Mondo
C’è anche un italiano tra i dispersi in Turchia

Si continua a scavare sotto le macerie in Turchia e Siria, nella speranza di trovare ancora qualche sopravvissuto. Il bilancio attualmente parla di 4890 morti, ma ancora in tanti mancano all’appello. Tra i dispersi, un italiano in Turchia per motivi di lavoro. La conferma del Ministro Tajani.
Prima la notizia ha cominciato a rimbalzare sui social, poi la conferma è arrivata direttamente dalla Farnesina. C’è anche un italiano tra i dispersi in Turchia dopo il tremendo terremoto che ieri ha sconquassato il sud del Paese e il nord della Siria. Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, lo ha reso noto con un tweet: « L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui».
Nel frattempo si aggiorna di ora in ora la conta delle vittime, divenuta praticamente un bollettino di guerra: quasi cinque mila al momento, dei quali mille cinquecento circa in Siria. Ma si tratta di cifre provvisorie destinate a lievitare. Secondo le previsioni dell’Oms i morti potrebbero essere più di diecimila.
Per descrivere l’orrore e la devastazione del sisma che ha copto la penisola anatolica sono state diffuse alcune cifre impressionanti. LA violenza del terremoto è stata 500 volt superiore a quella del terremoto che ha sconquassato Amatrice. L’equivalente di 130 bombe atomiche. Sarebbe stato rilevato perfino in Groenlandia e dall’epicentro, Kahramanmaras ad un profondità di 15 chilometri, si è propagato per tutta la lunghezza della faglia, 150 chilometri.
Mondo
Inchiesta “Mensa dei Poveri”: condannata a 4 anni e 2 mesi l’eurodeputata Lara Comi

L’azzurra è stata ritenuta responsabile di corruzione, false fatturazioni e truffa ai danni del Parlamento UE: «continuerò a difendermi, parlerò a tempo debito».
Nel maxi processo a carico di oltre 60 imputati per l’inchiesta “Mensa dei Poveri” l’eurodeputata di Forza Italia Lara Comi è stata condannata a Milano a 4 anni e 2 mesi. Nel 2019, l’azzurra finì ai domiciliari, poi revocati, con le accuse di corruzione, falsa testimonianza e truffa ai danni dell’Europarlamento.
Comi, presente in Aula, è rimasta invischiate dalle indagini per un contratto di collaborazione nel periodo 2016-2017 e per false fatture. Più recentemente l’ex eurodeputato Antonio Panzeri l’ha tirata in ballo nell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate affermando di aver trovato una borsa contente 60-70 mila euro a Bruxelles, appartenente a lei. Panzeri ha riferito che l’azzurra l’avrebbe contattato proprio in seguito al suo arresto, chiedendogli di ritirare una borsa dal suo appartamento in Belgio. «Ho visto dei vestiti e dei libri vuoti all’interno, con contanti tra i 60 e i 70mila euro, non li ho contati. Quindi ho preso tutto e ho deciso di buttare via i soldi nella spazzatura» ha dichiarato ai pm di Bruxelles.
«Non commento, parlerò a tempo debito e continuerò a difendermi» ha detto oggi intercettata dai cronisti all’uscita. Oltre ad essere stata condannata, Lara Comi è stata anche interdetta dai pubblici uffici e le è proibito trattare con la pubblica amministrazione per cinque anni, oltre ad aver subito la confisca di 28.700 euro.
Della sessantina di imputati, ne sono stati condannati 11, mentre più di 50 sono stati assolti perché «il fatto non sussiste», tra cui l’ex vice coordinatore lombardo di Forza Italia ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella e l’ex consigliere regionale lombardo Fabio Altitonante, attualmente sindaco di Montorio al Vomano in Abruzzo. Assolto anche l’ex patron dei supermercati Tigros, Paolo Orrigoni, come la stessa società. Condannato invece a un anno e un mese l’ex deputato di Forza Italia Diego Sottani.
Attualità
Meme di Musk contro Zelensky: «quando sono passati 5 minuti e non hai chiesto un miliardo di dollari in aiuti»

