non è al momento stato accertato a chi appartenesse quel sangue, ma la scena, affermano gli inquirenti, descriveva uno scenario violento. Questi elementi hanno portato Filippo Turetta ad essere indagato per tentato omicidio «anche a sua garanzia, al fine di consentire le necessarie attività irripetibili».

Un elemento che si sposa con la testimonianza di un vicino di casa della ragazza, secondo il quale la giovane sarebbe stata costretta dal ragazzo a salire in auto, al culmine di una violenta lite. Secondo il Corriere della Sera gli investigatori avrebbero trovato anche capelli e altri campioni, tra cui nastro adesivo.

Mentre le ricerche proseguono, al momento senza ulteriori sviluppi, sono state effettuate nuove perquisizioni in mattinata, anche a casa del ragazzo. La Val Fiscalina, dove il giovane amava effettuare escursioni, viene nuovamente passata al setaccio dagli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico. Le forze dell’ordine invece si stanno concentrando nella Alta Pusteria. Ricerche anche nel Brenta e nel Noalese da parte di sommozzatori ed unità cinofila.

Cronaca

Maltempo in Emilia-Romagna, FdI: «Regione non ha speso i fondi per la messa in sicurezza», Pirolo: «sciacallaggio non ammesso»

Pubblicato

il

Da

maltempo emilia-romagna

in merito alla Secondo i deputati emiliano-romagnoli di Fratelli d’Italia, il governo avrebbe stanziato cospicui fondi per la messa in sicurezza, che la Regione non avrebbe speso adeguatamente. La presidente facente funzione smentisce.

Le piogge sono cadute copiose nella notte ed il maltempo non accenna a placarsi in in Emilia-Romagna, dove è tornato l’incubo alluvione, dopo gli straripamenti e gli allagamenti che si sono verificati in tutta la regione. E mentre un migliaio di persone si trovano attualmente senza casa, in Parlamento la gestione dell’emergenza si è già trasformata in occasione di dibattito e polemica.

Alla Camera i deputati FdI emiliano-romagnoli, in una conferenza stampa appositamente convocata, tengono a precisare che il governo «ha fatto la sua parte» e che dopo l‘alluvione dello scorso anno «ha stanziato per la messa in sicurezza del reticolo idrografico circa 130 milioni con due ordinanze specifiche, di cui sono stati spesi soltanto 49 milioni», come spiegato dalla deputata Alice Buonguerri.

A stretto giro arriva la risposta della presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, la quale ha affermato che per prevenire i danni del maltempo «sono stati fatti tantissimi cantieri, sto già vedendo delle polemiche e mi dispiace anche perché ormai è un leitmotiv, nei momenti di maggiore emergenza. Lo sciacallaggio per quanto mi riguarda non è ammesso, soprattutto quando ci sono territori che stanno dando l’anima e il sangue attraverso i propri sindaci e amministratori».

Intanto le acque hanno invaso le strade in diverse province, sia nella parte emiliana, che in quella romagnola e l’allerta continua a rimanere rossa, anche per domani.

Continua a leggere

Cronaca

Orio al Serio, tifoso tenta di attraversare l’autostrada e viene travolto da diverse macchine

Pubblicato

il

Da

La vittima è un tifoso dei reds di nazionalità irlandese arrivato in Italia per assistere alla partita tra Milan e Liverpool. L’incedente è avvenuto nei pressi dell’aeroporto. Secondo i testimoni insieme a lui c’erano altre persone.

Non si tratterebbe di un gesto volontario, determinato dalla volontà di farla finita, né della fuga disperata da un pericolo, quanto più che altro di un sconsiderato tentativo di raggiungere a piedi il proprio hotel. Philip Joseph Dooley, 51, è morto intorno all’1:00 di martedì 17 settembre sull’autostrada A4, all’altezza di Orio al Serio, dopo essere stato investito da diverse auto. Dopo il primo impatto infatti, il suo corpo è stato sbalzato sulla strada e colpite da altre vetture.

