Mondo
Proseguono le proteste in Francia dopo l’approvazione della riforma delle pensioni
Senza sosta le proteste contro la riforma delle pensioni della popolazione a Parigi e in altre città di Francia continuano da diverse settimane. Sono stati fermati 142 persone con quasi 2 mila agenti in campo per mantenere l’ordine pubblico nella capitale assediata dai manifestanti.
Il governo guidato da Elisabeth Borne, primo ministro di Francia in carica da maggio scorso, è riuscito a far approvare la discussa riforma delle pensioni senza dover effettuare il passaggio in Parlamento, superando in modo incolume la mozione di sfiducia delle opposizioni per soli 9 voti.
La riforma francese prevede l’aumento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. Il testo diventato legge riporta che l’aumento avverrà gradualmente da qui al 2030. Nella pratica vuol dire che ogni 3 mesi per i prossimi 8 anni l’età pensionabile si innalzerà. La riforma comporta anche la cancellazione dei regimi speciali, ai quali appartengono il 25% dei pensionati compresi nelle particolari categorie di soggetti come i dipendenti della Banca di Francia, dell’azienda del trasporto pubblico di Parigi o delle industrie del gas e dell’elettricità etc. Inoltre, è previsto l’aumento della pensione minima a 1200 euro lordi al mese.
A seguito dell’approvazione di tale riforma i cittadini francesi, che già da settimane esprimevano in strada il loro dissenso con scioperi e manifestazioni, sono scesi in strada presi dal furore della loro rabbia. Solo nella capitale francese sono stati impegnati quasi 2000 agenti di polizia con l’obiettivo di mantenere l’ordine pubblico. Le manifestazioni, non sempre pacifiche, hanno riguardato anche altre città della Francia come Strasburgo e Lione. Durante i disordini in strada sono stati dati alle fiamme innumerevoli automobili e cassonetti dell’immondizia e si sono verificati lanci di oggetti in risposta dei quali i militari hanno fatto cariche e lanci di lacrimogeni. La situazione potrebbe restare così ancora per molto tempo visto che non ci sono segnali di rallentamento degli scontri e delle proteste, nonostante il divieto di assembramenti. Al momento i sindacati hanno dichiarato il prolungamento di quasi tutti gli scioperi delle varie categorie di lavoratori, i cui calendari verranno resi noti a breve. Nelle zone più popolose della Francia, a seguito degli scioperi a intermittenza delle raffinerie iniziati nello scorso ottobre, iniziano ad esserci lunghe code ai distributori di benzina a causa della sua scarsità. Altre conseguenze negative previste a breve sono sicuramente interruzioni anche per lunghi periodi dell’energia elettrica e delle forniture di gas anche per uso domestico. I francesi nonostante tutto appaiono compatti e più convinti che mai che il governo e la sua riforma debbano essere strenuamente combattuti e magari addirittura anche abbattuti.
Francesca Pia Lombardi
Mondo
Puff Daddy resta in carcere: negata per la terza volta la libertà su cauzione
Il rapper affronta accuse di traffico sessuale e abuso, con il processo fissato per maggio, mentre emergono rumors sul coinvolgimento di volti celebri. Secondo i giudici, che hanno negato la libertà su cauzione a Puff Daddy, il rapper avrebbe utilizzato piattaforme non autorizzate per contattare i testimoni dal carcere e fare pressioni su di loro.
Sean Combs, in arte Puff Daddy, P Diddy, P Love ed altri alias ancora, resta in carcere, dove si trova accusato di traffico sessuale e associazione a delinquere. Per la terza volta i giudici hanno negato a Puff Daddy la libertà vigilata su cauzione, sostenendo che il rapper avrebbe provato a contattare i testimoni del processo e convincerli a cambiare le proprie deposizioni.
Secondo le accuse nei suoi confronti, Combs avrebbe organizzato festini a base di droghe, nelle quali avrebbe abusato di uomini e donne, anche ricorrendo a minacce, ricatti e violenze. Lo scandalo è andato subito allargandosi ed ha messo in stato d’agitazione il jet set hollywoodiano, dal momento che ai party del rapper avrebbero partecipato anche diverse celebrità.
Il processo penale è previsto per il 5 maggio del prossimo anno. Parallelamente a quello penale, Combs sta affrontando anche un procedimento civile intentato da oltre 120 presunte vittime, tra cui 25 minorenni all’epoca dei fatti, che lo accusano di violenza sessuale. Si è dichiarato innocente da ogni accusa.
Le notizie dell’arresto hanno scatenato una serie di rumors sul web che hanno coinvolto anche altri nomi noti. Tra le figure menzionate come presunte vittime ci sarebbe un giovanissimo ed ancora minorenne Justin Bieber, agli albori della sua carriera.
Mondo
Spagna falcidiata dalle alluvioni, almeno 70 morti per la peggior “goccia fredda” del secolo
In 8 ore è caduta la pioggia di un anno. La Spagna ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale in seguito alle alluvioni che hanno causato almeno 70 morti.
La “goccia fredda” è un fenomeno meteorologico che si manifesta quando una massa d’aria fredda, originaria dalle zone polari, viene isolata e circondata da aria più calda e umida tipica delle regioni temperate. Questo processo porta alla formazione di una “goccia” di aria fredda immersa in un contesto di aria più calda. Conosciuto in spagnolo come Dana, (Depresion Aislada en Niveles Altos, depressione isolata ad alta quota), o gota frìa, è il fenomeno alla base delle alluvioni che hanno inondato la Spagna, provocando almeno 70 morti, ma il bilancio è soltanto provvisorio. Sono centinaia i dispersi.
Ad essere maggiormente colpite Valencia e l’Andalusia. I violenti nubifragi in alcune zone hanno provocato in otto ore la caduta della pioggia che cade in un anno, con picchi di oltre 450 millimetri. Il governo ha attivato l’unità di crisi, ha promesso aiuti straordinari ed ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Tutti gli eventi sportivi sono stati annullati ed è stata predisposta la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Oltre ai morti, ai danni ed ai dispersi, le alluvioni hanno paralizzato i trasporti della Spagna. In particolare, la rete ferroviaria è in tilt ed un treno ad alta velocità con 276 passeggeri è deragliato in Andalusia, senza causare fortunatamente feriti.
Mondo
I complimenti di Erdogan alla Meloni sul contrasto a Lgbt
Il presidente turco ha avuto un colloquio telefonico con la premier durante il quale le ha espresso ammirazione «per la sua posizione che sostiene la nozione di famiglia e difende i valori della famiglia di fronte ai sostenitori Lgbt».
La premier incassa il tanto agognato riconoscimento internazionale. E poca imporrata se non arriva in tema di migranti, o di crescita economica, o di politica estera. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto i suoi complimenti a Giorgia Meloni «per il suo approccio a sostegno del concetto di famiglia, che dà priorità ai valori della famiglia contro i sostenitori degli Lgbt. E’ quanto riporta in una nota la Direzione delle comunicazioni di Ankara.
Gli apprezzamenti del presidente turco arrivano una settimana dopo l’approvazione in Senato della proposta di legge targata FdI che rende la Gravidanza per altri, Gpa, un reato universale. Chi ricorre alla pratica rischia due anni di carcere e multe fino ad un milione anche se il reato viene commesso all’estero.
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