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Putin perde i primi pezzi: se ne va uno storico collaboratore, respinte le dimissioni della presidente della Banca Centrale

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Vladimir Putin

La Russia non è un monolite compatto che si stringe strenuamente intorno al suo presidente. Il dissenso nei confronti di Vladimir Putin è più esteso di quanto si possa pensare e nonostante il controllo delle opposizioni, gli arresti, gli avvelenamenti degli oppositori, la propaganda, la censura, le elezioni pilotate e le forti limitazioni imposte al diritto di opinione e manifestazione, c’è ancora chi trova la forza di aggirare i divieti ed esprimere la propria insoddisfazione. Fino ad ora, l’impegno civico si è originato solo dal basso, con piazze piene di temerari che non hanno avuto paura di affrontare le conseguenze delle loro proteste, o con gesti personali di incredibile significato civico, ma per il momento ancora sporadici e isolati. Ma forse qualcosa sta cambiando anche ai vertici della Russia e per la prima volta dall’inizio del conflitto Vladimir Putin perde pezzi.

Nei giorni scorsi le indiscrezioni della stampa internazionale hanno raccontato quanto le sanzioni economiche internazionali, la svalutazione del rublo, la crisi finanziaria e e l’isolazionismo diplomatico di Putin, stiano facendo montare il malcontento degli ormai celebri oligarchi russi. Oggi però, arriva la prima defezione importante, quella di Anatoly Chubais, inviato il russo per il clima e consigliere personale di Vladimir Putin.

Non si tratta di una figura centrale nell’establishment russo, almeno non al momento, ma si tratta comunque di una figura dalla grande rilevanza. Fu proprio Chubais agli inizi degli anni ’90, ad introdurre Putin negli ambienti politici che contano, indicandogli la strada che portava alle stanze più prestigiose del Cremlino. Figura alla quale Putin è sempre rimasto legato e verso cui non ha mai smesso di offrire riconoscenza, conferendogli incarichi di primo piano presso le aziende statali. Ex vicepremier ai tempi di Boris Eltsin, già capo dell’amministrazione presidenziale della Russia, Chubais è stato uno dei primi fautori della carrierea politica dell’attuale presidente. eppure nel corso del tempo il rapporto tra i due è andato sfilacciandosi, fino ad arrivare alla definitva rottura con l’invasione dell’Ucraina. Il funzionario dopo aver annunciato le sue intenzioni a colleghi ed amici, avrebbe abbandonato il Paese e si sarebbe diretto in Turchia.

Un malumore che pare starebbe montando anche in Elvira Nabiullina, governatrice della Banca Centrale russa. In base alle indiscrezioni rilasciate da Bloomberg, la donna avrebbe già rassegnato le proprie dimissioni già due volte, vedendosele però respinte in entrambe le occasioni. Anzi, Putin avrebbe addirittura già firmato il documento con cui l’incarico della governatrice viene prolungato di altri cinque anni.

Il motivo per cui Putin è così restio a lasciarla andare, è il buon lavoro da lei svolto negli ultimi 9 anni, che ha rilanciato l’economia russa. Il motivo per cui lei vorrebbe lasciare, è l’invasione in Ucraina che in meno di un mese, tra spese belliche e sanzioni economiche internazionali, ha vanificato tutto il lavoro fin qui fatto, spalancando le porte alla crisi economica e all’isolazionismo. Addirittura avrebbe detto a Ptuin, secondo quanto riportato da moltissime testate internazionali, di essere il responsabile che ha «fatto precipitare l’economia in una fogna».

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Sabotaggio alla rete ferroviaria francese: circolazione in tilt a poche ore dalle Olimpiadi

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sabotaggio rete ferroviaria francia tgv

I sospetti degli inquirenti si concentrano sulla sinistra radicale. Paralizzata la circolazione del Tgv: sospese tre linee su quattro. I disagi si ripercuoteranno almeno fino al weekend. Sono 800 mila i viaggiatori coinvolti dal sabotaggio della rete ferroviaria in Francia.

Il modus operandi messo in atto, fa sospettare alle forze dell’ordine che dietro il sabotaggio alla rete ferroviaria in Francia possa esserci la mano dei gruppi della sinistra radicale. Nella notte scorsa, tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio, in diversi punti nevralgici della circolazione ferroviaria, sono stati appiccati incendi che hanno di fatto paralizzato treni e stazioni. Il tutto mentre tra poche ore, in una Parigi blindatissima, andrà in scena la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Sono circa 800 mila i viaggiatori rimasti coinvolti dal sabotaggio della rete ferroviaria.

