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Di Maio: «accordo non semplice, ma strategia sta funzionando». In giornata colloquio tra Draghi e Putin

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Di Maio annuncia un colloquio tra Putin e Draghi

Un colloquio telefonico tra Mario Draghi e Vladimir Putin si terrà «nelle prossime ore». Ad affermarlo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine di un incontro a Berlino con la sua omologa tedesca Annalena Baerbock.

Di Maio ha poi commento: «non dobbiamo illuderci che sia semplice arrivare alla firma di un accordo tra Mosca e Kiev, né dobbiamo creare false illusione, ma se la Russia davvero terrà fede a quello che ha detto, ovvero ritirare le truppe da Kiev, [allora] la strategia di sostegno economico e militare all’Ucraina e sanzioni alla Russia sta funzionando». L’analisi del ministro però al momento non trova riscontri tangibili.

Nonostante le rassicurazioni emerse dall’incontro di ieri tra le delegazione ucraina e russa ai negoziati di Istanbul, nella notte Kiev e Chernihiv hanno denunciato di aver subito numerosi bombardamenti. In cambio delle aperture da parte ucraina verso una possibile neutralità, la Russia si era impegnata ad allentare la presa sulla capitale e sulla città dell’ovest. Il Pentagono aveva addirittura confermato questa tendenza, dopo che aveva notato alcuni spostamenti di truppe, ed aveva perfino agitato il sospetto che potesse trattarsi in realtà di una ritirata strategica per restringere il perimetro del fronte, dal momento che l’avanzata era stata bloccata. Anche l’intelligence britannica ha sollevato dubbi sulla capacità offensiva della Russia, affermando che non sarebbe più in grado di gestire due fronti [nel Donbass e nel resto del Paese nder]. Il presidente Zelensky comunque non era apparso molto fiducioso ed ha affermato: «non ci fidiamo, non siamo ingenui».

E questi sospetti parrebbero fondati. Nella notte nuovi raid russi hanno interessato quasi tutto il suolo ucraino, comprese Chernihiv e Kiev. Il governatore della citta a nord del paese ha dichiarato che i bombardamenti non hanno avuto sosta, mentre nella capitale se ne sarebbero susseguiti una trentina, in base a quanto riportato dall’amministrazione militare regionale. Le operazioni belliche dunque proseguono senza sosta da oltre un mese. Sempre più difficile la situazione a Mariuopol, dove il sindaco denuncia che le truppe russe avrebbero forzatamente evacuato il reparto maternità dell’ospedale, per trasferire in maniera coatta le pazienti in Russia.

Intanto oggi dovrebbero aprirsi tre corridoi umanitari, tutti nella parte meridionale dell’Ucraina, come ha affermato la vice-premier ucraina Iryna Vereshchuk: «tre corridoi umanitari sono stati approvati: quelli per l’evacuazione dei residenti di Mariupol e la consegna di aiuti umanitari a Berdyansk, la consegna di aiuti umanitari e l’evacuazione da Melitopol, e un convoglio di veicoli personali per lasciare Enerhodar per Zaporizhzhya».

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Sabotaggio alla rete ferroviaria francese: circolazione in tilt a poche ore dalle Olimpiadi

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sabotaggio rete ferroviaria francia tgv

I sospetti degli inquirenti si concentrano sulla sinistra radicale. Paralizzata la circolazione del Tgv: sospese tre linee su quattro. I disagi si ripercuoteranno almeno fino al weekend. Sono 800 mila i viaggiatori coinvolti dal sabotaggio della rete ferroviaria in Francia.

Il modus operandi messo in atto, fa sospettare alle forze dell’ordine che dietro il sabotaggio alla rete ferroviaria in Francia possa esserci la mano dei gruppi della sinistra radicale. Nella notte scorsa, tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, in diversi punti nevralgici della circolazione ferroviaria, sono stati appiccati incendi che hanno di fatto paralizzato treni e stazioni. Il tutto mentre tra poche ore, in una Parigi blindatissima, andrà in scena la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Sono circa 800 mila i viaggiatori rimasti coinvolti dal sabotaggio della rete ferroviaria.

Modus operandi e ordigni incendiari già usati in passato in altre contestazioni «assomigliano a quelli utilizzati in passato dall’ultrasinistra», hanno fatto sapere fonti della sicurezza francesi a Le Parisien. Non si esclude che chi ha agito abbia potuto contare sull’appoggio di personale interno a Sncf, la compagnia ferroviaria francese.

Fin dai primi roghi, la società ha parlato di «atti dolosi concomitanti», mentre il ministro dei Trasporti francese Patrice Vergriete ha definito il sabotaggio «un’azione criminale scandalosa».

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Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

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elon musk figlia transgender

Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

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Traversata ecologica dell’Atlantico finisce in tragedia: ritrovati i corpi dei due navigatori

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navigatori morti durante traversata ecologica dell'atlantico

Brett Clibbery e Sarah Packwood  sono partito dalle coste canadesi lo scorso 18 giugno, a bordo di uno yacht ecologico. Volevano raggiungere le Azzorre, ma i loro corpi sono stati ritrovati a poche centinaia di miglia dal luogo della partenza. E’ mistero sulle cause della morte.

L'”Odissea Verde”, come era stata battezzata dai suoi ideatori, è durata poche centinaia di miglia. I corpi del canadese Brett Clibbery e della britannica Sarah Packwood, i navigatori che hanno tentato una traversata dell’Atlantico a bordo di uno yacht ecologico, sono morti ed i loro copri stati ritrovati sulle coste di Sable Island, 160 chilometri a sud-est della costa canadese da cui erano partiti oltre un mese fa. I due avevano lasciato le spiagge della Nuova Scozia con l’obiettivo di raggiungere le Azzorre.  3.228 chilometri da coprire in 21 giorni. Il viaggio però è durato poco più di un centinaio di miglia nautiche.

Ancora da capire il motivo della tragedia. Secondo quanto ricostruito al momento i due sarebbero stati costretti ad abbandonare la nave e sarebbero morti annegati. Lo yacht sul quale si trovavano a bordo però non è stato ritrovato. Tra le ipotesi, l’urto con una nave cargo, che non si sarebbe nemmeno accorta della collisione.

I due navigatori morti avevano raccontato nel dettaglio i preparativi della traversata dell’Atlantico, attraverso un canale YouTube, Theros Adventures, dal nome della loro barca eco-friendly. «È probabilmente la più grande avventura delle nostre vita», diceva entusiasta Sarah Packwood. Mentre il marito raccontava di come i due avessero equipaggiato la barca con vele, pannelli solari, batterie e un motore elettrico, così da mostrare a tutti che «viaggiare senza bruciare carburanti fossili è possibile».

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