L’account ufficiale di Elon Musk ha pubblicato su X una serie di meme provocatori: il patron di Space X e Tesla si è scagliato contro il presidente ucraino, i vaccini, i media e il presidente Biden.
«Quando sono passati 5 minuti e non hai chiesto un miliardo di dollari di aiuti» cita la didascalia. La foto, tratta da un celebre meme, mostra Volodymyr Zelensky che si trattiene a fatica, con le vene ingrossate dallo sforzo. Il meme di Elon Musk contro Zelensky ha suscitato tantissime reazioni contrariate, ma non è l’unico a tono provocatorio pubblicato nelle scorse ore su X dal suo patron.
Ma non c’è solo Zelensky tra i bersagli dei meme di Musk. Poco prima aveva pubblicato un post dai toni psichedelici che mostrava una spirale ed un dottore e la didascali: «Immagina un vaccino così sicuro che bisogna essere minacciati per prenderlo. Per una malattia così mortale bisogna sottoporsi a un test per sapere di averla». Il riferimento al vaccino anti covid è fin troppo palese. Esplicito il terzo meme: un cane di grossa taglia appoggio, indicato semplicemente come Elon, appoggia i testicoli in testa ad un altro cane, indicato genericamente come media.
Oltre ai post satirici, e divisivi, Musk dedica un pensiero anche alle politiche migratorie del presidente degli Sati Uniti: «Se New York si sta già piegando sotto il carico e ha esaurito lo spazio, come sarà la situazione tra un anno? La politica di apertura delle frontiere è iniziata sotto Biden due anni fa. Questa politica non era in vigore sotto Obama e il governatore Hochul è un democratico e non un repubblicano, quindi non si tratta di una battaglia politica tra D e R, ma di una questione specifica dell’attuale amministrazione».
I meme pubblicati da Musk hanno ampiamente diviso gli utenti dell’ex Twitter, ora X, ma sembrano rispondere alla nuova strategia imposta dal nuovo titolare: creare contenuti anche discutibili, ma sicuramente discussi.

Mondo
Saluto nazista all’Oktoberfest: due ragazzi italiani arrestati in Germania

Rischiano fino a tre anni di reclusione ed un’ammenda salatissima. Mentre facevano il saluto con il braccio teso si filmavano con i telefoni.
La notizia è stata riportata dal giornale locale Rosenheim24. Due ragazzi italiani di 24 anni sono stati arrestati a Monaco di Baviera, all’interno del festival Oktoberfest, per aver fatto il saluto nazista. La bravata dei due, che mentre si esibivano nel saluto con il braccio destro teso si filmavano e sghignazzavano, potrebbe costare molto caro: l’Hitlergruß è punito fino a tre anni di reclusione. I due, per evitare che possano far perdere le proprie tracce, sono stati trattenuti in Germania.
I fatti sono accaduti lo scorso mercoledì 27 settembre, nell’area del festival vicino all’uscita ovest. Mentre mettevano in scena la loro goliardata non particolarmente riuscita, non si sono resi conti che alle loro spalle i poliziotti tedeschi li stavano guardano.
I due ragazzi italiani arrestati per aver fatto il saluto nazista all’Oktoberfest rischiano, oltre a tre anni di reclusione, di dover pagare un’ammenda di svariate migliaia di euro. Sorte anche peggiore toccherà al ragazzo tedesco che ha compiuto fatti simili, ma più gravi.
Nel bel mezzo della festa, prima ha esibito il braccio teso ad un uomo al suo fianco, che non conosceva, poi ha cominciato a colpirlo ripetutamente, provocandogli alcune lesioni. Anche in questo caso, l’autore dell’Hitlergruß è stato arrestato.
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