Modus operandi e ordigni incendiari già usati in passato in altre contestazioni «assomigliano a quelli utilizzati in passato dall’ultrasinistra», hanno fatto sapere fonti della sicurezza francesi a Le Parisien. Non si esclude che chi ha agito abbia potuto contare sull’appoggio di personale interno a Sncf, la compagnia ferroviaria francese.

Fin dai primi roghi, la società ha parlato di «atti dolosi concomitanti», mentre il ministro dei Trasporti francese Patrice Vergriete ha definito il sabotaggio «un’azione criminale scandalosa».

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Musk sulla figlia transgender: «è morto, ucciso dalla teoria woke. Non avrei dovuto accettare i trattamenti»

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elon musk figlia transgender

Intervistato da Tmz il tycoon ha usato dure parole nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Tra i due non corre buon sangue. La ventenne Vivian Jenna Wilson, nato come Xavier Musk, dopo il cambio di sesso ha interrotto ogni rapporto con il padre, il fondatore di Tesla e Space X, ed ha assunto il cognome della madre. La transizione non è stata bene accolta da Elon Musk, che, intervistato da Tmz ha usato parole molto dure nei confronti della figlia transgender: «Mio figlio è morto, è stato ucciso dal virus della mentalità woke».

Il miliardario ha anche abiurato il suo consenso ai trattamenti ai quali il figlio si è sottoposto: «Sono stato ingannato nel firmare documenti medici per approvare qualsiasi trattamento lei ricevesse». Parlando con il suo intervistatore, Musk ha affermato di aver accettato perché gli avevano paventato il rischio di un gesto autolesionistico da parte del giovane.

Non è la prima volta che tra Musk e la figlia transgender due volano screzi a mezzo stampa. In passato si sono scambiati dichiarazioni al vetriolo non soltanto sulle diverse visioni sui diritti Lgbtq+, ma anche in tema di politica. Misk ha spesso definita la figlia come una «comunista» e «marxista» che odia i ricchi».

 

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Traversata ecologica dell’Atlantico finisce in tragedia: ritrovati i corpi dei due navigatori

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navigatori morti durante traversata ecologica dell'atlantico

Brett Clibbery e Sarah Packwood  sono partito dalle coste canadesi lo scorso 18 giugno, a bordo di uno yacht ecologico. Volevano raggiungere le Azzorre, ma i loro corpi sono stati ritrovati a poche centinaia di miglia dal luogo della partenza. E’ mistero sulle cause della morte.

L'”Odissea Verde”, come era stata battezzata dai suoi ideatori, è durata poche centinaia di miglia. I corpi del canadese Brett Clibbery e della britannica Sarah Packwood, i navigatori che hanno tentato una traversata dell’Atlantico a bordo di uno yacht ecologico, sono morti ed i loro copri stati ritrovati sulle coste di Sable Island, 160 chilometri a sud-est della costa canadese da cui erano partiti oltre un mese fa. I due avevano lasciato le spiagge della Nuova Scozia con l’obiettivo di raggiungere le Azzorre.  3.228 chilometri da coprire in 21 giorni. Il viaggio però è durato poco più di un centinaio di miglia nautiche.

Ancora da capire il motivo della tragedia. Secondo quanto ricostruito al momento i due sarebbero stati costretti ad abbandonare la nave e sarebbero morti annegati. Lo yacht sul quale si trovavano a bordo però non è stato ritrovato. Tra le ipotesi, l’urto con una nave cargo, che non si sarebbe nemmeno accorta della collisione.

I due navigatori morti avevano raccontato nel dettaglio i preparativi della traversata dell’Atlantico, attraverso un canale YouTube, Theros Adventures, dal nome della loro barca eco-friendly. «È probabilmente la più grande avventura delle nostre vita», diceva entusiasta Sarah Packwood. Mentre il marito raccontava di come i due avessero equipaggiato la barca con vele, pannelli solari, batterie e un motore elettrico, così da mostrare a tutti che «viaggiare senza bruciare carburanti fossili è possibile».

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