Politica
Soumahoro: «ho subito un linciaggio mediatico, in Italia pesa essere neri»

Il deputato di origine ivoriana eletto tra le file di Alleanza Verdi-Sinistra dovrà cambiare Commissione perché il gruppo Misto non ha diritto ad esprimere un membro in quella Agricoltura. Soumahoro intanto si difende in un’intervista: «non avevo alcun interesse diretto nelle cooperative, non potevo però influire e non ho responsabilità. Si è innocenti fino al terzo grado di giudizio e io non sono nemmeno indagato. Sono diversamente abbronzato, è innegabile…Rende tutto molto più complicato».
Aboubakar Soumahoro, l’ex sindacalista eletto tra le fila di Alleanza Verdi-Sinistra che voleva portare in Parlamento le istanze di agricoltori e braccianti sfruttati nei campi, non siederà più in Commissione Agricoltura, dopo il passaggio al gruppo Misto, che non ha diritto ad esprimere un membro in questa Commissione. Soumahoro ha infatti lasciato il partito nel quale è stato eletto dopo essere stato travolto dall’inchiesta delle cooperative in cui sono coinvolte la compagna e la suocera del deputato . Ma in un’intervista concessa a Il Riformista («Siete i soli che mi hanno sempre sostenuto») Aboubakar Soumahoro torna a difendersi: «ho subito un linciaggio mediatico. […] La nostra Carta costituzionale dice chiaramente che si è innocenti fino al terzo grado di giudizio, bisogna che la stampa prenda atto di questo principio. Anche se io, non indagato, non ho avuto nemmeno il beneficio del dubbio».
Soumahoro ha lasciato Alleanza Verdi-Sinistra, dopo che si era autosospeso all’indomani della notizia relativa alle inchieste sulle cooperative Karibu e Consorzio Aid. I rapporti tra lui, Frattoianni e Bonelli si sono presto raffreddati e non si sono mai ricuciti. Nei giorni scorsi i due segretari hanno reso commentato di non aver ricevuto risposte convincenti dal deputato, che replica: «Sono umanamente deluso da molte persone. Mi aspettavo una solidarietà che non c’è stata. Quelli che mi erano venuti a cercare per candidarmi, e che in campagna elettorale mi chiedevano i selfie, a un certo punto li ho visti attraversare la strada per non incontrarmi».
Ma proprio il passaggio dal partito al gruppo Misto ha fatto montare nuove polemiche: in molti sostengono che sarebbe stato più opportuno dimettersi dalla carica di deputato. Anche in considerazione del fatto che non potrà occuparsi, direttamente almeno, dei problemi dei braccianti, non sedendo più in Commissione Agricoltura. Che è stato il punto più battuto da Soumahoro in campagna elettorale.
Soumahoro poi, sostiene che il razzismo abbia giocato un ruolo importante nel suo “linciaggio mediatico”: «Sono diversamente abbronzato, è innegabile. In questo paese pesa molto, essere neri. Rende tutto molto più complicato, e lo sappiamo. Non lo scopriamo oggi. Non vorrei che la differenza della melanina abbia inciso. Sono portatore di istanze scomode. […] Se sommiamo a questo la mia condizione di partenza, capisco di risultare un corpo estraneo. Ma chiedo che queste battaglie trovino respiro nella vita politica».
Mondo
Inchiesta “Mensa dei Poveri”: condannata a 4 anni e 2 mesi l’eurodeputata Lara Comi