L’uomo era atterrato poche ore prima all’aeroporto di Orio Al Serio, distante qualche decina di metri. La mattina avrebbe dovuto raggiungere Milano per seguire la partita tra Liverpool e Milan, poi sarebbe tornato a casa. Ha viaggiato insieme ad una comitiva di tifosi dei “reds”, partita da Manchester. In tasca gli hanno trovato il passaporto ed il biglietto per entrare a San Siro. L’hotel nel quale avrebbe dovuto dormire si trovava dalla parte opposta dell’autostrada, rispetto all’aeroporto.

Dopo aver scavalcato la recinzione, ha attraversato le prime 3 corsie dell’A4, quelle che viaggiano in direzione Milano. Quando ha scavalcato la barriera in cemento che delimita le due carreggiate, è stato centrato da un suv guidato un cittadino svizzero. Il corpo del cinquantunenne è stato poi travolto da altre auto che viaggiavano in direzione Brescia.

Secondo alcuni testimoni l’uomo investito sull’autostrada non sarebbe stato da solo, ma insieme a lui ci sarebbero state altre due persone.

Continua a leggere

Cronaca

Neonati sepolti a Parma, la madre avrebbe confessato: «ho fatto tutto da sola»

Pubblicato

il

Da

ris carabinieri

I media hanno raccolto le testimonianze di chi conosceva bene la made dei neonati sepolti in provincia di Parma: tutti si dicono sconvolti e nessuno si sarebbe accorto della gravidanza. L’amica intima: «nessun segnale, Chiara dimostrava una tranquillità che ora mi fa paura».

Al ritrovamento del secondo corpicino gli inquirenti non sarebbero arrivati in seguito ad una confessione, bensì grazie alle analisi sul telefono della principale sospettata. Che solo in seguito sarebbe crollata ed avrebbe confessato tutto. La madre dei neonati sepolti a Vignale di Traversetolo, in quello che è stato ribattezzato come il cimitero dei bambini di Parma, si chiama Chiara Petrolini, studentessa di giurisprudenza di 22 anni. Agli inquirenti ha detto di aver fatto tutto da sola.

Né il fidanzato, né i genitori, né le sue amiche più strette, sarebbero state a conoscenza della gravidanza. Gli inquirenti starebbero comunque verificando l’eventuale coinvolgimento di altre persone. Agli investigatori la ragazza avrebbe detto di aver partorito da sola, nel bagno di casa. Il parto sarebbe avvenuto il 7 agosto. Il giorno successivo lei e la sua famiglia sono volati a New York. Il 9 agosto è stato ritrovato il primo corpicino, sepolto sotto un sottile strato di terra.

Il secondo corpicino è stato trovato dagli agenti del Ris dopo le analisi sul telefonino della ragazza. Una ricerca in particolare li ha instradati: «come abortire il secondo figlio». Dopo il ritrovamento la ragazza avrebbe deciso di confessare.

Nel frattempo i media hanno raccolto le testimonianze, attonite, di chi conosceva bene la ragazza. Secondo una fonte accreditata, «non mangiava più per non ingrassare e non far crescere la pancia». Il fidanzato, Emanuele, è stato intervistato da La Stampa. Ha ribadito di non saper nulla della gravidanza, aggiungendo che lui avrebbe tenuto il bambino, con l’aiuto della madre. La donna, sentita invece da Corriere della Sera, l’ha confermato ed ha ripetuto fino al 7 agosto «la pancia non si vedeva». Repubblica ha invece ascoltato una delle amiche più strette di Chiara, secondo la quale la ragazza dimostrava una «tranquillità che ora mi fa paura».

Continua a leggere

Più letti

Copyright © 2020 by Iseini Group | Osservatore Quotidiano è un prodotto editoriale di Il Martino.it iscritto al tribunale di Teramo con il n. 668 del 26 aprile 2013 | R.O.C. n.32701 del 08 Marzo 2019 | Direttore : Antonio Villella | ISEINI GROUP S.R.L - Sede Legale: Alba Adriatica (TE) via Vibrata snc, 64011 - P.Iva 01972630675 - PEC: iseinigroup@pec.it - Numero REA: TE-168559 - Capitale Sociale: 1.000,00€ | Alcune delle immagini interamente o parzialmente riprodotte in questo sito sono reperite in internet. Qualora violino eventuali diritti d'autore, verranno rimosse su richiesta dell'autore o detentore dei diritti di riproduzione.