L’azzurra è stata ritenuta responsabile di corruzione, false fatturazioni e truffa ai danni del Parlamento UE: «continuerò a difendermi, parlerò a tempo debito».
Nel maxi processo a carico di oltre 60 imputati per l’inchiesta “Mensa dei Poveri” l’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata condannata a Milano a 4 anni e 2 mesi. Nel 2019, l’azzurra finì ai domiciliari, poi revocati, con le accuse di corruzione, falsa testimonianza e truffa ai danni dell’Europarlamento.
Comi, presente in Aula, è rimasta invischiate dalle indagini per un contratto di collaborazione nel periodo 2016-2017 e per false fatture. Più recentemente l’ex eurodeputato Antonio Panzeri l’ha tirata in ballo nell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate affermando di aver trovato una borsa contente 60-70 mila euro a Bruxelles, appartenente a lei. Panzeri ha riferito che l’azzurra l’avrebbe contattato proprio in seguito al suo arresto, chiedendogli di ritirare una borsa dal suo appartamento in Belgio. «Ho visto dei vestiti e dei libri vuoti all’interno, con contanti tra i 60 e i 70mila euro, non li ho contati. Quindi ho preso tutto e ho deciso di buttare via i soldi nella spazzatura» ha dichiarato ai pm di Bruxelles.
«Non commento, parlerò a tempo debito e continuerò a difendermi» ha detto oggi intercettata dai cronisti all’uscita. Oltre ad essere stata condannata, Lara Comi è stata anche interdetta dai pubblici uffici e le è proibito trattare con la pubblica amministrazione per cinque anni, oltre ad aver subito la confisca di 28.700 euro.
Della sessantina di imputati, ne sono stati condannati 11, mentre più di 50 sono stati assolti perché «il fatto non sussiste», tra cui l’ex vice coordinatore lombardo di Forza Italia ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella e l’ex consigliere regionale lombardo Fabio Altitonante, attualmente sindaco di Montorio al Vomano in Abruzzo. Assolto anche l’ex patron dei supermercati Tigros, Paolo Orrigoni, come la stessa società. Condannato invece a un anno e un mese l’ex deputato di Forza Italia Diego Sottani.
Attualità
Salvini e il post mentre fa la spesa: «niente pesche, ma tanta roba», Calenda: «vai a lavorare»

Matteo Salvini posta sul proprio profilo un post con due foto che lo immortalano mentre fa la spesa e il leader di Azione Calenda lo trolla: «non ci rompere le pxxxe e vai a lavorare».
Matteo Salvini è alla frutta e lo fa vedere: posta una foto sul proprio profilo mentre fruga tra i marroni nel reparto ortofrutticolo di una nota catena di supermercati, di cui recentemente si è molto discusso a causa dello spot della pesca della discordia. E proprio citando il caso mediatico Salvini pubblica un post con due foto, una mentre carica la spesa in macchina e uno in cui sceglie le castagne, accompagnate dalla didascalia: «niente pesche, ma tanta roba. Le domeniche belle».
In poco tempo arriva la risposta, fulminea e fulminante, dell’onnipresente (sui social) Carlo Calenda: «Caro Matteo, non ci rompere le pxxxe e vai a lavorare. Parte seconda». Un post non proprio velato insomma. Parte seconda perché qualche giorno fa ne aveva caricato uno simile sempre rivolto al ministro dei Trasporti e sempre sul medesimo argomento.
Salvini infatti aveva condiviso sul proprio profilo lo spot oggetto del dibattito, commentando: «Dare voce ai tanti genitori separati, a quelle mamme e a quei papà quasi mai citati e spesso troppo dimenticati, al legame indissolubile con i figli. Trasformare uno spot in uno splendido messaggio di Amore e Famiglia merita solo sorrisi. Come fa certa gente a insultarlo e deriderlo solo perché non narra il “modello” che vorrebbero loro?». Anche in questo caso la replica del leader di Azione non si è fatta attendere ed è arrivata in punta di fioretto: «Matteo, non ci rompere le pxxxe e vai lavorare».

Politica
Berlusconi Day a Paestum, Fascina dedica un’ode a Silvio, Paolo esclude la partecipazione diretta della famiglia in FI

Silvio Berlusconi oggi avrebbe compiuto 87 anni e per omaggiarlo il popolo azzurro, quello che qualche anno si sarebbe definito “l’esercito di Silvio”, si è radunato a Paestum per una tre giorni dal titolo evocativo: “Berlusconi Day”.
Tra i tanti presenti, spiccavano gli assenti. Oggi Forza Italia si è radunata a Paestum per una convention di partito tutta dedicata ad onorar la memoria del suo fondatore, che oggi avrebbe compiuto gli anni. Ma non tutti si sono presentati al Berlusconi Day.
Non c’era ad esempio la vedova inconsolabile Marta Fascina, che però torna a far parlare di sé con una poesia dedicata al compagno (ci perdonerà per l’uso del termine ndr), dopo essere a lungo sparita dai radar. A tornare sulla scena, ed in Parlamento, l’aveva pungolata anche un altro grande assente di oggi, Paolo Berlusconi, fratello dell’ex presidente. Che con una dichiarazione sembra chiudere le porte a qualsiasi discesa in campo di qualche berluscones («la famiglia ha dato»).
Fascina ha pubblicato sui propri social un’ode dedicata alla memoria di Silvio Berlusconi. Troppo lunga per riportarla integralmente, ne citiamo giusto un passaggio: «A Te che sei baluardo di democrazia e di libertà. A Te che sei un esempio di concretezza, pragmatismo, dinamismo, visione per le future generazioni. A Te che hai cambiato il modo di vedere e interpretare il mondo. Auguri a Te che hai solo fatto del bene all’Italia e agli Italiani». Ancora molto provata dal lutto, Fascina non riesce a trascinarsi verso il suo luogo di lavoro, Montecitorio.
Ha infatti totalizzato il record di assenze per ore: su 3.395 votazioni è stata presente soltanto in 18 occasioni. Un po’ pochino, tanto da spingere Paolo Berlusconi a pungolarla: «Basta con le lacrime, l’ho detto anche a Marta che è inconsolabile, ma che deve trovare la forza di tornare in Parlamento perché è un suo diritto, ma soprattutto un suo dovere».
Ma il fratello di Berlusconi, che ora viene cercato da cronisti e giornalisti come mai prima, oggi ha rilasciato anche un’altra importante dichiarazione, relativa ad eventuali discese in campo dei figli del fondatore: «Io credo che Forza Italia sia il sesto figlio di mio fratello. Ne abbiamo avuto la riprova anche negli ultimi giorni della sua vita, quando ha speso gli ultimi suoi momenti a lavorare su Forza Italia. Quindi, è impensabile che noi ce ne stacchiamo. Una partecipazione diretta, invece la ritengo molto più improbabile, perché credo che ognuno debba avere il suo ruolo. E poi, diciamoci la verità, abbiamo già dato. Quello che hanno fatto subire a mio fratello ha dell’incredibile e non credo che nessuno della famiglia si meriti un trattamento così similare».
-
Attualità3 settimane fa
Mannoni: «sono un neo-frequentatore di giardinetti, la Rai non la riconosco più»
-
Attualità6 giorni fa
Dubbi sul nuovo corso Rai: l’esordio di Pino Insegno è stato un flop
-
Attualità4 settimane fa
Giambruno trollato in diretta: «Orsa uccisa? Se esce di sera poi incontra il lupo»
-
Attualità4 settimane fa
Grandi manovre editoriali a destra: Mario Sechi a Libero, Vittorio Feltri passa a Il Giornale
-
Attualità1 settimana fa
Niente bagno senza consumazione: rissa in un bar di piazza San Marco a Venezia
-
Cronaca3 settimane fa
A due genitori una fattura per la pulizia della strada: era il sangue del figlio morto in un incidente stradale
-
Cronaca4 settimane fa
Scippa un’anziana a Roma: salvato dal linciaggio dai Carabinieri
-
Attualità4 settimane fa
Selvaggia Lucarelli solleva dubbi su un evento benefico, l’organizzatore la querela, ma la famiglia Vialli si dissocia